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Borse 20 maggio a doppia velocità: Milano e l’Europa continuano a correre, Wall Street e il Nasdaq scivolano in rosso

I titoli della difesa – Leonardo e Rheinmetall in testa – scommettono sulla bontà del nuovo fondo di settore europeo spingono al rialzo le Borse europee mentre l’allarme sui T-bond, legato al downgrading del Moody’s, trascina giù il mercato azionario americano

Borse 20 maggio a doppia velocità: Milano e l’Europa continuano a correre, Wall Street e il Nasdaq scivolano in rosso

Le borse europee chiudono in rialzo e alcuni listini aggiornano oggi i loro massimi, trovando spunti di ottimismo nei progetti Ue per la difesa continentale e nel taglio dei tassi da parte della Cina. Inoltre sale oltre le attese la fiducia dei consumatori della zona euro nel mese di maggio. 

Piazza Affari recupera lo 0,89% e oltrepassa i 40.500 punti base (40.522), sorretta da utility, titoli dell’auto e dal fiore all’occhiello della difesa Leonardo (+2,2%). Sul secondario, nel corso della seduta, lo spread è anche tornato a scendere sotto la soglia psicologica dei 100 punti base.

Nel resto d’Europa Francoforte si apprezza dello 0,53%, portandosi a livelli record (24.033 punti base). Madrid, +1,75%, è la migliore e aggiorna i suoi massimi dal 2008. Bene Londra +0,95%, Parigi +0,75%, Amsterdam +0,16%.

Il Toro resta così nell’arena dei mercati, benché alcune ferite siano ancora sanguinanti (dazi, guerra Russia-Ucraina – nonostante i segnali di distensione nella telefonata Trump-Putin -, caos Medio Oriente) e Wall Street appaia zoppicante nelle prime ore di scambi. Negli Usa l’attenzione è rivolta a Washington dove il presidente Donald Trump cerca i voti del Congresso per tagliare le tasse, facendo però salire ulteriormente il debito pubblico. Una prospettiva che accende una luce rossa per i mercati, soprattutto dopo il declassamento, visto venerdì scorso, del rating Usa da parte di Moody’s. La svendita dei Treasury appare placata, ma il tasso del decennale resta vicino al 4,5% e il dollaro galleggia.

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Banche centrali al lavoro, Cina e Australia tagliano i tassi

A dare una spinta alla propensione al rischio ha contribuito oggi la decisione della Banca centrale cinese di abbassare due tassi di interesse chiave portandoli ai minimi storici con un intervento che rappresenta il primo taglio da ottobre e che vuole essere un nuovo stimolo all’economia frenata dall’incertezza dei dazi e dal momento di difficoltà del mercato immobiliare. Il “loan prime rate” a un anno è stato ridotto dal 3,1% al 3,0%, nuovo riferimento per i tassi più vantaggiosi che le banche possono offrire a imprese e famiglie. Il “loan prime rate” a 5 anni, che rappresenta il riferimento per i prestiti ipotecari, è stato portato al 3,5% dal 3,6% precedente.

Anche i banchieri centrali australiani hanno scelto di tagliare il tasso d’interesse di un quarto di punto per la seconda volta quest’anno. 

Dollaro in lieve calo

Sul mercato dei cambi il dollaro è poco mosso, pur mostrando ancora un’inclinazione verso il segno meno dopo le perdite di ieri.

L’euro tratta in progresso dello 0,26%, per un cambio vicino a 1,127.

Tra le materie prime appare anche oggi ben comprato l’oro, in un contesto dai profili ancora incerti: lo spot gold guadagna l’1,58%, per un prezzo di 3281,42 dollari l’oncia.

Il petrolio è in calo frazionale: i future luglio 2025 di Brent e Wti perdono circa mezzo punto percentuale, per prezzi rispettivamente di 65,15 dollari al barile e 61,80 dollari al barile.

Piazza Affari, difesa in focus

Il tema del riarmo e della difesa resta centrale in Europa, che intende inoltre procedere con nuove sanzioni contro la Russia nonostante l’invito a desistere da parte di Donald Trump.

Leonardo brilla anche oggi sul Ftse Mib, dopo aver messo a segno un guadagno del 97,24% nel corso dell’anno. Inoltre ieri, secondo fonti diplomatiche citate da Reuters, gli stati membri Ue hanno raggiunto un accordo, in linea di principio, sulle proposte per un fondo da 150 miliardi di euro volto a potenziare la difesa europea, chiamato Security Action for Europe (Safe). Per Equita l’intesa, pur scarna di dettagli, mostra la volontà politica di impegnarsi verso una difesa europea sempre più integrata. Beneficia di questa prospettiva anche Avio +2,79%. Anche Fincantieri, +11,99% (su nuovi massimi a 14,01 euro), potrebbe beneficiare delle disponibilità di risorse per il settore militare, anche se a dare la spinta decisiva al titolo sono stati i nuovi target sul settore subacqueo annunciati ieri e su cui il gruppo della cantieristica punta per la creazione di valore nel medio-lungo termine.

Sul principale listino milanese brillano inoltre titoli dell’automotive come Pirelli +2,21% e Stellantis +1,33%, mentre tra le pieghe del Pnrr potrebbero spuntare nuovi incentivi alla rottamazione di vetture inquinanti.

Rimbalzano i titoli del lusso come Moncler +2,1%, mentre sono in evidenza utility come A2a +2,4%.

Le banche sono contrastate. Bene Intesa +1,28% e Unicredit +1,1%, ma Banca Mps -0,87% è in fondo al listino. Siena ha reso noto di aver ottenuto dall’Ivass l’autorizzazione ad acquisire una partecipazione qualificata indiretta tramite Mediobanca (-0,15%) in Generali (-0,15%), nell’ambito dell’Ops promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Piazzetta Cuccia (azionista del Leone con il 13% circa).

Nel frattempo però corre Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, con la sua contromossa: il 4 di giugno presenterà agli azionisti il suo piano di acquisto di Banca Generali (-0,92%), da pagarsi con la quota in Generali. 

Spread stabile 

La chiusura è poco mossa sul secondario, dove lo spread tra decennale italiano e tedesco chiude poco sopra i 100 punti base, in un contesto di rendimenti stabili rispettivamente al 3,6% e 2,6%. 

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