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Btp record e Borsa positiva, in arrivo 1.000 miliardi dalla Bce

Il FtseMib chiude la settimana in rialzo dello 0,83% – Il rendimento del Btp decennale italiano tocca un nuovo minimo storico sotto 3,19% – Secondo un quotidiano tedesco, la Bce avrebbe modellato un Qe da 1.000 miliardi – Febbre M&A nel cemento: Italcementi +7% – Telecom Italia +3.05%: Norges Bank ha acquistato il 2,04% del capitale – Bpm, esce Credit Mutuel

Btp record e Borsa positiva, in arrivo 1.000 miliardi dalla Bce

Chiude in bellezza la settimana finanziaria. A Milano l’indice FtseMib (+0,83%) avanza a quota 22175. Positivi gli altri listini: Parigi +0,8%, Francoforte +0,7% come Madrid. Londra avanza dello 0,6%. 

Il rendimento del BTp decennale italiano scende ancora e tocca sul mercato secondario un nuovo minimo storico, bucando al ribasso la soglia del 3,19%, livello toccato nel settembre 2005 che rappresentava il precedente minimo storico. Lo spread con l’analoga scadenza del Bund si attesta a 161 punti base, dai 166 della chiusura di ieri, sui minimi da giugno 2011.

Secondo il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, la Bce avrebbe modellato un piano di acquisto di bond (Quantitative Easing) per 1.000 miliardi di euro nel corso di un anno. Questo programma avrebbe un impatto positivo sull’inflazione calcolabile in un +0,2-0,8 punti percentuali.

Segna il passo Wall Street dopo i dati sull’occupazione: Dow Jones -0,07% e S&P500 -0,13% dopo aver toccato un nuovo record sfiorando quota 1.900. Male il Nasdaq, -1,37%. Il mese scorso l’economia degli Stati Uniti, al netto del settore agricolo, ha generato 192.000 nuovi posti di lavoro, in lieve calo dai 197.000 di febbraio, un dato quest’ultimo rivisto da 175.000 della prima rilevazione

Buone nuove anche dagli Emergenti. Il Bovespa , l’indice principale della Borsa brasiliana, ha messo a segno un rialzo del 15% in due settimane, un guadagno che si rafforza a +20% se misurato in euro. Grazie al rally, il valore della Borsa brasiliana ha azzerato le pesanti perdite accumulate nel corso dei primi mesi del 2014, portandosi addirittura in guadagno del 4,5% circa.

Esplode anche in Europa la febbre per gli M&A. Tutto il settore cementiero è in fermento. Italcementi accelera in rialzo 7%. anche Buzzi guadagna il 4,39%, sull’indiscrezione di una fusione tra la francese Lafarge e la svizzera Holcim che porterebbe ala nascita del numero uno mondiale del cemento. Avanzano anche Astaldi +4% e Cementir +3%.

Telecom Italia +3.05% Dalle comunicazione a Consob sulle partecipazioni rilevanti emerge che Norges Bank, la banca centrale norvegese, ha acquistato il 2,04% del capitale. L’operazione risale al 2 aprile. 

Intesa guadagna l’1,41% e si porta su nuovi massimi da aprile 2010. Mediobanca +1,21%. Si mette in grande luce Ubi, + 4.66%.

Monte Paschi -0,39%. La Fondazione Monte dei Paschi designerà il candidato proposto alla carica di presidente di Banca Mps e i due partner azionisti, Fintech e BTG Pactual designeranno il candidato amministratore delegato. Questo uno dei punti qualificanti del patto parasociale siglato dall’ente di palazzo Sansedoni con i due acquirenti del 6,5% del capitale. l presidente dell’istituto Alessandro Profumo ha elogiato il recente operato della Fondazione. Che ha fatto una scelta di stabilità” e ha aggiunto riguardo al patto coi nuovi soci sudamericani, si tratta di ”un segnale di volontà di accompagnamento della banca”. 

Unicredit +0,81%. Sono arrivate ieri diverse offerte non vincolanti per la maggioranza della controllata UniCredit Credit Management Bank, banca leader in Italia per nel settore della gestione dei crediti. Con l’operazione l’istituto andrebbe a cedere crediti deteriorati per circa 4,4 miliardi di euro.

Tra i soggetti interessati figurano le cordate di Fortress e Prelios, Cerberus e Jupiter e infine quella costituita da Goldman Sachs, Deutsche Bank e Tpg. Tra gli interessati ci dovrebbero essere anche Blackstone, Apollo, Lone Star e York Capital.

Banca Popolare Milano +1,3% nonostante l’uscita del socio francese. Il Credit Mutuel ha infatti venduto sul mercato l’intera partecipazione nell’istituto, decisione che deriva “ dalla revisione della legge italiana del 17 dicembre 2012”, che impedisce di percepire il dividendo alle quote superiori all’1%.

Arretra il Banco Popolare, -2,56%. Salgono le società del risparmio gestito: Mediolanum +2%, Azimut +2,7%. Tra gli industriali spicca il balzo del 4,15% di Pirelli. Finmeccanica sale dell’1,1% , Fiat 1,16%.

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