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BORSA ULTIME NOTIZIE: Piazza Affari maglia nera in Europa. Superindice Ocse certifica rallentamento economia globale

I “margin call” della City spaventano le Borse. L’Orso balla, in letargo ci va il Toro. Risale lo spread, Piazza Affari maglia nera in Europa. Oggi l’aumento Mps

BORSA ULTIME NOTIZIE: Piazza Affari maglia nera in Europa. Superindice Ocse certifica rallentamento economia globale

“Il caos finanziario sta mettendo a serio rischio la stabilità finanziaria del Regno Unito”. Così, senza indorare la pillola, la Banca d’Inghilterra ha lanciato l’allarme sulla crisi dei gilt, i buoni del Tesoro di Sua Maestà il cui rendimento, largamente al di sopra dl 4%, fa concorrenza ai titoli di casa nostra. Nonostante la pioggia di acquisti (10 miliardi di sterline al giorno) per difendere le quotazioni e così evitare il crollo dei fondi pensioni sollecitati a continui “margin call” dalle banche. Nel giorno della pubblicazione dell’Outlook del Fondo Monetario, mai così negativo, la crisi della finanza pubblica inglese, forse la più grave dai tempi di Lehman Brothers, è la punta dell’iceberg della “tempesta perfetta” che minaccia i mercati. Per completare il quadro, alle 14 i leaders del G7 tengono una riunione virtuale per rispondere ai nuovi attacchi di Putin all’Ucraina. Data la cornice, il profondo rosso è scontato.

Peggiora Piazza Affari -1,8%, fanalino di coda delle Borse del Vecchio Continente. 

Il rendimento dei Btp a dieci anni risale al 4,72%. Svanisce l’effetto dell’apertura, non confermata, della Germania ad un intervento comune sull’energia. Lo spread risale a 242 dai 224 di ieri sera. Bund decennale tedesco a 2,32%. 

In ribasso per il quinto giorno consecutivo gli indici azionari europei, rassegnati a nuovi aumenti dei tassi ed all’attivo della recessione, ormai ammessa da tutti (salvo alcuni membri della Fed): Eurostoxx -1,3%.

I future dell’indice S&P 500 e del Nasdaq sono in calo dello 0,9%. In attesa dei conti di JP Morgan, in uscita venerdì, Jamie Dimon prevede che i listini azionari Usa possano perdere un altro 15/20 per cento, prima di stabilizzarsi su nuovi equilibri. 

Il Treasury Note a dieci anni è appena sotto quota 4%, livello di rendimento che non si vedeva dal 2010. Il biennale, a 4,34%, torna a rivedere il rendimento del 2007.

Ocse: superindice mostra rallentamento crescita

L’Ocse certifica il rallentamento dell’economia globale “a causa di una forte inflazione, di un innalzamento dei tassi di interesse e di un calo del mercato azionario”. Tra le principali economie dell’Ocse, “gli indicatori continuano a segnalare un rallentamento della crescita in Canada, Regno Unito e Stati Uniti, come anche nella zona euro, in particolare in Francia, in Germania e in Italia”. Il superindice prevede invece una “dinamica di crescita stabile” per il Giappone.

Prezzi euro e petrolio in calo, gas in rialzo

La ripresa del Covid 19 in Cina e la recessione in Europa pesano sul petrolio: petrolio Brent e Wti -2%.

Gas naturale europeo +4% a 160 euro per mwh. 

Cross euro dollaro -0,3% a 0,969. Il dollaro è al quinto giorno consecutivo di apprezzamento.

Piazza Affari: la peggiore in Europa, occhi su Mps

Tra i titoli in terreno positivo a Piazza Affari spiccano Campari +1,3%, Prysmian e Recordati. Frena dopo un avvio al galoppo Diasorin +0,1%, sostenuta dagli m&A del settore: Il Wall Street Journal ha scritto ieri di una trattativa tra due società della diagnostica, Qiagen e Bio-Rad. A Francoforte, il titolo Qiagen è in rialzo del 7%.

Sotto tiro Stm -1,83% dopo le vendite al Nasdaq. Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, perde oltre il 7% per effetto delle nuove restrizioni alla vendita di chip a società cinesi annunciate venerdì sera dalle autorità degli Stati Uniti. Per la stessa ragione, scendono anche altri due colossi dell’industria dei chip, Samsung Electronics e SK Hynix.

Riflettori accesi su Monte Paschi. +1,47% a poche ore dal cda che dovrebbe ratificare la firma del contratto di assistenza e garanzia dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro.

Soffre Tim -3,31%. CDP, Macquarie e Open Fiber hanno chiesto l’estensione dei tempi previsti per il dossier sulla rete unica data l’ampiezza della transazione e il tempo necessario per analizzare le informazioni ricevute da Tim.

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