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Bpm: anche la Consob in campo su governance, convocato Bonomi

La Consob ha convocatoil presidente del consiglio di gestione, Andrea Bonomi, “al fine di fornire informazioni aggiornate e chiarimenti in merito alla riforma della governance” – Il cdg Bpm nella lettera di risposta a Bankitalia scrive che “se il progetto di riforma si rivelerà inadatto, il consiglio di gestione si adopererà per la trasformazione in Spa”

Bpm: anche la Consob in campo su governance, convocato Bonomi

Non è solo Bankitalia a interessarsi della riforma della governance della Banca Popolare di Milano. Nei giorni scorsi, secondo quanto risulta a Radiocor, è intervenuta nella partita anche la Consob, che lo scorso 17 settembre ha convocato a Roma il presidente del consiglio di gestione, Andrea Bonomi, “al fine di fornire informazioni aggiornate e chiarimenti in merito alla riforma della governance”, alle ipotesi di alleanza o di fusione con un’altra banca popolare.

La Commissione si è attivata in seguito a indiscrezioni di stampa in tal senso e ha anche chiesto a Bonomi di fornire dettagli sul percorso di “sviluppo della governance della banca” che, come annunciato da Bpm, farà parte della revisione del piano industriale. In una lettera inviata per accettare la convocazione, Bonomi precisava le finalità del progetto di riforma, che per i consigli di gestione e sorveglianza vuole essere “un processo coordinato teso anche a superare le pregresse difficoltà e conflittualità. Quanto alle ipotesi di aggregazione, Bonomi avrebbe ribadito la posizione più volte espressa negli ultimi mesi e cioè la volontà di mantenere Bpm indipendente.

Il cdg Bpm nella lettera di risposta al verbale ispettivo della Banca d’Italia: “Se il progetto di riforma della governance della Banca Popolare di Milano si rivelerà inadatto a raggiungere gli obiettivi di bilanciamento e apertura degli assetti di governo, il consiglio di gestione si adopererà affinchè sia ripreso e portato a compimento il progetto di trasformazione della banca in società per azioni, divenendo quest’ultima, in prospettiva, l’unico strumento possibile per assicurare il superamento delle criticità che affliggono la banca preservandone l’autonomia”.

Il titolo Bpm a pochi minuti dalla chiusura registra un ribasso dell’1,88%.

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