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Borse in attesa della Fed e Marchionne spera in Trump

Alla vigilia della riunione della Fed che deve decidere sul rialzo dei tassi, il Governatore della Banca d’Italia manifesta preoccupazione per i mercati – Trump cambia le regole sulle emissioni e Fca spera di chiudere il contenzioso americano – Doccia scozzese sulla May e Btp in tensione – Continua la corsa della Juventus anche in Borsa

Borse in attesa della Fed e Marchionne spera in Trump

“Nell’attuale situazione dell’economia statunitense, non lontana dalla piena occupazione, un’eventuale forte espansione fiscale rischierebbe di avere effetti pro-ciclici. In tal caso, il processo di normalizzazione delle condizioni monetarie da parte della Riserva federale potrebbe risultare meno graduale”. Alla vigilia della riunione della Fed, il governatore della Banca d’Italia si è così fatto interprete dei timori dei mercati: l’attivismo di Trump può render necessaria un’accelerazione dell’aumento del costo del denaro.

La tesi è confermata da un articolo del New York Times: il comunicato di chiusura del meeting della Fed farà presente che la crescita attuale è già molto sostenuta. Qualsiasi accelerazione non potrà che tradursi in più inflazione. Un problema in più per l’Eurozona insidiata, parole del governatore, da “politiche nazionaliste e di chiusura economica”.

Sotto l’apparente calma dei mercati si profilano situazioni ad alto rischio: la frattura del Regno Unito con il possibile strappo della Scozia, dopo che la Brexit ha superano ieri uno degli ultimi scogli parlamentari; l’effetto Turchia sul voto olandese.

La buona notizia arriva dalla Cina. Ad aprile il presidente Xi Jingping sarà ospite di Donald Trump nel resort di Mar-e-Lago in Florida. Tanti temi sul tappeto, il più urgente è la minaccia nucleare della Corea del Nord. non resta che sperare nella diplomazia del golf.

TRIONFO DI MODI, MUMBAI AL MASSIMO STORICO

In Asia si mette in luce la Borsa di Mumbai, sui massimi dell’ultimo anno dopo la vittoria schiacciante del partito di governo nelle elezioni statali. Il partito BJP del premier Narendra Modi ha conquistato il parlamento dell’Uttar Pradesh, lo stato più popoloso dell’India: 312 seggi su un totale di 403.

L’indice BSE Sensex guadagna l’1,5% e la rupia si apprezza sul dollaro a 66,2 un livello che non vedeva da aprile 2016.

La Borsa di Tokyo è in lieve calo nel finale di seduta: l’indice Nikkei ha perduto lo 0,12%. Sono piatte sia Hong Kong che Shanghai. I dati macroeconomici sulla Cina diffusi oggi segnalano una confortante accelerazione della produzione industriale ed una lieve frenata dei consumi.

L’indice Kospi del mercato azionario della Corea del Sud è in rialzo dello 0,7% nel finale di seduta: la Borsa di Seul, mentre è in corso nel Paese una seria crisi istituzionale e politica, sale, ha chiuso in rialzo sette delle ultime otto sedute.

WALL STREET PREMIA MOBILEYE (+30%), TIENE STM

Mercati Usa quasi piatti alla vigilia delle decisioni della Fed: il Dow Jones ha ceduto lo 0,1%. In terreno lievemente positivo S&P 500 +0,04% e Nasdaq +0,24%. Tutti gli economisti che danno per scontato un aumento del costo del denaro in Usa, il primo dei tre previsti dalla banca centrale per il 2017. Il 50% prevede il prossimo rialzo già a giugno.

Il rendimento del Treasury Bill a 10 anni è salito di tre punti base a 2,61%, massimo dal settembre del 2014. Il rendimento del biennale, arrivato a 1,38%, è sui massimi dal giugno del 2009.

L’ufficio bipartisan del Congresso ha stimato che la riforma sanitaria proposta da Trump cancellerà l’assistenza per 24 milioni di americani. Crollano nel dopo Borsa i titoli di Valeant Pharmaceuticals (-9,3%): William Ackman, il suo maggior azionista, ha annunciato la cessione di tutte le sue azioni con una forte minusvalenza.

La notizia del giorno è l’annuncio di un’Opa per 15 miliardi di dollari sull’israeliana Mobileye (+30%) da parte di Intel (-2,1%). La società, fondata 18 anni fa a Gerusalemme, è uno dei leader nello sviluppo dei veicoli a guida completamente autonoma. Con questa mossa Intel accelera il suo interesse per l’automotive, dove già collabora con Bmw nell’auto a guida autonoma. Il colosso dei chips ha acquistato anche una quota di Here, la società delle mappe elettroniche controllata dai Big dell’auto tedesca.

