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BORSE OGGI 27 APRILE: First Republic sull’orlo del crack ma i conti delle Big Tech tengono a galla il Nasdaq

Ieri First Republic, la “banca dei ricchi” ha perso un altro 30% in Borsa e la situazione è molto critica per la fuga dei depositi – Le Big Tech invece danno respiro al Nasdaq e oggi tutti gli occhi sui conti di Amazon – A Milano Opa sulle Risparmio di Saes Getters

BORSE OGGI 27 APRILE: First Republic sull’orlo del crack ma i conti delle Big Tech tengono a galla il Nasdaq

La tecnologia tiene a galla Wall Street. Dopo Microsoft, ieri è stata Meta, la creatura di Mark Zuckerberg, a prendere il volo dopo i risultati assai migliori del previsto: +12%. Stasera toccherà ad Amazon, il test più sensibile della salute dell’e-commerce. Le buone notizie, però, finiscono qui. I mercati, in attesa dei numeri di domani sull’inflazione Usa e delle riunioni delle banche centrali, vivono non poche ragioni di tensione.

First Republic sull’orlo del crack

La frana di First Republic, la “banca dei ricchi” di San Francisco, che ha perduto ieri un altro 30 % in Borsa dopo il 50% di martedì a fronte della fuga dei depositi. Per ora il governo non intende intervenire, così come le grandi banche, che non vogliono accollarsi altre perdite dopo i 30 miliardi già anticipati. Bloomberg scrive che la banca potrebbe perdere la possibilità di prendere a prestito capitali dalla Fed.

In attesa stasera dei conti di Intel, trova conferma in Asia la caduta del giro d’affari dei chips, la materia prima chiave per l’economia. Samsung ha annunciato stanotte una perdita nel trimestre di 3,4 miliardi di dollari (contro i 7 miliardi di profitti dei tre mesi precedenti). OM metta frenava anche gli utili di Tmsc, il colosso di Taiwan. Intanto gli Usa minacciano di estendere il divieto all’import dei prodotti clud di Huawei ed Alibaba.

Gas naturale ai minimi, petrolio sotto 80 dollari

Anche i dati sull’energia, pur positivi per l’inflazione, depongono per l’arrivo di una recessione. Il gas naturale europeo è sceso del -3% a 38,55 euro/mwh, nuovo minimo da gennaio 2022. Petrolio Brent sotto gli 80 dollari nell’aspettativa di una imminente frenata dell’economia globale.

Apertura debole per l’Europa. Deutsche Bank: +8% l’utile

In questa cornice i mercati aprono in lieve calo. Il Ftse Mib a Piazza Affari si tiene sulla parità sostenuto dal recupero registrato da diversi titoli del comparto bancario. Oggi alle 11 esce l’indice della fiducia dei consumatori della Commissione Europea.

A dare il tono alla giornata saranno però le trimestrali di Barclays e di Deutsche Bank. L’istituto tedesco ha annunciato stamane un utile di 1,3 miliardi di euro (+8%). Calano più del previsto (-17%) i profitti del reddito fisso, ma aumenta (+9 miliardi) la raccolta dell’asset management.

In calo ieri i listini europei: Milano -0,54%, Kering frena Parigi.

Il patto di stabilità non sostiene i Btp

Il Btp decennale ha chiuso stabile al 4,26% del tutto insensibile alla presentazione delle proposte della Commissione Europa sulla revisione del Patto di Stabilità, più o meno sui livelli del giorno prima. La Commissione propone che ogni paese negozi un piano di rientro dei conti pubblici. Il documento deve essere approvato, semmai modificato, da Consiglio e Parlamento. Restano i paletti di deficit e debito.

Dollaro ai minimi sull’euro da 12 mesi

L’euro dollaro tratta a 1,1095, ieri +0,6%. I rialzi dei tassi varati dalla Banca centrale europea stanno iniziando a mostrare i propri effetti sull’economia, come si vede dal calo dell’inflazione, anche se la Bce deve ancora lavorare per far scendere quella sottostante. A dirlo ieri è stato il consigliere cipriota della Bce, Constantinos Herodotou. “Iniziamo ora a vedere i primi segnali dell’impatto sull’economia reale ma il dato ‘core’ è ancora troppo forte. Pertanto, dobbiamo ancora lavorarci”.

