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Borse tutte in calo: a Piazza Affari vendite su Enel-Enel Gp e su Exor

Secondo una voce della Bce gli attentati non hanno accresciuto il pessimismo di famiglie e imprese, ma a metà giornata le Borse europee sono tutte in calo – A Piazza Affari vendite sulla galassia Enel e su Exor – In controtendenza Stm e Saipem – Burrasca sul board di Telecom Italia: fondi all’attacco – Banche in flessione.

Borse tutte in calo: a Piazza Affari vendite su Enel-Enel Gp e su Exor

Mattinata in calo per i listini europei. A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,9%, mentre Francoforte segna una flessione dello 0,7% e Madrid dell’1%. Parigi, dopo la vasta operazione antiterrorismo della polizia a Saint Denis, è in calo dell’1%. Secondo Yves Mersch, il membro lussemburghese del board della Bce, gli attentati non hanno provocato un aumento del pessimismo tra i consumatori e le imprese dell’eurozona.  

Sul fronte macro, il petrolio WTI, ieri in calo del 2,5%, stamattina sale dell’1,7% a 41,38 dollari. Euro piatto su dollaro a 1,0671. Stasera saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve.

Tiene banco la presentazione del piano industriale Enel (-2,6%). La società ha annunciato stamattina che la revisione più rilevante riguarda l’Ebitda dell’anno prossimo, tagliato a 14,7 miliardi di euro da 15 miliardi. Più della metà degli investimenti (17 miliardi) sarà concentrata nelle rinnovabili. IL modello “banda larga” sarà replicato anche fuori Italia. 

E’ stata anche annunciata l’integrazione di Enel Green Power (-2,7%). Gli azionisti Egp riceveranno nuove azioni Enel, in un rapporto di concambio pari a 0,486 titoli Enel per ciascuna azione Egp. Dopo la scissione, il ministero Finanze avrà una partecipazione del 23,569% in Enel.

Tra i petroliferi, Eni perde lo 0,1%, Tenaris lo 0,5%. Saipem +1,2%. In calo Telecom Italia (-1,1%). Secondo indiscrezioni, Assogestioni si oppone all’incremento del numero dei consiglieri di amministrazione chiesto da Vivendi. 

Debole il comparto bancario. “Per ora si parla tanto e non si risolve nulla”: questo è il commento di Giuseppe Castagna, ad di Bpm (-1,44%) sull’andamento del risiko tra le Popolari. 

Unicredit è in calo dell’1,3%. Ieri sera la banca venduto il 3,2% del capitale di Banca d’Italia per 200 milioni di euro. Intesa-1,2% ha concluso un’operazione analoga. 

Anche Generali (+0,40%) ha ceduto una parte dei titoli nell’istituto di emissione, scendendo dal 6,3 al 5,5% del capitale. Nella scuderia Agnelli Cnh Industrial perde lo 0,6%. 

Fiat Chrysler cede l’1,3%, a 12,61 euro. Secondo Fenabrave, la federazione dei costruttori d’auto brasiliani, le vendite di auto e veicoli commerciali leggeri registreranno una discesa del 5,2% nel 2015, mentre i bus e i mezzi pesanti vedranno le vendite calare del 4,2%. 

Nel lusso, Ferragamo cede l’1,7%: Fidentiis ha avviato la copertura sul titolo con la raccomandazione Buy, target price fissato nel range 26-27 euro. 

Tod’s perde lo 0,3%. Credit Suisse ha promosso il titolo a Neutral da Underperform. 

“Le banche creditrici attendono con fiducia il nuovo piano industriale”. Così Gian Mario Gros Pietro, presidente di Intesa, ha risposto ad una domanda su Rcs (+0,9% Stamane). 

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