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Borsa: Telecom scivola, S&P minaccia il downgrade a livello spazzatura

Ieri sera l’agenzia di rating americana ha annunciato di aver posto in creditwatch negativo le valutazioni sulla compagnia di tlc italiana (BBB-/A-3) – A spingere verso il possibile declassamento sarebbero state le dimissioni del presidente esecutivo, Franco Bernabè, e l’incertezza sull’orientamento strategico futuro.

Borsa: Telecom scivola, S&P minaccia il downgrade a livello spazzatura

Mattinata in rosso per le azioni di Telecom Italia, che in apertura a Piazza Affari cedono oltre due punti percentuali, il peggior ribasso del Ftse Mib. A pesare sul titolo del gruppo è la decisione di Standard & Poors’s. Ieri sera l’agenzia di rating americana ha annunciato di aver posto in creditwatch negativo le valutazioni sulla compagnia di tlc italiana (BBB-/A-3)

Il giudizio sul merito del credito di Telecom potrebbe quindi essere tagliato a livello junk, afferma S&P, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg. A spingere verso il possibile declassamento sarebbero state le dimissioni del presidente esecutivo, Franco Bernabè, e l’incertezza sull’orientamento strategico futuro.

La verifica sarà completata da S&P entro la fine di novembre, dopo aver esaminato con il management di Telecom l’orientamento strategico del gruppo e le potenziali implicazioni sul profilo di rischio finanziario e di business. 

Secondo gli analisti, la compagnia ha limitate possibilità di accelerare la riduzione del debito, con impatto non stimabili sul business del gruppo e il profilo di rischio.

Quanto all’incremento della quota di Telefonica in Telco, la holdingche detiene il 22,4% di Telecom, l’agenzia di rating spiega che “pur comprendendo che Telefonica non parteciperà alle discussioni consiliari circa l’America Latina, il suo maggiore controllo crea ulteriori rischi di una continua mancanza di direzione strategica a Telecom”. 

S&P, inoltre, ha già rivisto il punteggio sulla gestione del management e la governance da “soddisfacente” a “equo”, vista la mancanza di chiarezza nelle strategie, inclusa l’incertezza sullo spin-off della rete e il taglio delle guidance. 

Gli analisti prevedono per il 2013 un calo dell’Ebitda dell’8-9%,mentre per il 2014, nello scenario migliore, è attesa una flessione intorno al 5%, rispetto alle stime precedenti che si collocavano tra -2 e -4%. 

“A questo punto – scrive S&P – non vediamo segnali convincenti di stabilizzazione oltre il2014: crediamo che la tradizionale telefonia fissa, che rappresenta oltre il 40% dei ricavi dal business fisso domestico, continuerà a scendere”. Inoltre, Telecom non riuscirà a compensare la pressione sull’Ebitda domestico con il contributo delle attività brasiliane.

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