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Brexit e manovra italiana all’esame dei mercati

Il divorzio tra Ue e Regno Unito deciso ieri a Bruxelles ma ancora al vaglio di Westminster e la possibile correzione della manovra di bilancio italiana sono al centro della giornata di Borsa nella quale Draghi parlerà al Parlamento europeo – Attesa per il vertice tra Usa e Cina a margine del G20 di venerdì a Buenos Aires – Da inizio anno la Borsa di Milano ha perso il 14,5%: è la peggiore d’Europa

Brexit e manovra italiana all’esame dei mercati

L’andamento positivo delle vendite del Black Friday aiuta a riportare il buonumore sui mercati finanziari, ancora scossi dalla caduta dei prezzi del petrolio, nuovo segnale d’allarme sulla tenuta dell’economia globale. Comincia così, con una nota d’incertezza, la settimana che si chiuderà venerdì con l’incontro a Buenos Aires tra Donald Trump ed il presidente cinese Xi Jingping, a margine del G20. Un accordo sui commerci tra le due superpotenze sembra difficile, ma gli ottimisti sperano in una ripresa del dialogo. Il meeting nella capitale argentina, comunque, sarà meno drammatico di un derby tra Boca Juniors e River Plate. Nell’attesa resta inchiodato il cambio tra yuan e dollaro: da due mesi il cross tra le valute (oggi a 6,94) oscilla tra 6,90 e la solita psicologica di 7.

Ecco la mappa dei listini in attesa dell’apertura europea. Tokyo guadagna lo 0,6%, Hong Kong l’1,5%, l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen lo 0,6%.

Recuperano le Borse più legate all’alta tecnologia e, in particolare, al ciclo di produzione degli smartphone: Taipei +1% (nonostante la sonora sconfitta del governo alle elezioni locali) e Seoul +1,3%.

Positivi anche i future sui mercati Usa (+0,4%) dopo i primi riscontri delle vendite online (+23%).

Timidi tentativi di ripresa per il petrolio dopo il tonfo (-8%) di venerdì scorso. Il Brent resta sotto i 60 dollari (59,23), il Wti tratta a 50,23 dollari.

Il presidente Trump, dopo aver virtualmente assolto il principe saudita Bin Salman dall’assassinio del giornalista Jamaal Khashoggi, esulta per la discesa del greggio, favorita dall’aumento della produzione di Riyad. In un tweet di ieri pomeriggio, Donald Trump si augura che il prezzo possa scendere ancora, in quanto la discesa, per i cittadini degli Stati Uniti, ha “gli stessi effetti di una forte riduzione delle tasse”. Nello stesso tweet, il presidente degli Stati Uniti si permette di segnalare gli effetti deflattivi del calo del greggio alla Federal Reserve.

Mercoledì sera, dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Banca centrale, parlerà il governatore Jerome Powell. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni, il bond di riferimento degli Stati Uniti su questa scadenza, è sui minimi degli ultimi due mesi, a 3,04%. La curva dei tassi, in queste ultime otto settimane, è tornata ad appiattirsi, un movimento che per molti osservatori, anticipa l’arrivo della recessione.

Brexit e manovra italiana oggi all’esame dei mercati europei. Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha scelto un verso di Freddie Mercury dei Queens (“Gli amici resteranno amici fino alla fine”) per annunciare ieri l’accordo con Londra sulla Brexit dopo diciotto mesi di negoziati. Ma il divorzio resta in discussione: una robusta pattuglia di conservatori è pronta a votare contro ai Comuni. E si profila un finale a sorpresa: entro dicembre la Corte Suprema del Regno Unito potrebbe annullare il referendum del 2016, scrive l’Independent, dopo la denuncia di fondi illeciti alla campagna per la Brexit.

Dopo il flop di Btp Italia il Tesoro torna sul mercato con la consueta raffica di offerte di fine mese. Si comincia domani con l’asta di Ctz e Btpei (massimo 3,5 miliardi di euro), mercoledì toccherà ai Bot a sei mesi (6,5 miliardi). Stasera verranno comunicate le modalità dell’asta a medio-lungo termine di giovedì.

Un consiglio diretto e concreto al governo gialloverde è arrivato dal premier greco, Alexis Tsipras: “Cedete subito, che poi sarà peggio”, un avvertimento che suona sinistro dopo la cena di sabato sera tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, che non è servita ad ammorbidire le posizioni di Bruxelles. Ieri, il vicepremier Matteo Salvini ha aperto a una revisione del rapporto deficit/pil oggi previsto al 2,4%. “Penso nessuno sia attaccato a quello – ha detto – se c’è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2, il 2.6… Non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza”.

Difficile che questa apertura, fatta a margine di Lazio-Milan, sia sufficiente ad allentare la tensione sui titoli di Stato: il Btp a dieci anni riparte da 3,40% di rendimento. In pochi mesi, secondo la Banca d’Italia (Rapporto sulla stabilità finanziaria) la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane (titoli obbligazionari ed azioni) è diminuita del 3,5 per cento. Qualcosa come 150 miliardi di euro andati in fumo. Più dell’8 per cento del Pil, tra l’altro in rapida discesa: Goldman Sachs limita la crescita ad un misero 0,4%.

Meno peggio ma non troppo il bilancio di Piazza Affari. Nelle ultime nove settimane, otto sono terminate con un bilancio negativo. Da inizio 2018 la perdita delle blue chip è intorno al -14,5% ed è il bilancio peggiore all’interno dell’Eurozona: indice Eurostoxx -10,5%. I fondamentali, a questo punto, sono attraenti: rapport prezzi /utili pari a 10,7 volte, dividendo medio al 4,2%.

Mercoledì si chiude l’offerta pubblica di scambio tra Luxottica ed Essilor.

Riflettori accesi sull’intervento di Mario Draghi oggi davanti al Parlamento europeo. A tre settimane dal direttorio della banca centrale del 13 dicembre che dovrebbe segnare la fine del programma di Quantitative Easing, il banchiere è alle prese con il rallentamento dell’economia dell’area euro, a partire dalla stessa Germania (-0,2% da crescita del Pil nel terzo trimestre): oggi uscirà l’atteso indice della fiducia tedesca, l’Ifo.

Pesanti anche i conti della settimana corta di Wall Street: Dow Jones -4,4%, S&P -3,8%. Da seguire i conti di Tiffany, un’occasione per misurare la tenuta dell’appeal del lusso sui consumatori cinesi.

In uscita anche il bilancio annuale di Ikea, che si chiude a fine agosto.

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