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BORSE CHIUSURA 8 MARZO – Boom di Btp Italia che al retail ha raccolto 8,5 miliardi di euro. Ok per Piazza Affari

La raccolta al retail di Btp Italia ha superato il record del novembre scorso – Piazza Affari riprende la corsa con Stm e banche – Vendite invece su titoli energetici

BORSE CHIUSURA 8 MARZO – Boom di Btp Italia che al retail ha raccolto 8,5 miliardi di euro. Ok per Piazza Affari

Gli acquisti sono tornati oggi su gran parte dei listini europei, nonostante l’avvio contrastato di Wall Street dopo le perdite della vigilia dovute alle aperture di Jerome Powell a incrementi maggiori e più rapidi dei tassi d’interesse.

Piazza Affari chiude con un rialzo dello 0,54% a 27.911 punti base, insieme a Francoforte +0,49%, Madrid +0,56%, Amsterdam +0,24% e Londra +0,13%, mentre Parigi perde lo 0,2%. 

Prudenza sui mercati dopo le perdite di ieri

I mercati si muovono comunque con prudenza in attesa di capire come i dati macro orienteranno le scelte della Fed.

Dagli Usa è arrivato oggi l’antipasto del rapporto sul lavoro in uscita venerdì. L’occupazione, a febbraio, nel settore privato, è aumentata oltre le attese secondo il report mensile redatto da Adp, che si occupa di buste paga: i posti creati sono stati 242.000, contro attese per 205.000. Questa sera verrà pubblicato il Beige Book, che è il rapporto sull’economia della Federal Reserve, mentre poco fa Powell, numero uno della banca centrale Usa, alla commissione finanze della Camera ha detto che “nessuna decisione è stata presa sul rialzo dei tassi d’interesse di marzo […] Non siamo su un percorso prestabilito, saremo guidati dai prossimi dati […] Prima della prossima riunione, saranno pubblicati dei dati importanti”. 

Una prudenza che in realtà non rassicura granché, tanto che i rendimenti dei titoli del Tesoro a due anni restano oltre il 5%, con un’inversione della curva dei tassi sempre più marcata che fa temere una recessione.

Dopo l’intervento molto più incisivo di ieri da parte di Powell, le scommesse sul prossimo incremento dei tassi Usa sono salite a 50 punti base, dai 25 punti stimati precedentemente.

Il dollaro nella seduta odierna perde leggermente smalto, ma l’euro cambia ancora sotto 1,06.

Il petrolio si muove anche oggi in rosso, con i future di Brent e Wti in calo di un punto e mezzo percentuale circa.

La prossima settimana c’è la Bce e Visco invita alla cautela

Sempre in tema di banche centrali, oggi l’istituto canadese ha lasciato i tassi fermi al 4,5%, mentre la prossima settimana la parola passerà alla Bce. Le attese sono di un incremento da 50 punti base, mentre gli analisti di Abn Amro hanno aggiornato al rialzo le loro previsioni per l’intero anno, poiché anche nella zona euro l’inflazione rallenta con grande fiacca e l’economia appare più resiliente del previsto. La stima sul tasso di deposito è ora al 3,75% a metà anno, con incrementi di 50 punti base a marzo e maggio, per scendere a 25 punti a giugno. Il picco precedente era visto al 3% a marzo. Un cambio di politica da parte della Bce non dovrebbe arrivare prima della fine dell’anno.

La presidente Christine Lagarde garantisce che Francoforte farà qualunque cosa contro l’inflazione, ma il governatore italiano Ignazio Visco invita alla cautela. “Non apprezzo dichiarazioni di miei colleghi circa futuri e prolungati aumenti dei tassi – ha detto Visco nel suo saluto alla XIV Conferenza Maeci – non so, non sappiamo abbastanza; per questo posso solo dire, ricordando Eugenio Montale, ‘ciò che non siamo, ciò che non vogliamo, in questo caso un’inflazione alta e prolungata”.

Spread in calo e boom di Btp Italia

In questo contesto la carta italiana regge l’urto dei tassi con notevole tranquillità.

Oggi lo spread tra decennale italiano e tedesco è sceso a 171 punti base (-3,52%), anche grazie a rendimenti in calo rispettivamente a +4,32% e +2,61%.

Intanto il Btp Italia a cinque anni ha fatto il pieno di acquisti dal retail anche nell’ultimo giorno di collocamento presso i piccoli risparmiatori e ha chiuso questa prima partita di tre giornate a 8,56 miliardi di euro.

Piazza Affari Inwit in maglia rosa

La maglia rosa del listino principale va ad Inwit +4,07%, seguita da Stm +3,36%, in una giornata nemmeno troppo brillante per i tecnologici europei. A sostenere Stmicroelectronics ha contribuito il fatto che Moody’s ha confermato il rating “Baa2”, a livello investimento su titolo e ha alzato l’outlook da stabile a positivo. Questa scelta è stata supportata “dalla solida crescita dei ricavi dal 2017 in poi, accelerata dal 2020”.

Le banche, maggiori beneficiare di tassi in rialzo in un contesto di economia ancora in espansione, sono in verde a partire da Bper +2,54%, Unicredit +1,67%, Banco Bpm +1,39%. Timida Mps +0,36%.

Tra le migliori blue chip della seduta ci sono Prysmian +1,8%, Diasorin +2,59%, Iveco +1,35%, Amplifon +1,16%, Telecom +0,96%.

Titoli petroliferi e utility si dividono invece la fetta di torta più magra.

Il maggior ribasso è per Tenaris -2,11%, seguita da Saipem -1,47%. In rosso Leonardo -1,15% e Moncler -0,98%.

Fuori dal paniere principale arretra Fincantieri, -4,31%, dopo i risultati del quarto trimestre e la guidance sul 2023, pubblicati ieri a borsa chiusa, inferiori al consensus degli analisti.

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