Anche l’ultima seduta della settimana si apre all’insegna della volatilità. La Borsa di Milano ha iniziato la giornata in territorio leggermente positivo (+0,15%), ma dopo pochi minuti ha girato in rosso e poi è tornata sulla parità. Incerti anche gli altri principali listini europei: Francoforte -0,7%, Parigi piatta e Londra -0,3%.
Seduta negativa anche per la Borsa di Tokyo. Complice la debolezza del dollaro nei confronti dello yen, l’indice Nikkei ha chiuso in flessione dell’1,32%, portando il bilancio della settimana ad una perdita di circa il 4 per cento. Il più ampio indice Topix ha chiuso in discesa dell’1,43 percento. Anche la Borsa di Shanghai ha archiviato la seduta in calo (-0,63%).
Oggi è l’ultimo giorno di contrattazione dei diritti dell’aumento di capitale Saipem, che dopo alcune difficoltà nel fare prezzo sono state ammesse agli scambi e subito sospese in asta di volatilità con un ribasso del 49,99%. La riuscita dell’operazione, a questo punto, sembra essere sempre più a rischio. Anche le azioni Saipem viaggiano in fondo al Ftse Mib (-9,4%).
Riflettori puntati anche su Bpm (-2,1%) e Banco Popolare (-2,6%), con le trattative per la fusione che sembrano più difficoltose del previsto.
Gli altri titoli peggiori sono quelli di Finmeccanica (-3,3% dopo il nuovo rinvio dell’acquisto degli Eurofighter da parte del Kuwait) e Prysmian (-2,2%). Ansaldo Sts resta invariata a 9,94 euro sempre oltre il prezzo dell’Opa Hitachi.
Viaggiano invece in rialzo Cnh Industrial (+3,8%), Banca Mediolanum (+2,4%), Mediaset (+1,6%) e Ferrari (+1,2%).
In asta di volatilità Banca Sistema con un teorico +12% nel giorno dei conti e all’indomani dell’annuncio dell’acquisizione di Beta Stepstone.
A Parigi scivolone del 6% per ArcelorMittal dopo l’annuncio di un forte aumento del rosso nel 2015, mentre Bnp Paribas sale del 3,37% dopo i dati 2015 e le prospettive per il 2016.
Intanto, sul versante energetico, si registra l’ennesimo calo del prezzo del petrolio: il Wti scende a 31,65 dollari (-0,24%), mentre il barile di Brent a 34,27 dollari (-0,55%). Sul fronte valutario, l’euro rimane su livelli sostenuti ma è tornato sotto quota 1,12, a 1.119 contro il dollaro.
Il mercato guarda oggi ai dati sull’occupazione Usa a gennaio e alla bilancia commerciale di dicembre. A Piazza Affari sono attesi i conti di Intesa Sanpaolo (+1,7%) e Montepaschi (+2%).