Futures su in Usa. Oggi i numeri del Pil

In rialzo i futures sui mercati Usa in attesa dei risultati del mondo tech. In giornata uscirà il dato sull’andamento del pil nel primo trimestre.

Ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,5% grazie alla spinta di Microsoft e di alcuni dei colossi del tech. L’S&P 500 ha perso lo 0,4%. First Republic Bank è stata sospesa più volte per eccesso di ribasso nel corso della seduta, il titolo ha segnato alla fine della giornata un calo del 30%.

Meta: più ricavi e investimenti. Corre il titolo +12%

Meta Platforms prevede per quest’anno ricavi tra 29,5 miliardi di dollari e 32 miliardi. Nel corso dell’anno, la società investirà tra 30 e 33 miliardi di dollari, all’incirca quel che si aspettava il consensus. Il trimestre si è invece chiuso con un incremento dei ricavi del 2,6% a 28,7 miliardi, un miliardo in più delle aspettative. 

Nomura (-7%) pesa sulla borsa di Tokyo

Banche sotto pressione anche in Asia. Perde colpi Nomura -7%: i dati del primo trimestre diffusi stanotte sono stati peggiori delle aspettative, l’utile netto è sceso del -75% anno su anno.

Il Nikkei di Tokyo è piatto prima delle comunicazioni della Banca Centrale del Giappone. È sempre più vasto il consenso sull’assenza di novità in arrivo per quanto riguarda il piano di riacquisto dei titoli ed il controllo della curva dei tassi di interesse.

Hang Seng di Hong Kong, CSI 300 cinese e Kospi di Seul quasi invariati.

La ripresa dell’economia cinese per ora non aiuta le società quotate. Gli utili delle aziende industriali cinesi sono scesi di circa un quinto anno su anno nel primo trimestre del 2021, ha comunicato stanotte l’Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino.

STM e Tenaris, conti ok. Opa per le Risparmio Saes Getters

Nella notte sono arrivate alcune importanti trimestrali. STMicroelectronics ha riportato risultati del primo trimestre migliori del previsto, ma non sostengono il titolo (-3,11%). I ricavi sono cresciuti a 4,25 miliardi di dollari, rispetto ai 4,42 miliardi del trimestre precedente, il gross margin al 49,7 (160 punti in più delle previsioni). L’utile diluito per azione del primo trimestre, pari a 1,10 dollari, ha battuto la stima media degli analisti di 0,99 dollari

Tenaris prevede che le vendite e i margini si mantengano stabili ma diminuiranno gradualmente nel resto dell’anno, dopo un aumento del 75% delle vendite nel primo trimestre del 2023. Lo ha comunicato il gruppo, attivo nella produzione di tubi d’acciaio per le industrie petrolifere e del gas. “Mentre si prevede che le vendite nell’emisfero orientale si consolidino al di sopra dei livelli del primo trimestre, le vendite nelle Americhe risentiranno del calo dei prezzi e dalla riduzione marginale dell’attività di perforazione negli Stati Uniti”, Il fatturato netto da gennaio a marzo è stato di 4,14 miliardi di dollari, beneficiando di un aumento delle spedizioni di tubi. L’ebitda è aumentato del 135% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1,48 miliardi di dollari. Nonostante i conti il titolo perde più del 2% a Piazza Affari.

Intesa Sanpaolo (+0,25%) nel 2022 ha dimezzato la sua esposizione lorda verso la Russia, portandola a 2,5 miliardi di euro, che comprendono 1,6 miliardi di euro di prestiti a clienti russi. Lo ha detto l’istituto rispondendo alle domande degli azionisti in vista dell’assemblea.

Saes Getters ha approvato le linee guide di una semplificazione della struttura proprietaria che prevede il lancio di un’Opa parziale sulle azioni Risparmio al prezzo di 29,3 euro. Le risparmio non consegnate saranno convertite in ordinarie. 

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