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Borse, si spegne l’effetto Grecia. Btp sopra il 6%, Bonos oltre il 7%

Il sollievo per l’esito del voto ad Atene è stato di breve durata: incerti i listini europei, mentre Piazza Affari, che sconta anche lo stacco del dividendo di sei blue chips, perde oltre l’1% – Corrono i rendimenti e lo spread dei Btp – Male i titooi bancari, ma a Milano salgono alcuni industriali, come Pirelli e Finmeccanica

Borse, si spegne l’effetto Grecia. Btp sopra il 6%, Bonos oltre il 7%

BORSE, SI SPEGNE L’EFFETTO GRECIA

BTP SOPRA IL 6%, BONOS OLTRE IL 7%

Dopo l’avvio al rialzo, i mercati segnano il passo: Piazza Affari, che oggi sconta lo stacco del dividendo di sei blue chips con un impatto negativo sull’FtseMib dell’1,2% segna ora -0,72% a quota 13.294. La Borsa di Londra avanza ora dello 0,47%, Parigi +0,44%, Francoforte sale dello 0,93% . Madrid è sotto dell’1,1%.

La Borsa di Atene è partita di scatto +6,5% trainata dai titoli del credito. Ma, così come era già successo dopo l’accordo con la Spagna, il sollievo per l’esito del voto greco è stato di breve durata. Nemmeno il tempo di una partita di pallone: ovunque pesa la debolezza dei bancari. Diversi titoli del comparto sono finiti in asta di volatilità.

E’ durato poco il miglioramento del Btp: in apertura rendimento era sceso leggermente al 5,88%, lo spread a 430. Ma nel corso delle contrattazioni la forbice è risalita a 460 punti base, riportando il rendimento del Btp decennale sopra il 6%.

Analogamente, sono stati annullati rapidamente i segnali positivi di stamattina sulla parte più breve della curva: lo spread sul Btp a 2 anni si era chiuso a 360 punti base, ma ora si è allargato di nuovo a quota 444.

Rimane più tesa la situazione dei Bonos spagnoli il cui spread nei nostri confronti balza per la prima volta oltre i 100 punti. Il rendimento del decennale spagnolo vola al 7,05%, nuovo massimo storico.

Il Bund future (142,4) reagisce vigorosamente dall’importante area di sostegno tra 141/140 punti, dopo qualche seduta di realizzi. L’euro torna sotto 1,27 dollari a quota 1,2661 dopo aver toccato il massimo di un mese a 1,2747 dollari sulla scia del risultato delle elezioni greche.

A Piazza Affari i titoli finanziari, partiti con forti rialzi, sono passati in negativo in scia al peggioramento dell’indice: Unicredit sale dello 0,62%, poco prima saliva di oltre il 3%, Banco Popolare +1,29%, Ubi -0,24% e MontePaschi -1,42%. Intesa, che oggi stacca il dividendo, ora è sopra dell’1,09%.

Generali +0,42%, Mediobanca scende dello 0,71%.

Fra gli industriali: Finmeccanica sale del 3,81% (continua l’effetto Warren Buffett), Pirelli sale dell’1,09%. Brillano Prysmian +2,21% e StM +2,96%. Fiat -0,16%. Al contrario Exor, che oggi stacca il dividendo, sale dello 0,37%. Tra i titoli che staccano la cedola A2A arretra del 2,36% . Enel -1,03%.

Parmalat +0,6%, Telecom Italia sale dello 0,1%.

L’Isvap con una lettere del 15 giugno scorso ha dato 15 giorni di tempo a FonSai per far cessare le gravi irregolarita’ evidenziate dal collegio sindacale a seguito della denuncia del fondo Amber Capital e per rimuoverne gli effetti, “in particolare individuando e perseguendo eventuali responsabilita’ nel compimento delle operazioni contestate”. In caso di mancato adempimento, si ventila la possibililità della nomina di un commissario ai sensi dell’articolo 229 del Codice delle Assicurazioni Private. Fondiaria-Sai ha già convocato per domani 19 giugno una riunione del Cda per valutare le “gravi irregolarità” ricontrate dall’Isvap su alcune operazioni con parti correlate, anche per compensi ad esponenti della famiglia Ligresti, nel corso di passati esercizi-

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