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BORSE OGGI 30 MARZO: i mercati e le banche ritrovano le fiducia, il Nasdaq corre, calma per bond e valute

Il Presidente della Fed preannuncia un nuovo rialzo dei tassi entro l’anno ma sui mercati sembrata tornata la calma

BORSE OGGI 30 MARZO: i mercati e le banche ritrovano le fiducia, il Nasdaq corre, calma per bond e valute

A volte ritornano. La scelta di affidare la guida di Ubs a Sergio Ermotti, il banchiere ticinese che ha già guidato la banca per nove anni, è piaciuta ai mercati che hanno premiato il titolo con un eloquente +4%. I fondi azionisti vedono in lui l’uomo giusto per fare del colosso che vale cinque volte il pil dell’intera Svizzera la prima banca globale europea. Ma è anche la conferma che nella finanza globale va di moda l’usato sicuro: Walt Disney si affida di nuovo a Bob Iger, Starbuck ad Howard Schultz. La riscossa di Alibaba coincide con il rientro dall’esilio di Jack Ma. Una serie di remake che favorisce la ripresa dell’ottimismo sui mercati dopo un trimestre vissuto pericolosamente.

A dare la carica ai listini è stata la performance del Nasdaq. ieri +1,8% grazie alla spinta delle società a maggiore capitalizzazione, il Nasdaq 100 si è portato sui massimi da agosto 2022. Amazon +2,4%.

Stamattina, dopo i forti rialzi, i future sono ancora positivi. Ma hanno fatto impressione i conti di Micron +7,2%, considerata un termometro fedele dell’andamento della domanda di chips da parte di molti settori chiave. Il leader statunitense dei chip di memoria ha comunicato ieri sera a mercato chiuso che il trimestre in corso terminerà con ricavi pari a 3,9 miliardi di dollari, gli analisti si aspettavano 3,75 miliardi.

Per giunta “le scorte dei clienti stanno andando meglio, ci aspettiamo un graduale miglioramento del bilancio tra offerta e domanda”.

Powell: ancora un rialzo dei tassi nel 2023

Prosegue la ripresa delle banche regionali: l’indice KBW delle Banche USA +1,3% al quarto rialzo consecutivo. First Republic Bank +4%. La Casa Bianca sta preparando un piano per spingere i regolatori bancari federali a imporre nuove regole sugli istituti di medie dimensioni, lo riporta il Washington Post.

Bloomberg, invece, riferisce di un incontro tra il presidente della Fed Jerome Powell con una delegazione di parlamentari repubblicani: Powell ha lasciato intendere che di qui a fine anno c’è spazio per un muovo aumento dei tassi di un quarto di punto.

Europa in rally. Oggi l’inflazione tedesca

Future positivi anche per l’Europa. L’indice EuroStoxx50 sale dello 0,3%. Ieri Milano +1,40%.

Le borse europee hanno consolidato ieri il rialzo nel finale, trascinate da Real Estate, tech e banche, queste ultime al terzo rialzo consecutivo (+1,90% il settore), un evento che non si verificava da circa due mesi.

Oggi, avvio positivo per l’Europa. L’attenzione degli investitori resta sempre rivolta al comparto bancario, ma è in arrivo anche una nuova carrellata di dati macroeconomici.

Nel primo pomeriggio la Germania pubblica la stima “flash” sull’inflazione di marzo che dovrebbe mostrare un rallentamento rispetto a febbraio a 7,5% su base annua e a 0,8% su base mensile. 

La Fed: “Banche Usa solide”

Si sono mossi pochissimo i mercati delle valute e delle obbligazioni: Treasury Note a dieci anni a 3,57%, Bund a 2,32%. Btp 4,14%.

Euro dollaro a 1,083.

