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Btp Valore 2024 al via il 26 febbraio. Premio fedeltà a 0,7%

Il movimento sul mercato obbligazionario nelle ultime settimane porterà una cedola più bassa per la terza tranche rispetto a quella di ottobre. In compenso il Mef ha alzato il premio per chi detiene fino a scadenza il titolo

Btp Valore 2024 al via il 26 febbraio. Premio fedeltà a 0,7%

Sui blocchi di partenza la terza emissione del Btp Valore, che il Mef offrirà al solo pubblico retail tra lunedì 26 febbraio 2024 e fino venerdì 1° marzo prossimi, mentre questo venerdì 23 febbraio saranno comunicati tassi minimi garantiti e codice Isin del titolo. Il nuovo Btp Valore ha una scadenza di 6 anni (5 marzo 2030) e, in linea con il precedente collocamento di ottobre 2023, pagherà cedole ogni trimestre, ma la novità per questa tranche è l’innalzamento del premio fedeltà. Ecco come.

Premio maggiore e codice Isin “speciale” per i fedelissimi

Anche questa nuova emissione avrà un premio extra finale di fedeltà, che questa volta sarà pari allo 0,7% del capitale investito (era allo 0,5% in occasione della prima e della seconda tranche) per chi acquista il titolo durante i giorni di collocamento e lo conserverà in portafoglio senza soluzione di continuità fino alla scadenza.

Il dipartimento del Tesoro precisa inoltre che per semplificare il riconoscimento a chi ha diritto all’extra premio finale fedeltà dello 0,7%, al Btp Valore verrà assegnato un codice Isin “speciale” e un codice Isin regolare. Quest’ultimo sarà quello di mercato, mentre il codice Isin “speciale” sarà quello che avrà il titolo durante il periodo di collocamento sul Mot. Il codice Isin “speciale” verrà sostituito dal codice Isin regolare al momento dell’eventuale vendita dei titoli sul mercato secondario a partire dalla data di regolamento. Di conseguenza, solo ai possessori di titoli individuati tramite il codice Isin “speciale” verrà corrisposto l’extra premio finale fedeltà in quanto vorrà dire che non hanno mai venduto il titolo prima della scadenza.

Cedola crescente nel tempo, ma rendimenti più bassi

Il Btp Valore avrà una cedola nominale trimestrale calcolata sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step-up). La cedola è stata calcolata in base ad un dato tasso cedolare fisso per i primi 3 anni, che aumenta per i restanti 3 anni di vita del titolo. Comunicati i tassi cedolari minimi garantiti prima dell’apertura dell’offerta, il Mef comunicherà poi i tassi cedolari definitivi alla chiusura del collocamento e potranno essere confermati o rivisti solo al rialzo, in base alle condizioni di mercato. In occasione del collocamento di ottobre il Mef aveva fissato i rendimenti minimi: 4,10% per il 1°, 2° e 3° anno; 4,50% per il 4° e 5° anno, poi confermati. Ma questa tranche, paragonata con titoli già sul mercato di pari scadenza, avrà rendimenti più bassi visto il movimento avvenuto sull’obbligazionario negli ultimi mesi.

I Btp valore marzo 2030 hanno un lotto minimo pari a 1.000 euro e se ne possono acquistare all’emissione per multipli di 1.000 euro. Non sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo facoltà da parte del ministero di chiudere anticipatamente l’emissione. Il Mef precisa che non è consentito all’investitore di recedere dagli ordini di acquisto di BTP Valore effettuati on-line e fuori sede.

Tasse al 12,5%. Esclusione dall’Isee dal 2025

Il titolo sarà collocato alla pari, senza vincoli né commissioni, sul mercato attraverso la piattaforma elettronica MOT di Borsa Italiana per il tramite di due banche dealers: IntesaSanpaolo e UniCredit.

Sul rendimento del titolo si continuerà ad applicare la solita tassazione agevolata sui titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione come per gli altri Buoni del Tesoro Pluriennali. Il Mef ricorda inoltre che l’ultima legge di bilancio ha escluso i titoli di Stato ed altri prodotti finanziari garantiti dello Stato, fino ad un limite massimo di 50mila euro complessivi, dall’indicatore Isee. Il Btp Valore, precisa il Mef, verrà escluso dall’indicatore di situazione economico-patrimoniale, a partire dal 2025 con il completamento dell’iter di attuazione della misura che è stato avviato e si concluderà prossimamente con l’emanazione di modifiche all’apposito Dpcm.

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