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Borse, Milano incerta. Ma le banche guadagnano

Gli istituti di credito compensano le perdite degli altri titoli e i fattori negativi della mattinata: fiducia delle imprese tedesche in calo e il warning di Moody’s sulla tripla A francese – Si allarga lo spread Btp-Bund – Fiat resta sulle montagne russe (ma è positiva) – Mediaset bocciata dal Crédit Suisse – Buongiorno, buoni affari con il casino online.

Borse, Milano incerta. Ma le banche guadagnano

LE BANCHE SOSTENGONO PIAZZA AFFARI (-0,16%)
CALA LA FIDUCIA TEDESCA, PARIGI SOTTO STRESS

Regge, grazie alle banche, l’indice FtseMib -0,08 in lieve arretramento a quota 15.902. Francoforte perde lo 0,9%, Parigi cade in ribasso del 2,1% e Londra arretra dell’1,2%. Piazza Affari si rivela così più forte dei fattori negativi della mattinata: il calo in Germania dell’indice Zew sulla fiducia delle imprese, il dato più basso degli ultimi 3 anni; il rallentamento della crescita in Cina; il “warning” lanciato da Moody’s sul rating tripla A della Francia e i risultati inferiori alle attese di Ibm.

Sul mercato dei titoli di Stato si rafforza il Bund tedesco (135,6) ed inevitabilmente si allarga lo spread di rendimento con il nostro Btp che sale a 378 punti base dai 371 punti base della chiusura di ieri (contro 333 per la Spagna). Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni sale così ai massimi dallo scorso 4 ottobre. In salita il rendimento del Btp 10 anni, che in avvio tratta al 5,84 dal 5,80% della chiusura di ieri. Entra nel mirino anche il Belgio: il divario di rendimento tra titoli di stato belgi e tedeschi a 10 anni è salito a 245.

La maggiore forza di Piazza Affari è dovuta ai diffusi rialzi delle banche: Unicredit sale dell’1,9%, Intesa +1,4%, Banco Popolare +1,7%. Sale ancora la Popolare di Milano +1,4%. Al contrario, le banche francesi segnano forti ribassi dopo che Moody’s ha lanciato un “warning” sul rating tripla A della Francia. Bnp Paribas scende del 6,4%, Société Générale -6%, Crédit Agricole -3,8%.

Oggi si terrà un board di Unicredit avente come oggetto temi organizzativi: nascente consorzio dei servizi, informativa sulle liste Mediobanca ed altro. Per il business plan e sulla necessità di nuovo capitale le novità arriveranno non prima del 14 novembre con i risultati del terzo trimestre o forse dopo. L’ammontare definitivo della ricapitalizzazione sarà deciso in funzione delle richieste da parte del G20 che saranno annunciate nel prossimo vertice del 3-4 novembre. L’attesa è per una ricapitalizzazion attorno a 6,5 miliardi di euro. Intanto, in settimana, la banca busserà al mercato attraverso un covered bond emesso dalla controllata Bank of Austria che può vantare un rating tripla A.

FIAT ANCORA SULLE MONTAGNE RUSSE
MEDIASET BOCCIATA DAL CREDIT SUISSE

Fiat ancora una volta sulle montagne russe. Dopo aver perduto fino al 2,26% il titolo del Lingotto è sopra dello 0,9%. Il gruppo ha registrato in settembre vendite in calo in Europa del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2010 a 82.155 unità, la quota di mercato è scesa al 6,5% (da inizio anno siamo a 750mila unità -12%). In Europa il mercato ha registrato a settembre un aumento dell’1,1%. Sul titolo è intervenuta JP Morgan che ha confermato la raccomandazione underweight e ha abbassato il target price a 4 euro da 6 euro. Barclays ha invece alzato il target price a 6 da 5 euro, confermando la raccomandazione equal weight. Entro fine anno Fiat nominerà il responsabile del rilancio di Alfa Romeo in USA. L’obiettivo è quello di far tornare nel 2013 il brand Alfa in USA anche se non sono ancora stati resi noti i modelli che verranno lanciati sul mercato americano. In un’intervista a “Forbes” Sergio Marchionne ha rivelato di aver bocciato più versioni della Giulia. “L’obiettivo – ha detto – è di de-fiatizzare il marchio”. Fiat Industrial sale dello 0,5%, Pirelli corre in rialzo del 2,8%davanti a Prysmian +1,4%. Buzzi +1,4%.

Mediaset perde l’1,2%dopo che il Credit Suisse ha abbassato il target price a 2 euro da 3,6 euro. La raccomandazione è confermata underperform (farà peggio del mercato di riferimento). Dall’inizio dell’anno Mediaset è scesa in Borsa del 45%, contro il -15% dell’indice Stoxx europeo del settore media. Goldman Sachs invece, ha confermato la raccomandazione neutral e ha lievemente ritoccato all’insù il target price portandolo a 2,38 euro. Goldman è impegnata assieme a Mediaset nella ricerca di una soluzione per Endemol, di cui sono entrambi azioniste, entro la scdenza del debito verso gli hedge il prossimo 31 ottobre.

BUONGIORNO, BUONI AFFARI CON IL CASINO ONLINE
AMPLIFON, BUONE NUOVE PER L’INDUSTRIA DELL’UDITO

Edf non ha alcuna intenzione di riconoscere ai soci italiani di Edoson una put da 1,5 euro su Edison (+0,27%). Piuttosto, secondo quanto risulta al Corriere della Sera, la società è pronta a correre il rischio dell’asta. Facile però prevedere che, di qui al 31 ottobre, le posizioni delle parti si possano avvicinare: un’asta non conviene a nessuno.

Buone notizie per Audika. La società francese ha annunciato ieri di aver chiuso il trimestre con un fatturato in crescita del 6,2% rispetto al 2010, guidato da vendite cresciute organicamente del 4% in Francia, stesso ritmo di espansione del business che ci attendiamo riporterà Amplifon (+0,77%), la multinazionale italiana dell’udito che ha appena “digerito” la recente acquisizione in Australia.

A settembre, la quota di mercato di Winga nei giochi di casinò online è quella che registra il maggior incremento, passando dall’1,28% di agosto al 4,19%. Winga è la divisione di Buongiorno (-0,20%). Complessivamente questo tipo di giochi ha raccolto in Italia a settembre 275,3 milioni di euro, con un payout però molto elevato, pari al 96,8%, che lascia ai concessionari per il momento margini molto esigui.

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