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Borse 2019: Ftse Mib recupera ma Parigi leader

Dopo i primi sei mesi dell’anno Piazza Affari ha guadagnato il 15,88% ma in Europa Parigi, Zurigo e Francoforte hanno fatto meglio – Nasdaq superstar (+21,40%)

Borse 2019: Ftse Mib recupera ma Parigi leader

Le Borse internazionali procedono a spron battuto in un 2019 che per il mercato azionario sembra essere diventato l’anno del riscatto, nonostante il rallentamento della crescita e le tensioni geopolitiche globali preoccupino, e non poco, analisti e investitori.

Le tensioni commerciali tra Usa e Cina, l’incertezza sulla Brexit, i timori dovuti alle elezioni europee di fine maggio, il caos sui conti italiani, ma anche le difficoltà della locomotiva tedesca e la crisi dell’automotive avrebbero potuto trascinare negli inferi i listini internazionali, proseguendo il trend ribassista dell’anno scorso. I dati però raccontano un’altra storia. Dopo un 2018 da incubo, in cui le Borse europee hanno registrato perdite a doppia cifra (-16,1% per il Ftse Mib), nei i primi sei mesi dell’anno in corso tutti i principali indici mondiali hanno centrato il rimbalzo, mettendo una seria ipoteca su un segno “+” anche a fine anno. 

LE BORSE EUROPEE

Tra le Borse del vecchio continente la migliore è Parigi, con il Cac 40 che dal 28 dicembre 2018 al 28 giugno 2019 ha guadagnato il 18,39% del suo valore, annullando il -12,1% registrato nei 12 mesi precedenti. 

Andamento quasi fotocopia per Zurigo (+17,43%) e Francoforte (+17,42%), mentre la Borsa di Amsterdam ha fatto segnare +16,03%. E Piazza Affari? Anche il Ftse Mib nei primi sei mesi dell’anno ha ingranato la quinta, archiviando il semestre con con un guadagno del 15,88%. 

Fanalino di coda tra le principali Borse europee è Madrid, con l’Ibex 35 in rialzo dell’8,3%. Da segnalare anche l’andamento di Londra, che nonostante la crisi politica dovuta alla Brexit, le dimissioni di Theresa May e la forte incertezza sul suo futuro, ha chiuso il primo semestre del 2019 in territorio positivo (+15,38%).

LE BORSE INTERNAZIONALI

La guerra commerciale con la Cina innescata dal presidente americano, Donald Trump, per il momento sembra non influire sulle performance dei listini statunitensi che dall’inizio dell’anno continuano a centrare rialzi su rialzi. Il migliore è il Nasdaq che, trainato dai suoi big tecnologici, migliora del 21,4%. Bene anche lo S&P 500 (+17,35%) e il Dow Jones (+14,03%). 

Sul fronte asiatico procede in forte rialzo la Borsa di Shanghai (+19,45%). Più timida Tokyo (+6,3%).

Tra le Borse globali la migliore è però Buenos Aires (+36,26%). In questo contesto occorre però fare una precisazione: rispetto ai listini citati in precedenza, quello argentino è più piccolo, ma soprattutto più volatile, preda della tradizionale iperinflazione e delle vicissitudini economiche del Paese.

LA BORSA DI MILANO

Come detto, anche Milano da inizio 2019 ha recuperato le perdite dello scorso anno, salendo del 15,88%, da 18.330 a 21.234 punti. Gli investitori di Piazza Affari sembrano voler ignorare lo scontro in atto tra il Governo e l’Unione Europea su conti pubblici e immigrazione, ma anche il possibile arrivo di una procedura d’infrazione che avrebbe ripercussioni pesantissime per il Paese.

Tutti i titoli del Ftse Mib, da gennaio procedono in rialzo. A segnare le migliori performance sono però Azimut (+79,17%), Ferrari (+66,07%), e Leonardo (+47,93%).

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