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Brexit, c’è l’accordo. Incontro urgente a Bruxelles

“Abbiamo un testo legale per l’accordo” ha annunciato il capo negoziatore Ue, Michel Barnier precisando che “è una tappa decisiva ma resta una tappa”. Diplomatici convocati a Bruxelles per una riunione urgente. Resta il nodo irlandese, ma la schiarita ha soprattutto il merito di tranquillizzare la business community.

Brexit, c’è l’accordo. Incontro urgente a Bruxelles

C’è l’accordo sulla fase transitoria post-Brexit, che non potrà superare i 21 mesi.

“Abbiamo un testo legale” di accordo di addio per la Brexit che copre “la maggior parte delle questioni”. Lo ha annunciato il capo negoziatore Ue Michel Barnier, L’accordo è “completo” su diritti dei cittadini e conto del divorzio. Resta invece da chiudere la questione irlandese per la quale l’Ue potrebbe decidere di giocarsi la carta dell’“annessione” nel mercato unico e nell’Unione doganale, spezzettando di fatto il Regno Unito.

“È una tappa decisiva ma resta una tappa”, ha tuttavia avvertito Barnier. È stato trovato “un accordo anche sul periodo di transizione di durata limitata” per la Brexit, ha aggiunto Barnier, sottolineando che i cittadini Ue che arriveranno in Gb durante la transizione avranno gli stessi diritti di chi è arrivato prima della Brexit. Londra non avrà voce in capitolo su nessuna decisione, dovrà rispettare tutti gli obblighi Ue ma godrà anche dei benefici che ne derivano incluso il mercato interno.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i cittadini europei, non verranno intaccati i diritti di coloro che attualmente vivono in Uk. Non solo: nel corso della fase di transizione, gli immigrati dagli altri paesi Ue potranno continuare a ad andare a lavorare o studiare liberamente nel Regno unito godendo degli stessi diritti attuali, incluso il diritto a rimanervi per sempre acquisendo una residenza permanente. Parallelamente, la Corte di Giustizia Europea proseguirà ad avere giurisdizione sulla Gran Bretagna per i prossimi 21 mesi. Decisioni che rappresentano due vittorie nette per Bruxelles, dato che Londra voleva estendere tali diritti soltanto a chi si fosse trovato sul suo territorio entro la data della Brexit.

Sull’altro fronte, i britannici avranno la possibilità di negoziare e siglare intese commerciali con Paesi terzi durante la fase transitoria, ma questi non potranno entrare in vigore fino alla fuoriuscita ufficiale del Regno Unito dalla Ue. “Abbiamo lavorato duro e rapidamente – ha detto il ministro Davis durante la conferenza stampa tenuta con Barnier- e queste intese dovrebbero dare fiducia ai cittadini e alle imprese”.

I diplomatici che tengono i colloqui sulla Brexit per gli Stati membri della Ue sono stati convocati per un incontro urgente, riferiscono funzionari dell’Unione all’agenzia Reuters.

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