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Borse cautamente positive sul disgelo tra Cina e Usa e Pechino taglia i tassi. Oggi summit Fed. A Piazza Affari occhio a Generali e Leonardo

Ieri sera Stati Uniti e Cina hanno annunciato che si incontreranno a Ginevra nel corso del weekend per iniziare dialogare per raggiungere un accordo commerciale. Uk e India si accordano. Intanto la Cina inietta liquidità nel sistema e abbassa i tassi. Preoccupa l’escalation geopolitica in Medio Oriente, in Ucraina e tra India e Pakistan. Petrolio e Bitcoin in ripresa, scattano le prese di profitto sull’oro. A Piazza Affari focus su Generali, Leonardo e a una raffica di conti trimestrali. Occhio a Powell

Borse cautamente positive sul disgelo tra Cina e Usa e Pechino taglia i tassi. Oggi summit Fed. A Piazza Affari occhio a Generali e Leonardo

La speranza di un disgelo nei rapporti tra Stati Uniti e Cina offre sostegno ai mercati oggi, anche se pare dominare un certo scetticismo circa risultati concreti nel breve termine: ieri notte il segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e il capo negoziatore commerciale Jamieson Greer hanno annunciato che incontreranno sabato prossimo a Ginevra lo zar economico cinese He Lifeng per dei colloqui che potrebbero rappresentare il primo passo verso la risoluzione di una guerra commerciale che sta sconvolgendo l’economia globale. La notizia dell’incontro ha fatto salire i futures sugli indici azionari statunitensi, spingendo a un cauto rialzo anche le borse asiatiche che beneficiano anche dell’allentamento monetario in Cina. Intanto si attende il termine della riunione di due giorni della Federal Reserve, dalla quale non sono previsti cambiamenti di politica economica, ma i mercati cercheranno di valutare la sensibilità dei policymaker all’occupazione e all’inflazione. Le valute asiatiche si sono indebolite dopo alcune sessioni di rialzo nei confronti del dollaro statunitense. Si osserva con preoccupazine l’escalation delle tensioni geopolitiche: in Medio Oriente, in Ucraina e tra India e Pakistan. Petrolio e Bitcoin in ripresa, scattano le prese di profitto sull’oro. A Piazza Affari focus su Generali, Leonardo e a una raffica di conti trimestrali.

Prove di accordi: Washington con Pechino e Canada. Uk con l’India

Washington e Pechino sono impegnate in un gioco del gatto e del topo sui dazi, con entrambe le parti che non vogliono mostrare di arrendersi in una guerra commerciale che ha sconvolto i mercati globali e sconvolto le catene di approvvigionamento. L’ufficio del Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti e il Tesoro hanno dichiarato che Greer e Bessent si recheranno insieme a Ginevra già domani e incontreranno anche la presidente svizzera Karin Keller-Sutter per discutere i negoziati sugli scambi commerciali reciproci. “La mia sensazione è che si tratterà di una de-escalation”, ha detto Bessent a “The Ingraham Angle” su Fox News Channel dopo l’annuncio. Dopo l’annuncio degli Stati Uniti, un portavoce del ministero del commercio cinese ha confermato che la Cina ha accettato di incontrare gli inviati degli Stati Uniti: “Dopo aver attentamente valutato le aspettative globali, gli interessi della Cina e le richieste dell’industria e dei consumatori statunitensi, la Cina ha deciso di riprendere i contatti con gli Stati Uniti”, si legge nella dichiarazione cinese. “Sono ansioso di avere colloqui produttivi, mentre lavoriamo per riequilibrare il sistema economico internazionale per servire meglio gli interessi degli Stati Uniti”, aveva dichiarato invece Bessent in un suo precedente comunicato relativo a un’audizione congressuale. Poi ha aggiunto che quelli in Svizzera saranno solo colloqui iniziali: “Sabato e domenica concorderemo di cosa parlare”.

