Condividi

Borse ad alta tensione: le banche affossano Piazza Affari

Le ricorrenti minacce nordcoreane spaventano i mercati: tutti in rosso i listini azionari e Piazza Affari lascia sul campo lo 0,76% sulla scia della caduta dei titoli bancari – Nel FtseMib si salvano Campari, Tenaris, Terna e Atlantia – Successo dell’asta Bot.

Mercati ancora nervosi, soprattutto a causa delle tensioni Usa-Corea del Nord. Wall Street viaggia in negativo, con il Dow Jones tornato sotto quota 22.000 punti e i listini europei restano in rosso tutta la giornata, senza trovare spunti per rialzare la testa. Piazza Affari chiude in calo dello 0,76%, 21.681, con i bancari in fondo al listino, in linea con il settore a livello europeo. La piazza peggiore è Londra, -1,44%, forse impensierita dal dato sulla produzione industriale (oltre le attese) e da eventuali misure meno espansive da parte della Banca d’Inghilterra. Perdono oltre un punto percentuale Francoforte, -1,15%, ai minimi da fine aprile, e Madrid -1,38%. Frazionale ribasso per Parigi -0,59%. A New York il Nasdaq sta perdendo oltre un punto percentuale, con i tecnologici in ribasso. Non si salva neppure Facebook, che lancia la sfida alle grandi corporation della tv e ai Big rivali del web con Watch, una nuova piattaforma sul suo social network, il più grande del mondo, in grado di offrire brevi video a episodi.

In questo contesto l’oro si apprezza dello 0,57%, 1284,505 dollari l’oncia. Il petrolio gira invece in negativo, nonostante l’Opec abbia rivisto al rialzo la domanda globale per l’anno in corso. Brent -0,46%, 52,46 dollari al barile. Sul fronte monetario l’euro è stabile sul franco svizzero e sul dollaro. Le valute dell’area asiatica, come il won della Corea del Sud, soffrono invece le rinnovate minacce del regime. Lo yen prevale sul biglietto verde a 109,3. 

Per quanto riguarda l’obbligazionario lo spread fra Btp 10 anni e Bund sale anche oggi dell’1,9%, a 160.60 punti base, rendimento 2,02%. Un sondaggio di Reuters mette in luce che è più probabile che la Banca centrale europea annunci modifiche al proprio programma di acquisto titoli a settembre che a ottobre. Si ricorda che il mese scorso la Bce ha lasciato invariata la propria politica monetaria ultra accomodante e ha detto di non aver discusso del Qe sottolineando che l’argomento verrà affrontato “il prossimo autunno”.

Sul versante del primario, il Tesoro italiano ha collocato 6,5 miliardi di euro in Bot a 12 mesi con rendimento in rialzo a -0,337% dal precedente -0,352%, minimo storico. In Piazza Affari le banche occupano il fondo del paniere: si parte da Bper -2,24%, seguita da Ubi -2,14%. Vendite su Banca Generali -1,71% e Unicredit, -2,06%, nonostante Berenberg abbia alzato il target price su quest’ultima a 16 da 15 euro.

Il titolo migliore è Campari, +2%, dopo le perdite subite a seguito della trimestrale. L’andamento positivo si deve anche all’upgrade di Societè Generale da hold a buy con target price alzato 6,1 euro a 7,2 euro. In ordine sparso i petroliferi Tenaris +0,67%, piatta Eni, in calo Saipem -0,88%. Bene Atlantia +0,34%. Agganciano il segno più Ynap +0,07% e Terna +0,49%. Fallisce il rimbalzino Fiat, +0,05%, mentre le prese di beneficio affossano Ferrari -1,11%.

Commenta