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Borse ultime notizie: listini in attesa dell’inflazione Usa e con l’occhio puntato sulle nomine Enel

L’Europa aspetta i dati Usa, rallenta la produzione industriale in Italia. Brilla Telecom ma i riflettori sono puntati sull’assemblea Enel che decide sulle nomine: sarà combattuta la scelta di Paolo Scaroni presidente. Asta Bot annuali: rendimenti in lieve rialzo

Borse ultime notizie: listini in attesa dell’inflazione Usa e con l’occhio puntato sulle nomine Enel

Mercati nel limbo in attesa dei dati sull’inflazione Usa previsti per le 14,30 (ora italiana). A consigliare prudenza contribuiscono intanto i dati della mattinata. Ecco le ultime notizie sulle Borse:

  1. La produzione industriale italiana a marzo ha registrato una nuova ed inattesa flessione congiunturale, con un lieve calo anche a livello di trimestre, dati che alimentano i dubbi sull’effettiva ripresa dell’economia: l’indice destagionalizzato segna un calo mensile dello 0,6% dopo il -0,2% di febbraio, a fronte di un consensus pari a +0,3%
  2. Scendono i depositi bancari, a marzo ad un minimo rispetto a gennaio 2021 con un deflusso di 15 miliardi (su 2.629). Ma l’esodo non favorisce il mercato azionario, semmai la raccolta delle obbligazioni (+8,9%) ancor prima del varo dei nuovi prodotti del Tesoro.

In questo clima si spiega il ribasso di Piazza Affari -0,40% circa alle 12, in linea con l’andamento degli altri mercati del Vecchio Continente, pur condizionati dai risultati societari: da segnalare a Parigi, il +5,7% di Credit Agricole e il -5% di Alstom dopo i conti e il +4% del gruppo Continental a Francoforte che fa da supporto anche ai progressi di Pirelli +2,4%.

Borse ultime notizie: a Piazza Affari giù le banche, scintille su Telecom

A Milano, dopo l’euforia seguita alla pubblicazione dei risultati, rallenta Bper +0,33% in contemporanea alle prese di profitto su Banco Bpm -2,5% dopo il balzo di ieri. In rosso anche Inwit -2% risultati nelle attese ed il downgrade di Mediobanca Securities.

Ancora debole Finecobank -0,6% dopo il tonfo della vigilia (-5,7%) in scia alla trimestrale e alla revisione delle stime sul 2023 sul fronte del margine di interesse.

In forte calo Unieuro -8,1% dopo i risultati dell’esercizio 2022-23.

Tra le voci positive torna alla ribalta Telecom Italia + 3,4% a 27/28 centesimi sull’onda delle ipotesi di riassetto della rete: il mercato oggi dà credito al progetto che vedrebbe il fondo Kkr a guidare lo spin-off della infrastruttura affiancata da un soggetto pubblico e dalla stessa Tim. L’obiettivo potrebbe essere la replica del l modello Terna, con l’infrastruttura di nuovo quotata con l’azionista pubblico a detenere la quota di riferimento.

Riflettori su Enel: l’assemblea decide su Paolo Scaroni

Quasi piatta Enel +0,08% a poche ore dall’assemblea (inizio ore 14) che vedrà a confronto il Tesoro, forte del 23,6% del capitale, e gli investitori raccolti da Covalis per contestare la proposta di eleggere Paolo Scaroni alla presidenza.  La lista governativa dovrebbe essere in grado di ottenere l’approvazione per  la sua lista di sei candidati, tra cui Flavio Cattaneo, attualmente vicepresidente di Italo e designato Ad per il gruppo eletrico. I restanti tre posti nel board saranno probabilmente spartiti tra Covalis e Assogestioni.
La scelta del presidente si preannuncia combattuta e sarà uno scontro diretto tra il candidato del Tesoro Paolo Scaroni, ex amministratore delegato di Enel e di Eni e attuale presidente del Milan, e il candidato di Covalis Marco Mazzucchelli.

L’assemblea dell’Eni -0,18% ha nominato il nuovo Cda, presidente Zafarana e Ad confermato Claudio Descalzi.

A Wall Street future poco mossi

Poco mossi i future di Wall Street ingessati in attesa del dato sull’aumento dell’inflazione. il consensus di Reuters si aspetta che i prezzi al consumo depurati dalle componenti volatili siano saliti del 5,5% anno su anno, dal +5,6% del mese precedente, è probabile che soltanto un dato parecchio sopra le attese spinga la Federal Reserve a prolungare a giugno la stretta monetaria.

Nell’attesa, il secondario italiano è debole in tarda mattinata, grosso modo in linea con il resto del comparto europeo. Lo spread si colloca a 192 punti dopo che all’asta dei Bot annuali i titoli offerti per 7 miliardi  sono stati collocati ad un rendimento in ascesa al 3,46% (contro il precedente 3,39%).

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