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Borse alla carica con le banche. Asta Bot ai minimi, spread giù

Milano e Francoforte sono le piazze migliori a metà giornata – Unicredit fa il pieno con il nuovo bond perpetuo: 9 miliardi di ordini – Avanza Cnh

Borse alla carica con le banche. Asta Bot ai minimi, spread giù

I mercati europei toccano i massimi record per la seconda sessione consecutiva, spinti dal calo dei nuovi casi di coronavirus che sta incoraggiando l’acquisto di titoli nei comparti più legati al mercato cinese, dall’auto alle materie prime. Per S&P il coronavirus avrà un impatto negativo sulla crescita dell’economia mondiale dello 0,3% quest’anno, dello 0,7% solo per la Cina con una crescita della seconda economia mondiale rallentata al 5% quest’anno.

La tendenza positiva riguarda anche Piazza Affari +0,7% oltre i 24.860 punti. Salgono anche Parigi +0,43% e Madrid +0,5%. Meglio di tutti Francoforte +0,8% che aggiorna il record storico. Londra +0,4%.

Positivo l’esito dell’asta dei Bot a 12 mesi. Il Tesoro ha assegnato i 6 miliardi in scadenza a -0,31%, nuovo minimo da maggio 2018, contro -0,242 del mese scorso. Continua la discesa dei rendimenti sulle scadenze lunghe dopo il successo dei Btp a 15 anni. Il decennale tratta a 0,92%. Unicredit ha approfittato della buona disposizione del mercato per collocare bond Additional Tier per 1,25 miliardi di euro a fronte di una domanda che ha superato i 9 miliardi.

La Germania ha collocato Bund decennale a -0,35% da -0,38%. Il rendimento dei Bond decennali della Grecia è sceso per la prima vola sotto l’1%. In terreno negativo anche i titoli a breve del Portogallo.

Il dollaro si conferma in rialzo nei confronti delle altre valute con il cross euro/dollaro a 1,091 (+0,04%) in attesa dell’intervento nel pomeriggio del presidente della Fed, Jerome Powell, al Senato Usa.

L’euforia dei mercati contrasta sempre di più con i segnali di frenata in arrivo dall’economia reale ancor prima degli effetti dell’epidemia Covid-19. La produzione industriale della zona è calata a dicembre del 2,1%, peggio del previsto.

Il petrolio Brent tratta a 55 dollari il barile, in rialzo dell’1,9%. Secondo indiscrezioni, la Russia sarebbe disposta a discutere di tagli aggiuntivi alla produzione con l’Opec. L’API ha comunicato che le scorte settimanali Usa sono cresciute di 6 milioni di barili. Oggi pomeriggio è atteso il dato governativo dell’EIA, le stime sono per un incremento di 3 milioni. Eni +0,9%, Saipem +1,6%.

In Piazza Affari l’indice delle banche italiane +1,6% ha sfondato la soglia psicologica dei 10.000 punti per la prima volta dal settembre 2018 e porta il guadagno da inizio 2020 a +7%.

Sale anche l’indice Eurostoxx Banks da inizio anno +5% al traino di Deutsche Bank +32% nel 2020. Ma stamane perde colpi Abn Amro -4,6% dopo i conti.

FinecoBank +0,1%. MainFirst ha rafforzato il Buy portando il target price da 12,50 a 13,0 euro. Mps +3,4%. Positive Intesa Sanpaolo +1,5% e UniCredit +1%. Ubi Banca +4,4% dopo aver pubblicato risultati sopra le attese. Tra le banche minori Banca Ifis +2,7%; ha aumentato il dividendo a 1,10 euro.

Banca Sistema +3,1%, ha acquisito il l ramo di credito su pegno di Intesa Sanpaolo, ProntoPegno, società del gruppo Banca Sistema, ha siglato con la controparte e le organizzazioni sindacali l’accordo che regola il passaggio dei lavoratori. 

Rimbalza Cnh Industrial +3,6% davanti a Fca +2%. Telecom Italia

+1,3%. La controllata brasiliana TIM Participações ha registrato un utile trimestrale superiore alle attese grazie a un incremento della spesa media dei clienti.

Sotto i riflettori il lusso. A Parigi sale Kering +1,9%: utile netto in calo nel 2019, penalizzato dalla multa da oltre 1 miliardo pagata al fisco italiano per omessa dichiarazione di ricavi Gucci. Il gruppo francese, che controlla marchi come Bottega Veneta e Yves Saint Laurent, ha chiuso l’anno con un utile di 2,31 miliardi di euro, -37%, ma in linea con le aspettative. Bene i ricavi. Nel quarto trimestre, segnato dalle proteste ad Hong Kong, sono aumentati, su base comparabile, dell’11% a 4,36 miliardi di euro, e nel 2019 sono saliti a 15,88 miliardi di euro (+13%). Non sono in corso trattative con Moncler, invariata. Ferragamo +1,6%. 

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