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Borse in rosso in Europa e Usa, anche Bitcoin arretra

Tutte in calo le Borse sia nel Vecchio Continente che negli Usa: pesano le incognite del piano vaccini – Piazza Affari scende sotto quota 23 mila pb – In calo anche il Bitcoin – In leggero rialzo lo spread Btp-Bund attorno a quota 98.

Borse in rosso in Europa e Usa, anche Bitcoin arretra

Terza seduta consecutiva in rosso per i listini europei, che oggi registrano nuove perdite, innervositi da una serie di trimestrali deludenti, dalle preoccupazioni della Bce e dall’andamento negativo di Wall Street, dove il Nasdaq guida i ribassi e contagia il Dow Jones, salito ieri a nuovi massimi. Sullo sfondo resta la pandemia e la corsa della campagna vaccinale contro le mutazioni del virus, alcune delle quali sono già ampiamente diffuse anche in Italia.

Piazza Affari perde l‘1,11% e arretra a 22.921 punti base, con l’avversione al rischio che penalizza la carta italiana e di conseguenza le banche, che hanno cambiato umore nel corso degli scambi. Sale lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata a 98 punti base (+3,28%), dopo aver oltrepassato in seduta quota 100. In rialzo il tasso del Btp a +0,64%. 

Nel resto d’Europa la piazza peggiore è Londra -1,37%. con la sterlina in grande spolvero (+0,73%, 1,395 il cambio con il dollaro). Crolla inoltre Barclays, -4,44%, a causa dell’outlook incerto sul 2021 e nonostante il ritorno al dividendo.

Il ribasso è pesante ad Amsterdam -1,35%, mentre registrano perdite inferiori all’1%, Madrid -0,78% e Parigi -0,55%, con Orange, Carrefour e Airbus in rosso dopo i conti. Francoforte limita i danni allo 0,17%, sostenuta dai titoli del settore auto. Daimler guadagna il 2,67%, grazie all’impennata dell’utile nel 2020 e alla fiducia nel prossimi mesi. Protagonista della seduta però è Volkswagen, +4,52%, che starebbe valutando la quotazione in Borsa di Porsche. Secondo quanto riferito dalla rivista tedesca Manager Magazin l’ipotesi di Ipo della casa di Stoccarda (nel 2021) potrebbe portare Volkswagen a mettere sul mercato fino al 25% del capitale.

L’effervescenza nel settore favorisce il rialzo di Stellantis +0,56% a Milano. Sul Ftse Mib inoltre registrano guadagni A2a +1,18%, Campari nonostante.i risultati in calo nel 2020 e la cautela indicata per l’anno in corso, Saipem +0,08%. Perdono invece Inwit -3,15%, Leonardo -2,67, Diasorin -2,56%, Interpump -2,49%. Sono misti i titoli petroliferi. Il peggiore è Tenaris che cede il 2,33%, mentre il petrolio oscilla sopra e sotto la parità. Il Brent si muove intorno ai valori della chiusura precedente a  64,40 dollari al barile.

Le banche sono in calo a partire da Unicredit -1,96%. Si arrende alla vendite Banco Bpm, -0,61%, sostenuta in mattinata da un rilancio dell’ipotesi aggregativa con Bper -1,73%. Fra le utility Enel cede l‘1,24 nonostante l’agenzia Fitch abbia confermato il rating a lungo termine del colosso elettrico, fissato ad “A-”; il giudizio classifica la società tra gli emittenti non speculativi. Fitch ha giustificato la decisione, segnalando la solida posizione di Enel nel settore delle energie rinnovabili. Le prospettive sul rating di Enel per i prossimi trimestri sono “stabili”. 

Sul mercato valutario l’euro-dollaro pende al momento a favore della moneta unica, che non si allontana però di molto da 1,2. Dalla pubblicazione degli ultimi verbali della Bce emergono “timori sugli sviluppi del tasso di cambio che potrebbero avere implicazioni negative per le condizioni finanziarie della zona e in ultima analisi, conseguenze per le prospettive di inflazione”.

Per la Banca centrale europea l’inflazione dell’area è ancora lontana dall’obiettivo e la forza dell’euro rappresenta perciò un ulteriore pericolo. Nella riunione del mese scorso la Bce ha lasciato la politica monetaria invariata, ma ha avvertito che il recente aumento delle infezioni da Covid-19 rappresenta un rischio per la ripresa economica e ha sollevato la possibilità di un ritardo. Tutti i dati macro hanno segnalato infatti un inizio dell’anno ancora più debole di quanto previsto in precedenza, a causa dei rallentamenti nei piani di vaccinazione e dell’estensione delle misure di lockdown in diversi Paesi, tenendo fermo gran parte del settore dei servizi. Eurotower spinge inoltre sull’acceleratore per gli aiuti: sebbene i leader europei abbiano deciso infatti di fornire “il più ampio pacchetto di sostegno mai finanziato dal bilancio dell’Ue”, ossia il Recovery Fund, “i progressi nell’attuazione appaiono lenti e impegnativi”.

Di segno opposto sono i timori sull’inflazione Usa dopo i segnali degli ultimi dati macro. Se l’inflazione dovesse salire troppo si teme un freno alla grande liquidità messa a disposizione per far fronte alla crisi e soprattutto si paventano ripercussioni sul maxi piano da 1.900 miliardi di dollari che l’amministrazione Biden vuole varare per sostenere l’economia. Intanto la sperata ripresa economica mostra qualche ruga oggi con l’aumento settimanale del numero dei lavoratori che per la prima volta hanno richiesto i sussidi di disoccupazione: +13.000, per un totale di 861.000, con il dato della settimana precedente che è stato rivisto rivisto da 793.000 a 848.000.

Nell’azionario di Wall Street continuano a soffrire in questi giorni le big tech. In particolare Apple, con gli investitori che stanno procedendo con una rotazione dei titoli in portafoglio per trarre dei profitti dalle migliori azioni. È pesantemente negativa inoltre Walmart, dopo ricavi record, ma utili sotto le attese.

Chi sembra non deludere mai ultimamente è il Bitcoin, che si muove su nuovi massimi, oltre i 52mila dollari. A dare manforte alla valuta digitale questa volta è Blackrock. Ieri, in una intervista alla Cnbc, il responsabile della divisione del reddito fisso Rick Rieder, ha detto che la società di investimento si starebbe avvicinando alla valuta digitale: “Oggi la sua volatilità è straordinaria, ma la gente sta cercando depositi di valore, asset che potrebbero apprezzarsi presupponendo che l”inflazione cresca e che i debiti aumentino, dunque abbiamo iniziato a dilettarci un po’” con il Bitcoin, ha affermato il manager. Mette in guardia dalle facili illusioni invece Morgan Stanley secondo cui “l’elevata volatilità rende difficile l’inserimento del Bitcoin nei portafogli di investimento di altre aziende americane”.

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