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Borse oggi 24 maggio: cresce la paura per la mancanza di un accordo sul debito Usa e per il Covid in Cina

Per gli Usa l’ora X sul debito si avvicina e, insieme alla ripresa del Covid in Cina, alimenta l’ansia dei mercati – Brusca frenata del lusso

Borse oggi 24 maggio: cresce la paura per la mancanza di un accordo sul debito Usa e per il Covid in Cina

L’ora X si avvicina, prende quota il rischio di un imprevedibile default dei T bond Usa provocato dal mancato accordo tra i parlamentari. Ieri, evento anomalo come la neve a Ferragosto, alcuni bond tripla A come Microsoft e Johnson&Johnson rendono meno dei T-Bond. Ne hanno approfittato alcuni Big come Pfizer che hanno rinnovato nei giorni scorsi titoli di debito per 318 miliardi a condizioni vantaggiose. La crisi di Washington contribuisce ad inasprire il dibattito sui tassi, in attesa della pubblicazione stasera delle minute dell’ultima riunione della Fed.
Ancora una volta il campanello d’allarme arriva da lontano: stanotte la banca centrale della Nuova Zelanda ha alzato per la dodicesima volta consecutiva i tassi d’interesse. Sale leggermente la borsa, mentre la valuta locale perde oltre l’1% nei confronti del dollaro. Ma non mancano note di conforto per le “colombe”: le nuove stime sull’economia lasciano prevedere che questo sia davvero l’ultimo rialzo.

Apertura in rosso attendendo l’Ifo

• L’aria di nuova stretta monetaria, combinata con la notizia della ripresa del Covid 19 in Cina (65 milioni di casi previsti per la fine di giugno), contribuisce a frenare in apertura i listini europei. Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in calo, future dell’indice Eurostoxx 50 registrano un debole -0,6%.
• Alle 10 esce l’indice Ifo sulle aspettative di una platea di economisti, imprenditori ed analisti tedeschi: l’occasione giusta per testare la solidità del Dax, vicino ai massimi di sempre. Le stime indicano un peggioramento nel mese di maggio.
• Ieri i listini europei hanno chiuso in rosso, sotto la spinta dei segnali di debolezza dell’industria europea arrivati con la stima flash degli indici Pmi di maggio. Il Pmi manifatturiero scende a 44,6 punti e quello dei servizi a 55,9.

Doccia fredda sul lusso. Ma Prada s’avvicina a Milano

• Un report di Deutsche Bank ha scatenato una pioggia di vendite sul settore del lusso che ha bruciato in una sola giornata 30 miliardi di valore. Anche Milano -0,5% ha subito la tendenza negativa.
• La pattuglia del luxury di Piazza Affari potrebbe però esser presto rafforzata da una matricola d’eccezione. Parlando con il Financial Times, Lorenzo Bertelli, figlio di Patrizio e Miuccia Prada, si è dichiarato “ottimista” sulla quotazione di Prada, trattata alla borsa di Hong Kong, anche a Piazza Affari.
• Allianz dedica un lungo report al tema del rimborso dei prestiti Tltro in scadenza entro l’anno da parte delle banche italiane. L’analisi, una volta tanto, è positiva: gli istituti hanno “piani credibili” per gestire l’operazione.

Tensione sui tassi. Stasera parla Lagarde

• Bund decennale tratta al 2,46%, BTP a 4,31%. Attenzione a un intervento del presidente della Bce, Christine Lagarde, atteso in serata, per vedere se confermerà i messaggi “falco” giunti di recente da altri alti esponenti del board.
• Il Tesoro ha collocato 4 miliardi di euro di BTPEI, collegato all’andamento dell’inflazione, attraverso un pool di banche. Le prenotazioni per il titolo con scadenza 15 anni erano state 23,8 miliardi. Il coupon è 2,4%.

