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Borse al galoppo, Milano avanza con le banche

La Cina fa meno paura dopo i dati positivi sull’inflazione e c’è attesa per l’intervento di Yellen nel pomeriggio – Listini in recupero in Europa e Piazza Affari è galvanizzata dalle Popolari, bene anche le big – Il petrolio in risalita fa bene a Saipem ed Eni – Fca festeggia le vendite di settembre

Finale di settimana in bellezza per i mercati finanziari. In attesa dell’intervento di Janet Yellen nel pomeriggio, le Borse hanno tratto conforto dagli ultimi dati in arrivo dalla Cina: dopo 54 mesi di ribasso dei prezzi all’ingrosso, l’inflazione torna a crescere. Anche in Italia, dopo sette mesi consecutivi di diminuzioni tendenziali, i prezzi al consumo tornano a salire, seppur di poco (+0,1%).

A metà giornata l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano sale dell’1,7% sotto la spinta delle banche. A favorire il recupero del comparto del credito è il giudizio di Merryll Lynch: il broker americano ritiene che nei prossimi dodici mesi l’Italia dovrebbe accelerare, lasciano addirittura indietro altri Paesi della zona euro. Le banche di Piazza Affari, soprattutto quelle a dimensione domestica, sono molto legate alla performance dell’economia italiana. 

In vista dell’assemblea di domani (più di 12.500 gli iscritti) grande fermento in casa Bpm (+5%) davanti al Banco Popolare (+4,7%). L’istituto di credito veronese ha perfezionato la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza per 618 milioni di euro. Avanza nel giorno dell’assemblea Ubi (+4,9%). Pop.Emilia +4,5%.

Bene anche i Big: Intesa +2,7%, Unicredit +1,5%. Monte Paschi +0,1%. I tempi per la cessione delle sofferenze della Banca prevista nel piano annunciato a fine luglio, dipendono dall’aumento di capitale. Da parte sua il fondo Atlante, chiamato a sottoscrivere una delle tranche, è già pronto. “I tempi non dipendono da noi. Noi siamo pronti. I tempi dipendono dall’aumento di capitale”, ha spiegato oggi Alessandro Penati, presidente di Quaestio Sgr, che gestisce il fondo Atlante.

Nel resto d’Europa, Francoforte sale dell’1,8%, Parigi dell’1,7%. Madrid dell’1,6%. titoli minerari vanno meglio degli altri dopo i dati della Cina, il principale consumatore internazionale di metalli. Da rilevare il rialzo del gruppo Telecom francese Sfr (+5,2%), dopo che il concorrente Altice ha acquistato un altro 5% della potenziale preda. L’indice Stoxx Europe 600 telecoms aumenta dell’1,2%. Telecom Italia sale del 2,5%.

Il BTP a 10 anni tratta a 1,38% (+1%), lo spread con il Bono spagnolo scende a 25 punti base, minimo delle ultime tre settimane. Il petrolio Brent sale dello 0,6% a 52,34 dollari al barile. Saipem +2,3%, Eni +2,2%.

Tra gli industriali, Fiat Chrysler sale del 2%. Morgan Stanley ha alzato il target price a 11 euro da 10 euro, la raccomandazione è Overweight. In Europa, a settembre, le vendite di automobili sono salite del 7,3%. StM sale dello 0,5%, Leonardo +1,5%, Prysmian +1,7%.

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