La notizia ha impattato su Stm, che nello scorso maggio ha rafforzato l’alleanza con il partner israeliano per lo sviluppo della quinta generazione di microprocessori che verranno utilizzati per i sistemi di guida autonoma. Dopo una caduta iniziale del 2,5% il titolo della jv italo-francese ha recuperato chiudendo in progresso dello 0,2%.

Ancora debole il petrolio: greggio Wti giù di 9 centesimi a 48,4 dollari al barile, e Brent in ascesa di 5 centesimi a 51,42. Eni +0,1%, Saipem +1%, Tenaris +0,4%.

IL PRESIDENTE USA CAMBIA LE REGOLE SULLE EMISSIONI, FCA CORRE

Non solo Fed. Il presidente Donald Trump ha annunciato la sua visita domani a Ypsilanti, un sobborgo di Detroit, per un incontro con gli amministratori delegati delle case automobilistiche Usa in cui anticiperà la revisione delle regole sull’efficienza dei veicoli, chiesta dall’industria stessa. Oltre ai Ceo di General Motors (+0,3%), Ford (-0,1%) e Fca, sono attesi anche manager di case automobilistiche tedesche e giapponesi.

Fiat Chrysler, sotto inchiesta in Usa per presunta violazione delle norme sull’inquinamento, è l’azienda che può trarre il maggior beneficio dalle novità. Il titolo ha guadagnato ieri il 2,2%, a 10,41 euro. Da inizio anno sale del 20% e la capitalizzazione è 15,9 miliardi di euro. Nella nota mattutina Icbpi ha riportato le indiscrezioni di sabato del quotidiano spagnolo El Mundo di un incontro tra Altavilla, responsabile Fca per l’area Emea, con il numero uno di Renault (+1,8%) Ghosn al Salone di Ginevra.

In ascesa anche Ferrari (+1,4%): Jefferies ha avviato la copertura con raccomandazione Buy e target price 74 dollari, Il report degli esperti prevede una crescita dell’Eps ad un passo doppio rispetto a quello dei ricavi nei prossimi 5 anni.

A completare l’ottima giornata dell’automotive italiano (+1,5% l’indice di settore) è Brembo (+1,62%): Equita Sim che ha alzato il target price dell’azione dell’1% a 73 euro, confermando a buy il rating, in seguito al miglioramento delle vendite. 

DOCCIA SCOZZESE SULLA MAY, IN TENSIONE I BTP

Le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo una seduta d’attesa, in vista della riunione della Fed che inizia domani e terminerà mercoledì. Il Ftse Mib avanza dello 0,2% a 19.706 punti. In positivo anche gli altri indici europei: Parigi +0,3%, Francoforte +0,3%.

Londra +0,4% nonostante l’annuncio del nuovo referendum sull’indipendenza di Edimburgo. Per gli scozzesi la scelta tra una “hard Brexit” e l’indipendenza dal Regno Unito avverrà con un referendum che si terrà tra l’autunno del 2018 e la primavera del 2019. Lo ha annunciato la premier scozzese Nicola Sturgeon.

Piazza Affari ha digerito senza scossoni il dato negativo della produzione industriale italiana che a gennaio ha registrato un calo del 2,3% sul mese precedente e dello 0,5% su anno. Si tratta della contrazione più pronunciata dal gennaio 2012, il dato è inferiore alle previsioni. Il Centro studi di Confindustria stima per febbraio una crescita della produzione industriale dell’1,3% su mese dopo il -2,3% di gennaio rilevato oggi da Istat, dato che annulla il +1,4% di dicembre 2016 riducendo il primo trimestre a -0,3%.

Hanno frenato in chiusura di seduta i Btp. Dopo un minimo in mattinata al 2,32%, a fine seduta il tasso decennale italiano è tornato a quota 2,37%, ovvero il massimo da inizio febbraio raggiunto venerdì scorso nell’attesa di una linea Bce meno espansiva.

In un sondaggio Reuters pubblicato tra i trader, 19 su 21 hanno risposto che Francoforte non toccherà i tassi di interesse prima della fine del Qe. Lo spread Btp/Bund ha chiuso la seduta poco variato, appena sotto la soglia dei 190 pb attorno alla quale oscilla ormai da circa un mese e mezzo.

