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Borsa, Piazza Affari regina d’Europa: effetto Macquarie su Tim

Gran rimbalzo di Piazza Affari (+3,5%), galvanizzata dal boom di Buizzi, dal decollo di Tim per l’offerta di Macquarie su Open Fiber, e dalle banche.

Borsa, Piazza Affari regina d’Europa: effetto Macquarie su Tim

Una valanga di denaro pubblico sostiene oggi il morale dei mercati che dimenticano, almeno momentaneamente, la pandemia e le sue nefaste conseguenze, mentre Pechino, dove sono ripartiti i contagi, alza il livello dell’allerta da III a II.

I listini europei chiudono in rialzo, anche se sotto i massimi di giornata, una seduta euforica, che ha toccato il suo apice con l’avvio in grande spolvero di Wall Street. Milano è la più frizzante, +3,46% a 19.625 punti base; la festa contagia anche a Francoforte +3,27%; Parigi +2,84%; Madrid +3,23%; Londra +2,97%. 

Il maggior merito di questo rally va ascritto alle banche centrali e ai governi, che stanno sfoderando misure straordinarie a sostegno dell’economia. Nel giro di 24 ore la Bank of Japan ha aumentato la dotazione dei programmi di aiuto alle imprese in crisi; la Federal Reserve ha annunciato che acquisterà direttamente corporate bond fino a 750 miliardi di dollari per assicurare un corretto funzionamento del mercato del credito e allentarne le condizioni; la Reserve Bank of Australia si è impegnata a mantenere una politica monetaria e fiscale molto accomodante.

È vero che Jerome Powell alla commissione bancaria del senato Usa sta dicendo in queste ore che l’economia americana rischia di subire danni a lungo termine a causa dell’alto livello di disoccupazione e dai fallimenti di molte piccole imprese, nonostante i recenti segnali di stabilizzazione. Ma è anche vero che, dopo la mossa della Fed di ieri, anche Washington avrebbe allo studio un piano per le infrastrutture da quasi mille miliardi di dollari. Un’abbuffata pantagruelica che si somma a quella già messa in campo sin qui e a una serie di dati macroeconomici Usa incoraggianti. In particolare il balzo delle vendite al dettaglio a maggio (+17,7% contro attese per un +7,7%), anche se il rialzo della produzione industriale, +1,4%, è sotto le stime. Il primo è un numero record in termini percentuali, che cancella solo parzialmente gli storici crolli da lockdown. In ogni caso è sufficiente a fare esultare Donald Trump su Twitter.

Le notizie dalla Cina frenano l’entusiasmo del petrolio, dopo che l’Agenzia internazionale per l’energia, nelle sue prime previsioni per il 2021, ha anticipato un aumento senza precedenti di 5,7 milioni di barili al giorno nella domanda mondiale rispetto al 2020. Il Future Brent, agosto 2020, sale dell 0,7%, 40 dollari al barile: Il contratto Wti a luglio sale dello 016% a 37,18 dollari al barile;

L’oro non si prende pause e procede in frazionale crescita oltre i 1733 dollari l’oncia. Sul mercato valutario il dollaro rialza la testa, grazie ai dati macroeconomici migliori del previsto. L’euro si rimpicciolisce contro il biglietto verde con il cross a 1,125.

A guidare i rialzi a Milano è Buzzi, +9,03%, galvanizzata dalla prospettiva di maxi piani per le infrastrutture allo studio negli Usa e in Italia. Per il Belpaese si starebbe lavorando a un piano da 200 miliardi di euro di opere denominato Italia  Veloce. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, nei giorni scorsi in un post su Facebook ha parlato di “un programma ambizioso per il rilancio dei trasporti e delle infrastrutture”, proposto “con una precisa idea di Paese”. Sugli scudi anche altri titoli industriali come Prysmian +5%, Leonardo +5,31%, Cnh +4,8%.

La carica dei bancari è capitanata da Banco Bpm, +7,34%, anche a seguito di indiscrezioni stampa su un recente incontro dei vertici con quelli di Ubi (+4,96%) per valutare un’aggregazione. L’ipotesi sarebbe stata accolta però con freddezza dalla Bce che ha poi dato il via libera all’Ops di Intesa (+4,46%) sul gruppo guidato da Victor Massiah. Il cda di Intesa intanto ha deliberato oggi l’aumento del capitale sociale a pagamento a servizio dell’offerta. La decisione, sottolinea una nota della banca, “segue l’autorizzazione della Banca centrale europea rilasciata il 2 giugno 2020 in merito alle modifiche statutarie di Intesa Sanpaolo connesse al suddetto aumento di capitale, nonché alla computabilità delle azioni da emettersi in tale contesto tra i fondi propri di Intesa Sanpaolo quale capitale primario di classe 1”.

Resta in evidenza Bper +6,57%; recupera Unicredit +6,62%. Nella top ten odierna trova posto Telecom +7,76%, che guarda alle scelte di Enel (+2,77%). Il colosso elettrico ha confermato l’offerta non vincolante da parte di Macquarie Infrastructure Real Asset per l’acquisizione, in tutto o in parte, del 50% di Open Fiber detenuto da Enel. Secondo il broker Equita, “una eventuale cessione della quota in Open Fiber da parte di Enel potrebbe successivamente facilitare i negoziati per la costituzione di una rete unica con Tim”.

La propensione al rischio favorisce il secondario: lo spread fra decennale italiano e tedesco scende a 177 punti base (-3,97%), con un rendimento del Btp in discesa a 1,35%.

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