Il vicepresidente della Fed per la Supervisione, Michael Barr, ha dichiarato a un’audizione della Commissione Bancaria del Senato che il sistema bancario statunitense è “solido e resiliente”, rassicurando gli investitori sull’improbabilità di un contagio dal fallimento di un paio di banche regionali. Sul fronte BCE, Peter Kazimir, governatore della Banca nazionale slovacca e membro Bce, ha detto che si sta assistendo a un calo della propensione del mercato a fornire capitale regolamentare alle banche in seguito alle turbolenze bancarie globali.

Tokyo lancia un piano di riforme, Taiwan +12% nel trimestre

Contrastate le Borse asiatiche. Sotto i riflettori Tokyo +0,9% alla vigilia della chiusura dell’anno fiscale giapponese. Il premier, Fumio Kishida ha annunciato un nuovo piano strategico di riforma della società giapponese. La proposta di legge, che dovrebbe porre le basi per un “nuovo capitalismo”, sarà presentata all’inizio dell’estate. Il Nikkei, ai prezzi di oggi, dovrebbe chiudere il trimestre con una variazione positiva del +6%.

Le borse di riferimento della Cina scendono, sale invece il Taiex di Taipei, che ad oggi chiuderebbe il trimestre con un rialzo del +12%. Hang Seng di Hong Kong -0,7% (+1,3% il mese e +1,7% il trimestre). CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,3% (-1,5% il mese, +2,2% il trimestre). Kospi di Seul +0,6% (+2% il mese e +10% il trimestre).

Lo Yuan cinese scivola al minimo da due settimane prima del rilascio dei dati su consumi e inflazione USA attesi per domani. La PBOC ha fissato il tasso di riferimento dello yuan a 6,8886 per dollaro.

Petrolio, Mosca non mantiene i tagli

Petrolio, brent in calo di mezzo punto a 78 dollari al barile. Le scorte di greggio USA sono diminuite di 7,5 milioni di barili a quota 473,7 milioni nella settimana fino al 24 marzo, vs aspettative di un aumento di 100mila barili. La produzione di greggio russo è diminuita di circa 300mila barili al giorno nelle prime tre settimane di marzo, meno dei tagli previsti di 500mila barili al giorno, hanno detto a Reuters fonti vicine alla questione. Segno probabile che il paese ha assoluto bisogno di finanziare la guerra.

Il gas europeo ha chiuso quasi invariato a 42,70 euro/mwh. Via libera dei ministri Ue dell’Energia alla proroga di un altro anno, fino al 31 marzo 2024, del regolamento di emergenza sulla riduzione della domanda di gas naturale, che prevede il taglio coordinato del 15% dei consumi su base volontaria.

Poste, dividendo generoso. Buzzi: “Restiamo in Russia”

Poste italiane chiude il quarto trimestre del 2022 con un utile operativo di 238 milioni di euro, circa 30 milioni di euro in meno delle stime del consensus. Il 2022 termina con un utile netto di 1,51 miliardi, – 4,3%, Il dividendo proposto è in aumento del 10% a 0,65 euro per azione, meglio delle attese. Il 2023 dovrebbe chiudersi con un utile operativo di 2,5 miliardi di euro, in linea con le aspettative del consensus.

Tim. Vivendi ha scritto al consiglio del gruppo telefonico che qualsiasi decisione verrà presa sulla vendita della rete dovrà poi essere ratificata dall’assemblea straordinaria dei soci.

Stellantis. L’amministratore delegato Carlos Tavares ha detto che le politiche contro il cambiamento climatico non dovrebbero essere utilizzate come arma del commercio globale. Tavares ha anche detto che la decisione Ue di permettere la vendita di auto alimentate con carburanti sintetici dopo il 2035 non cambierà i piani di elettrificazione del gruppo.

Buzzi stima che a fine 2023 il margine operativo lordo ricorrente del gruppo possa raggiungere un risultato simile a quello dell’anno precedente, in un contesto macroeconomico che anche quest’anno sarà caratterizzato dagli elementi di incertezza già rilevati nel 2022. Non ha senso per il gruppo chiudere lo stabilimento russo e lasciare il Paese, ha detto l’AD Pietro Buzzi.

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