I mercati Usa perdono colpi. Apple investe sui chips Usa

Wall Street ha chiuso in ribasso con i suoi tre indici principali. Nasdaq -1,3% (12.560), S&P500 -1,1% (4.145). Grazie alla spinta dei petroliferi e delle banche il Dow Jones ha limitato i danni, -0,7%. La mancanza di un accordo sul tetto del debito pubblico Usa sta suggerendo a molti investitori di cominciare a “portare fieno in cascina”.
• Torna a casa Apple. Broadcom +2%, ha stipulato con la Mela -0,7% un contratto multimiliardario riguardante la fornitura di componenti per la telefonia 5G da produrre nello stabilimento Broadcom situato in Colorado. Apple si è impegnata nel 2021 ad investire 430 miliardi di dollari in attività industriali basate negli Stati Uniti nell’arco di cinque anni.
Euro/Usd sui minimi da due mesi a 1.078. Gli acquisti di dollari sono il frutto delle dichiarazioni dei falchi della FED. Nel frattempo l’agenda macro continua a sfornare dati non del tutto coerenti. Indici PMI di S&P Global: l’indice manifatturiero è sceso molto più del previsto, a 48,5 da 50,2: il consensus era 50. L’indice dei servizi è invece salito più delle aspettative a 55,1, in aprile la lettura era stata 53,6 ed il consensus era 53.
• Il calo di Wall Street di ieri si fa sentire stamattina in Asia Pacifico, sono tutte giù le borse dell’area.

Migliorano le previsioni sul Giappone

• Nikkei di Tokyo -0,8%. L’indice Reuters Tankan, una rilevazione condotta mensilmente dall’agenzia media tra i grandi nomi della manifattura giapponese, è salito a +6 in aprile, dal -3 di marzo. Quota zero è lo spartiacque tra ottimismo e pessimismo: nei primi tre mesi del 2023 l’indice era sempre stato lo zero.

Cina in rosso, più controlli sulle aziende

• L’Hang Seng di Hong Kong perde lo 0,8%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen -0,5%. La televisione cinese ha riferito ieri sera che le autorità di Pechino intendono rafforzare le procedure di verifica e controllo lungo tutta la catena di comando che dalla capitale arriva alle aree locali. Nel dare conto della riunione del comitato ispettivo del Partito Comunista presieduta da Xi Jinping, il canale CCTV ha affermato che l’iniziativa dovrebbe permettere una stabilizzazione del quadro economico, con particolare riguardo al debito delle province, alla finanza, all’immobiliare ed all’energia.
• Il Kospi di Seul e il Sensex di Mumbay sono intorno alla parità.

L’Arabia mette in guardia gli speculatori al ribasso

• In rialzo i prezzi del petrolio. Ieri il ministro saudita dell’Energia ha messo in guardia la speculazione che punta ad un ribasso dei prezzi. Brent a 77,6 dollari al barile, +1%.
• Rimbalza l’oro a 1.978 dollari l’oncia: la discesa del rame sotto un livello chiave hanno rafforzato l’idea che il rigore delle banche centrali spedirà l’economia globale in recessione, favorendo gli acquisti di oro.

Mediobanca, dividendi da favola. Goldman frena leonardo

Mediobanca intende girare ai soci 3,7 miliardi di euro attraverso il dividendo ed un programma di riacquisto dei titoli. I dettagli del nuovo piano di remunerazione sono contenuti nel piano industriale al 2026 che la società annunciato stamattina. I ricavi dovrebbero arrivare a 3,8 miliardi di euro, +6% di crescita media annua, con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti di attività. Il Wealth Management avrà il maggior tasso di crescita organica, circa il 10%.
Goldman Sachs ha tagliato a neutral il rating di Leonardo.
Enel Equatorial Energia e Cpfl Energia stanno valutando l’acquisizione della controllata Enel Ceara che opera nel settore dell’energia elettrica in Brasile. Lo hanno reso noto le due società energetiche, pur sottolineando che ogni potenziale accordo rimane lontano.

Pirelli.Il patto parasociale siglato dagli azionisti principali è entrato in vigore il 19 maggio scorso ma resta sospeso, insieme ai diritti di voto di Sinochem, in attesa che si chiuda il procedimento relativo all’eventuale utilizzo del golden power da parte del governo.
Brunello Cucinelli ha raggiunto un accordo per la cessione a Chanel del 18,5% di Cariaggi Lanificio, scendendo al 24,5% del capitale. Chanel ha acquistato dalla famiglia Cariaggi un altro 6%. La famiglia resta il principale azionista con il 51% mentre gli altri due soci hanno il 24,5% a testa.

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