Complice il rialzo dei rendimenti il mercato italiano ha superato agevolmente l’appuntamento con le aste a medio lungo, che hanno visto l’assegnazione dell’importo massimo di 9 miliardi di euro di Btp, del nuovo 7 anni maggio 2024, delle riaperture sulle scadenze 3 e 15 anni e dell’off-the-run trentennale settembre 2046.

Il rendimento d’asta del 3 anni si è portato ai massimi da luglio 2015, quello del 7 anni al massimo da luglio 2014, quello del 15 anni al massimo da novembre 2014. I quattro Btp in asta ieri verranno offerti oggi in riapertura per l’importo supplementare complessivo di 2,013 miliardi (di cui 1,05 del nuovo sette anni); nessuna richiesta è giunta nella riapertura odierna del Bot a 12 mesi in asta venerdì scorso.

 Ad oggi il Tesoro ha coperto circa il 28% delle esigenze di rifinanziamento ipotizzate per quest’anno (attorno ai 415 miliardi).

GENTILI DIRETTORE AD INTERIM. IL SOLE VA IN ORBITA (+11,8%)

Svolta al Sole 24 Ore. Il titolo è balzato su dell’11,8% dopo che il presidente del gruppo Giorgio Fossa ha rassicurato che per il necessario aumento di capitale Confindustria ha già garantito di volere sottoscrivere pro quota e che ci sono anche altri potenziali investitori interessati.

Nel pomeriggio il direttore Roberto Napoletano, indagato dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sul gruppo editoriale, è stato messo dal Cda in aspettativa non retribuita ed è stato sostituito ad interim da Guido Gentili. Lo si legge in una nota della società, in cui si aggiunge che il cda ha dato mandato all’amministratore delegato Franco Moscetti di “porre in essere le più opportune iniziative o azioni” per tutelare l’immagine e l’interesse della società, anche in relazione con gli sviluppi dell’indagine in corso. Dalla lettura del decreto di perquisizione eseguito venerdì scorso emerge che l’inchiesta della procura di Milano sul gruppo riguarda anche operazioni straordinarie, quali la Gpp Business Media e i finanziamenti intercompany a 24 ore Cultura, e non solo i “profili connessi alla distribuzione delle copie”.

NUOVE PROMOZIONI PER UNICREDIT, GIÙ AZIMUT

Poco mosso il settore bancario. Unicredit ha perso lo 0,4% ma potrebbe rifarsi stamane dopo che Barclays ha portato la raccomandazione a Equalweight dal precedente Underweight. Preso atto che l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro si è concluso con un successo, il target price sale a 13 euro da 10 euro. Ieri Jefferies ha definito la banca milanese “attractive” rispetto alle altre banche europee: conferma il giudizio Buy, target price a 17,2 euro. A seguito del completamento dell’aumento di capitale, il Cet1 transitional ratio di fine dicembre ricalcolato è pari all’11,49%, ben al di sopra del requisito di capitale definito dalla Bce nello Srep pari a 8,78%.

Salgono Intesa (+1,1%) e Banco Bpm (+0,3%) mentre hanno chiuso in ribasso Mediobanca (-1,4%) e Bper Banca (-1,6%). 

Fermento nel comparto del risparmio gestito: Azimut ha perso il 2,5% dopo avere siglato un accordo per rilevare l’80% di New Horizon Capital Management Ltd, una boutique di asset management basata presso il Dubai International Financial Center. Salgono Anima (+3,2%) e Banca Mediolanum (+2,2%). 

RECORDATI AL TOP, CONTINUA LA CORSA DELLA JUVE

Recordati fa segnare il nuovo record storico a 31,15 euro, portando il progresso da inizio 2017 a +15%. Quello in corso potrebbe essere il sesto anno consecutivo di guadagno. Il consenso aggiornato di Bloomberg vede 5 suggerimenti di acquisto, su un totale di 9 analisti. Target medio 32 euro.

Datalogic +3,44%: in seguito ai risultati 2016, Kepler Cheuvreux ha aumentato il prezzo obiettivo da 21,5 a 24,5 euro (buy) e Banca Akros a 24,2 da 19,2 euro (accumulate).

A doppia cifra il progresso di Dada (+14%) che allunga la corsa dopo che l’azionista di controllo ha informato di considerare la possibile cessione della propria partecipazione.

Nuovo rialzo della Juventus, che avanza di oltre il 7%. Il titolo è in ascesa dall’uscita del Napoli dalla Champions la scorsa settimana, destinata a portare maggiori ricavi alla società, che si prevede invece superi il turno contro il Porto. Si parla anche di interesse da parte di fondi esteri.

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