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Borsa: vendite su banche e assicurazioni, moda e Snam sostengono Milano

Salgono in scia alle trimestrali Ferragamo e Yoox, ancora in rosso Tod’s – In forte ribasso Unipolsai dopo i conti, male anche Unipol e Generali – Fra le banche si salva solo Ubi – Riscossa di Snam dopo il crollo di ieri – Cresce l’attesa per il Cda di Telecom su conti e piano industriale – In arrivo il verdetto di S&P sull’Italia.

Borsa: vendite su banche e assicurazioni, moda e Snam sostengono Milano

Si profila una chiusura di settimana in calo per Piazza Affari e le altre Borse europee, nonostante dati macro leggermente migliori delle attese. Alle 12 e 30 l’indice Ftse Mib è in ribasso dello 0, 5%, attorno a quota 17.500. In ribasso anche Parigi, Francoforte e Madrid, in calo attorno al mezzo punto percentuale. Londra -0,6%. Tra i settori dell’Eurostoxx, tutti in rosso ad esclusione delle Utility (+0,2%), in coda Media (-2,4%) e Assicurazioni (-1,6%).

Lo spread Btp/Bund è stabile a 136,5 punti base. Il rendimento del decennale italiano è all’1,51%.

Nel primo trimestre 2016 in Germania il Pil è cresciuto dello 0,7% rispetto al trimestre precedente (+0,6% le previsioni). La crescita rispetto all’anno scorso è dell’1,6%, sopra il +1,5% atteso. Il Pil italiano è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1% anno su anno, leggermente sopra il +0,9% atteso.

L’attenzione di Milano è concentrata su due front. Il primo è il consiglio di Telecom Italia (+0,9%), in attesa oggi dei conti del primo trimestre e dell’aggiornamento del piano industriale. Previste novità sulla valorizzazione di Talecom Italia Sparkle, probabilmente tramite un’Ipo.

Ancor più atteso, dopo la chiusura, l’aggiornamento del nostro rating sovrano da parte di S&P. Oggi l’Italia è valutata BBB-, ultimo gradino dell’investment grade, il più basso tra le quattro principali agenzie.

In evidenza a Piazza Affari le società che hanno rilasciato i conti trimestrali, a partire dal comparto lusso. Positiva l’accoglienza per le società del lusso, a partire da Salvatore Ferragamo (+7,06%). Anche la maison fiorentina ha fatto i conti con il calo della domanda asiatica e dei turisti in Europa (ricavi in calo dell’1,8% anno su anno a 321 milioni di euro) ma, grazie al contenimento dei costi e al venir meno dell’effetto negativo sui cambi, il margine lordo è migliorato a 67,2%, +250 punti base.

Molto bene anche Yoox Net-a-Porter, che balza in avanti del 5,83%, a 25,40 euro. Dopo i risultati, Kepler-Cheuvreux ha deciso di promuovere il giudizio a Buy da Hold, abbassando però il target price a 28,5 euro da 30 euro. Il gruppo che opera nell’e-commerce per il settore moda e lusso chiude il primo trimestre 2016 con ricavi in crescita e conferma le previsioni per il 2016. La società ha rinnovato con Armani per ulteriori 10 anni, fino al 31 dicembre 2025, la partnership globale per la gestione dell’online flagship store armani.com, cui è stato aggiunto il marchio A|X Armani Exchange.

Prosgeue invece la discesa di Tod’s: -1,8% dopo il tracollo di giovedì (-8%).

Va alla riscossa Snam: +2,2%, dopo il -3% di ieri in seguito ai risultati. Ai tagli di Deutsche Bank e Ubs, stamattina hanno replicato altri broker con giudizi più lusinghieri. Bernstein e Mediobanca hanno ribadito la raccomandazione Outperform con target price rispettivamente a 5,80 e 5,50 euro. Per Jefferies il titolo è un Buy, con target confermato a 5,60 euro. Stamattina gli analisti di Deutsche Bank hanno rivisto al ribasso il target price sul titolo portandolo a 5,30 euro dai precedenti 5,40 euro. Per UBS il prezzo obiettivo è 5,10 euro, in ribasso dal 5,30 euro precedente.

Continua invece il momento no delle assicurazioni. Dopo il tonfo ieri delle Generali (oggi in ribasso del’1,7%) in seguito ai conti, le vendite hanno colpito anche UnipolSai (-3,7%). La compagnia ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in calo a 140 milioni da 310 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso e vede per il triennio 2016-2018 un risultato netto consolidato tra 1,4 e 1,6 miliardi di euro. Unipol -5,8%.

Deboli le banche, con l’eccezione di Ubi (+1,4%), promossa a Buy a Citigroup. La Banca ha chiuso il primo trimestre del 2016 con un utile consolidato sotto le stime degli analisti a 42,1 milioni di euro, in calo del 44,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Frana Banca Pop. Emilia (-2,5%), che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in calo del 31,5% a 31 milioni di euro, influenzato da un calo del margine di interesse e soprattutto dell’attività di trading non compensate dalle minori rettifiche. Giù anche Unicredit (-1,5%), Intesa (-1,4%) e Monte Paschi (-0,2%). Riprende la corsa al ribasso del Banco Popolare (-3%): lunedì sarà presentato il business plan successivo alla fusione con Bpm (-1,5%).

Quasi invariata Fiat Chrysler (+0,07%): nel mese di aprile le immatricolazioni del gruppo hanno registrato una crescita in Europa del 13,6%, con un andamento nettamente superiore a quello del mercato, salito del 9%.

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