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Borse a due velocità: l’America corre, per l’Europa e l’Italia solo lievi progressi

Le vendite al dettaglio e le scorte Usa superiori alle attese danno slancio a Wall Street e soprattutto al Nasdaq – Europa e Piazza Affari in lieve progresso – Corrono Wdf, Mediaset, Gtech, Stm e anche Monte dei Paschi in vista della conferma del tandem Profumo-Viola – Ancora una giornata nera per il lusso: Yoox e Ferragamo perdono oltre il 3%.

Sul finale di seduta le principali Borse europee si portano tutte in territorio positivo, spinte dalla buona intonazione di Wall Street con la stagione delle trimestrali che entra nel vivo, mentre sullo sfondo la Fed rimane osservato speciale, in attesa di passaggio di consegne il primo febbraio tra Ben Bernanke e Janet Yellen. Nel pomeriggio sono attesi i discorsi dei due governatori delle Banche centrali di Dallas e Filadelfia. Anche Piazza Affari, dopo una giornata in rosso, nel finale scatta sopra la parità e chiude in rialzo dello 0,17% spinta da alcuni titoli come Mediaset, Wdf, Mps. Parigi +0,26%, Francoforte +0,32%, Madrid +0,47%, Londra +0,14%.

Lo spread si conferma poco sopra i 200 punti a 207. Oggi la Banca d’Italia ha reso noto che il debito pubblico italiano ha raggiunto a novembre un nuovo massimo storico a 2.104 miliardi di euro. L’Istat ha diffuso oggi il dato sull’inflazione che a dicembre su base annua è rimasta stabile allo 0,7%, lo stesso valore giàregistrato a novembre  e il più basso da quattro anni. Su base mensile l’Istituto rileva un aumento dello 0,2%, dopo  una serie di tre cali congiunturali consecutivi.

In Europa la produzione industriale ha mostrato un’impennata a novembre nella zona euro: +1,8% dopo il -0,8% di ottobre. In Italia invece Italia cresce frena, salendo dello 0,3%, dopo lo 0,7% di ottobre. Il dato è in crescita su base annuale sia nella zona euro (3%) sia in Italia (1,4%). Il ministro dell’Economia Fabrizio ha detto di vedere “timidi segnali di ripresa” che vanno sostenuti con politiche per la crescita e l’occupazione. Segnali che per Saccomanni giungono dopo un lungo periodo di consolidamento del debito.

A Wall Street alla chiusura dell’europa il Dow Jones sale dello 0,36%, il Nadaq dell’1,23% e l’S&P 500 dello 0,75%. Negli Usa  sono risultati invariati a dicembre i prezzi all’importazione, dopo due mesi consecutivi di calo. Le attese erano di +0,3%. Le vendite al dettaglio sono salite dello 0,2%, e dello 0,7% escludendo l’auto.Il petrolio sale dello 0,5% a 92,29 dollari al barile, òl’euro dollaro è stabile a 1,3681. L’oro cede lo 0,73%.

Con le trimestrali, sono arrivati i conti delle grandi banche come JpMorgan che ha archiviato utili del quarto trimestre in calo a 5,28 miliardi (-7,3%) a causa soprattutto dei patteggiamenti  (2,6 miliardi di dollari) per la vicenda Madoff. Ma senza le voci straordinarie il risultato è meglio del previsto e viene accolto bene in borsa. Utili in evidenza anche per Wells Fargo con profitti superiori a quelli di JpMorgan.

APiazza Affari le banche si muovono contrastate. Bene Mps +2,6% in attesa del comunicato dopo il cda sui vertici. Ubi +0,7%, Banco Popolare +0,60%, Giù Bpm -0,5% dove è slittata la quadra sul consiglio di gestione, Unicredit -0,3%. Il presidente Consob Giuseppe Vegas ha chiesto che anche in Europa, così come in Usa, si separi l’attività di banca commerciale e quella di investimento per rispondere “alla persistente finanziarizzazione dell’economia” e prevenire “i rischi sistemici”.

In cima al Ftse Mib c’è Mediaset +3,8% che ha aggiornato i massimi dal maggio del 2011 dopo aver superato la soglia dei 4 euro. Da giorni sotto i riflettori, dopo l’annuncio a dicembre di uno studio per l’integrazione delle pay tv in Italia e Spagna, oggi incassa anche  la revisione al rialzo del prezzo obiettivo da parte di Hsbc da 2,6 a 3,3 euro che  conferma comunque il consiglio underweight.

Bene Wdf +3,8%, Gtech +2,4% e Atlantia +1,9. In fondo al paniere principale ancora vendite su Yoox -3,35%, Ferragamo -2,7%, terna -1,38%, Luxottica -1%, Telecom Italia -0,99%.

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