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Borsa, Piazza Affari in rialzo (+1%) ma in ordine sparso e spread sotto quota 290

Piazza Affari sale (+1%) più dei listini europei ma senza una precisa direzione – Brillano soprattutto Mediaset (+6,9% dopo un report Ubs), Azimut (+3,2% dopo la smentita dell’acquisto di Anima) e Stm (+2,03%) – Il boom di profitti di Citigroup scuote le banche ma non quelle italiane e la Bpm perde più del 3% – Lo spread Btp-Bund scende sotto quota 290

Borsa, Piazza Affari in rialzo (+1%) ma in ordine sparso e spread sotto quota 290

MEDIASET SUPERSTAR, TELECOM IN TRINCEA
MILANO OK PER AZIMUT E PRYSMIAN

Milano, una volta tato, tiene il passo delle Borse più solide.

A Piazza Affari l’indice FtseMib sale dello 0,76%, davanti a Londra + 0,6%, Parigi +0,5%, Francoforte +0,2%. Solo Madrid e Lisbona segnano il passo.

Sul mercato dei titoli di Stato si attenua però la pressione speculativa sul Portogallo con lo spread decennale in calo di 17 punti base e il rendimento intorno al 7%. Il rendimento del Btp a 10 anni è in lieve calo al 4,47%, spread con il Bund a quota 290.

I Big del credito Usa mantengono le promesse: dopo i risultati Citigroup balza in avanti di quasi il 3% prima dell’apertura per aver annunciato utili sopra le attese.

Praticamente invariati il Dow Jones (-0,03% a 15.460 punti), lo S&P (-0,07% a 1.678 punti) e il Nasdaq (-0,05% a 3.593 punti) dopo dati macroeconomici contrastati: l’indice Empire Manufacturing è stato buono, 9,46 punti contro le attese a 5 punti, mentre le vendite retail sono state inferiori alle stime (+0,4% mensile a giugno contro il +7% del consenso).

Corre a Milano Mediaset +8% dopo che Ubs ha alzato il target price confermando il giudizio buy.

Nel risparmio gestito corre Azimut +3,7% sull’omda dell’interesse per Anima (scuderia Bpm).

Di rilievo anche il rally di Prysmian +2,5%, sostenuta dal rialzo del prezzo del rame.

Telecom Italia +0,1% a poche ore dal cda straordinario per discutere della proposta dell’Agcom, annunciata l’11 luglio, di ridurre i canoni di accesso wholesale alla rete in rame.

Per quanto riguarda le banche italiane, Unicredit invariata, Intesa invariata, Monte Paschi -0,8%, Mediobanca -0,3%. Pop.Milano -2,7%. ll titolo ha accentuato la discesa dopo il comunicato con il quale la banca ha reso noto che Standard & Poor’s ha posto sotto osservazione il rating dell’istituto per un possibile downgrade.

Di rilievo l’exploit del Credem +3,8%. Si risveglia Generali +1,6%, Fondiaria-Sai -1,2%. Si mette in evidenza Cattolica con un guadagno del 4,3%.

Fra i titoli industriali Fiat avanza dell’1%, Pirelli +0,9%, Ansaldo +1%.

Debole Enel -0,1% dopo l’annuncio della riforma delle tariffe elettriche in Spagna, negativa per la controllata Endesa , primo produttore di energia del Paese iberico. Eni sale dell’1%. StM+2,2%. GTech +1,5%:

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