Le due parti dovrebbero discutere la riduzione dei dazi doganali più ampi, hanno riferito a Reuters due fonti a conoscenza della pianificazione. I team negoziali dovrebbero anche discutere l’eliminazione dei dazi su prodotti specifici, le politiche statunitensi in materia di de minimis e la lista di controllo delle esportazioni degli Stati Uniti , secondo quanto riportato dalle fonti.

Nel frattempo ieri la Gran Bretagna e l’India hanno concluso un patto di libero scambio a lungo agognato, dopo che le turbolenze tariffarie degli Stati Uniti le hanno costrette ad accelerare gli sforzi per incrementare i loro scambi di whisky, automobili e prodotti alimentari.

Riguardo al Canada, Donald Trump, durante il primo ministro canadese Mark Carney alla Casa Bianca ha detto che “Non siamo obbligati a firmare accordi. Potremmo firmarne 25 subito, se volessimo. Ne firmeremo alcuni. Ma molto più di questo è che ridurremo il prezzo che le persone dovranno pagare per fare acquisti negli Stati Uniti”. Si è trattato del primo incontro tra i due leader da quando Carney ha vinto una sorprendente elezione con un programma anti-Trump. Carney ha respinto le richieste di Trump di assorbire il Canada negli Stati Uniti, affermando che “non è in vendita, non sarà in vendita, mai”.

Wall Street chiude in calo. Bene l’obbligazionario

Dopo l’annuncio del possibile disgelo commerciale i future sull’S&P 500 e sul Nasdaq sono saliti di circa l’1%, mentre la seduta di Wall Street si era chiusa in calo: il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,95%, a 40.829,00, l’S&P 500 è sceso dello 0,77%, a 5.606,91, e il Nasdaq Composite è sceso di 154,58 punti, ovvero dello 0,87%, a 17.689,66.

Per quanto riguarda le obbligazioni, i prezzi dei titoli del Tesoro USA sono aumentati poiché un’asta ben accolta del benchmark decennale ha suggerito che la domanda di titoli di Stato statunitensi è rimasta intatta, incrementando anche altre scadenze lungo la curva. Il rendimento delle obbligazioni di riferimento statunitensi a 10 anni è sceso ieri di 3,5 punti base al 4,308%, dal 4,343% registrato lunedì sera, mentre il rendimento delle obbligazioni a 30 anni è sceso di 1,8 punti base al 4,8112%. Il rendimento delle obbligazioni a 2 anni, che solitamente si muove in linea con le aspettative sui tassi di interesse della Federal Reserve, è sceso di 4,6 punti base al 3,795%, dal 3,841% registrato nella tarda serata di lunedì.

Asia beneficia del disgelo commerciale e dell’allentamento monetario in Cina

La notizia di un possibile disgelo tra Washington e Pechino ha sostenuto le borse in Asaia. Alla borsa di Hong Kong l’indice Hang Seng guadagna lo 0,5%. CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,5%. Sulla parità l’azionario di Taipei.

Intanto la Banca centrale cinese (Pboc) ha annunciato stanotte una serie di nuove misure di politica monetaria. La principale è il taglio dello 0,5% del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche e delle società finanziarie: il provvedimento si traduce in una iniezione di liquidità a lungo termine di circa 1.000 miliardi di yuan di yuan (140 miliardi di dollari). La seconda decisione è la riduzione del tasso d’interesse di riferimento dello 0,1%. Il governatore Pan Gongsheng ha citato poi un taglio dello 0,25% ai tassi dei prestiti individuali del fondo di previdenza per l’edilizia abitativa, col tasso per i mutui d’acquisto della prima casa a 5 anni ridotto dal 2,85% al 2,60%.

In Giappone al ritorno dai giorni di festività la borsa di Tokyo è poco mossa e lo yen si indebolisce dopo tre sedute consecutive di apprezzamento su dollaro. Sale l’azionario della Corea del Sud: indice Kospi di Seul +0,3%.

Si segue con attenzione il peggior conflitto degli ultimi due decenni tra India e Pakistan. L’India ha condotto nelle ultime ore attacchi militari mirati contro il Pakistan, che ha dichiarato di aver abbattuto cinque jet indiani per rappresaglia. In un comunicato diffuso stanotte, il governo di Delhi afferma di aver dato “una risposta precisa e contenuta” che era “progettata per essere di natura non provocatoria”. L’India ha dichiarato di aver preso di mira solo “campi terroristici noti” e di non aver colpito alcun obiettivo civile, economico o militare pakistano, un’affermazione contestata dal Pakistan. La borsa di Mumbai è sulla parità. La rupia indiana si è leggermente indebolita rispetto al dollaro.

Borse europee viste positive. A Piazza Affari focus su Leonardo, Generali e raffica di dati

Le borse europee sono attese aprire in lieve rialzo sulla base del +0,02% sul future sull’Eurostoxx50. In giornata sono attesi i conti di Banco Bpm, Bper Banca, Italgas, Tim, Ariston. Da seguire anche i dati della norvegese Novo Nordisk.

Germania. Aumentano e più delle attese gli ordinativi all’industria in Germania nel mese di marzo. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un incremento degli ordinativi del 3,6% su base mensile dopo la variazione nulla registrata il mese precedente. Le attese degli analisti erano per una salita pari all’1,4%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in salita del 3,8% dopo -0,2% precedente.

Leonardo ha formalizzato la costituzione della nuova divisione Aeronautica che sarà guidata da Stefano Bortoli in qualità di managing director. Lo annuncia una nota. L’operazione “ha l’obiettivo di rafforzare il posizionamento competitivo del settore aeronautico di Leonardo sia in ambito militare sia in ambito civile, in linea con quanto previsto dal percorso di sviluppo del piano industriale di Leonardo lanciato a marzo del 2024”.

Generali. Attesa per il consiglio di amministrazione, che oggi avrà all’ordine del giorno sia la nomina dei sei comitati endoconsiliari sia una prima discussione sull’Ops lanciata da Mediobanca su Banca Generali con sottostante azioni del Leone (cioe’ il 13% controllato da Piazzetta Cuccia).Intesa Sanpaolo. Dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali ieri l’ad, Carlo Messina ha detto che non vede valore nel partecipare all’attuale fase di m&a bancario già particolarmente affollato.

Banca Popolare di Sondrio ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 173,3 milioni di euro, in progresso del 19,3% su anno, sostenuto dalla crescita del margine di interesse e commissioni che hanno più che compensato il calo del trading e i maggiori costi operativi. Il cda ha nominato Pierluigi Molla presidente dell’istituto di credito.

Finecobank ha chiuso il primo trimestre con ricavi a quota 329,3 milioni, +0,7% anno su anno, grazie alla crescita dell’Investing (+11,3%, favorito dall’effetto volumi e dal maggiore contributo di Fineco Asset Management) e del Brokerage (+21,7%, grazie all’allargamento della base degli investitori attivi e all’aumento dei volumi di mercato), che ha compensato il calo del margine finanziario (-10,8%). L’utile netto è aumentato dell’11,7% a 164,2 milioni.

Lottomatica. Utile in crescita a 94,747 milioni di euro rispetto ai 49,661 milioni dello stesso periodo del 2024. I ricavi sono stati pari a 585,7 milioni nel primo trimestre (+33%) e l’ebitda adjusted ha raggiunto quota 220,5 milioni (+47%).

Mfe. Si tiene ad Amsterdam l’assemblea straordinaria sull’opa su ProSiebenSat.1 e il relativo aumento di capitale asservito. Il gruppo d’investimento ceco Ppf non ha ancora visto l’offerta e deciderà in seguito la sua linea d’azione.

Ferrari inizierà il lancio della sua prima auto completamente elettrica il prossimo ottobre, con un processo che si svolgerà in tre fasi, ha detto l’AD dopo la diffusione dei risultati.

Intesa Sanpaolo non vede valore nel partecipare all’attuale fase di M&A bancario già particolarmente affollato, ha detto l’AD Carlo messina dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. JP Morgan taglia il target price, Deutsche Bank lo alza.

Italgas chiude il primo trimestre con Ebitda pari a 399,7 mln di euro, +22,7%.

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