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BORSA OGGI 8 NOVEMBRE: Piazza Affari sempre positiva, ma Tim storna. Wall Street attende il voto Midterm USA

Piazze finanziarie in rialzo in attesa delle elezioni di Midterm negli Usa e dei nuovi dati sull’inflazione – Milano ancora una volta positiva malgrado il caco delle banche e lo storno di Tim dopo la cavalcata dei giorni scorsi

BORSA OGGI 8 NOVEMBRE: Piazza Affari sempre positiva, ma Tim storna. Wall Street attende il voto Midterm USA

I listini europei chiudono un’altra seduta positiva, grazie a trimestrali migliori delle attese, a qualche piacevole sorpresa dai dati macroeconomici e all’avvio intonato di Wall Street, che guadagna oltre l’1% con i tre indici principali, nel giorno delle elezioni di metà mandato che potrebbero mettere in stallo la politica di Washington. Un risultato che, per molti osservatori, potrebbe rivelarsi assai gradito ai mercati. Secondo Morgan Stanley ad esempio una maggioranza repubblicana in almeno una delle due Camere bloccherà i piani di spesa del presidente Joe Biden e dei democratici, provocando un possibile calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro e un rialzo dei titoli azionari.

Nell’attesa dell’esito elettorale e del dato chiave sull’inflazione a stelle e strisce in agenda giovedì, il dollaro rallenta il passo e l’euro si muove intorno alla parità già raggiunta nella notte, a 1,008. Frena il greggio dopo due sedute in rialzo. Il contratto Brent gennaio 2023 tratta a 97,2 dollari al barile (-0,8%). Corre l’oro, consegna immediata, che si apprezza oltre il 2,3% a 1715 dollari l’oncia.

Piazza Affari: bene Cnh, in calo Telecom. Scende lo spread

Piazza Affari si colloca anche oggi tra le migliori in Europa con un progresso dello 0,86%, che la porta a 23.694 punti. Guida il paniere principale Cnh industrial, +5,74%, che tocca i massimi da giugno dopo aver stupito positivamente con i conti del trimestre e soprattutto con il miglioramento della guidance per l’intero anno. Il gruppo ha realizzato un utile netto di 559 milioni di dollari nel trimestre, in crescita dai 460 milioni dello stesso periodo di un anno fa. L’utile netto “adjusted” è stato di 557 milioni (da 463 milioni) mentre i ricavi consolidati sono saliti del 23,9% a 5,881 miliardi di dollari.

Tra le blue chip in evidenza anche Amplifon +3,9%, Stm +4,36%, Interpump +3,18%.

Le banche sono divise: salgono Intesa +0,89% e Unicredit +0,55%, ma Bper perde il 7,68% ed è la peggiore big cap del giorno, nonostante la trimestrale abbia superato le aspettative. A giustificazione ci sono probabilmente le prese di profitto su un’azione che, da metà ottobre, ha guadagnato più del 30%. Equita ribadisce una valutazione “hold” sul titolo, considerando le complessità che la banca dovrà fronteggiare nei prossimi anni, specialmente in relazione all’integrazione di Carige e delle “iniziative di piano, in un contesto economico maggiormente sfidante”. Pesa, per alcuni, lo stop a nuove ipotesi aggregative compresa quella con Mps (+2,65%).

Nel settore va giù Banco Bpm -2,63%, anch’essa alla prova dei conti trimestrali e, tra le piccole, Popolare di Sondrio lascia sul terreno il 7,37%, poiché ha deluso con l’andamento dei primi nove mesi. Male Leonardo -4,16%.

Gli investitori vanno all’incasso su Telecom, -2,18%. A spegnere l’euforia in Borsa, secondo gli operatori sentiti da Radiocor, sono i realizzi dopo il +42% del titolo nell’ultimo mese, ma anche le parole del ceo di Tim, Pietro Labriola, sulla centralità del Brasile dopo che rumors di stampa ne hanno ipotizzato la cessione.

Fuori dal listino principale s’indebolisce Fincantieri, -0,83%, con i conti dei primi nove mesi hanno mostrato un Ebitda a 172 milioni di euro, in calo dai 330 dello stesso periodo del 2021. Equita cita risultati del terzo trimestre “inferiori alle attese per margini deboli della divisione Shipbuilding”. La seduta è positiva per la carta italiana, che vede lo spread in discesa a 205 punti base (-5,17%), anche se i tassi rimangono alti. Il Btp 10 anni chiude a +4,37% e il Bund di pari durata a +2,31%. Dal fronte Bce il vicepresidente Luis De Guindos afferma che “sicuramente” la Banca centrale europea inizierà a ridurre il bilancio nel 2023.

Europa in verde, incoraggiata da vendite al dettaglio migliori delle attese

Sono in rialzo anche gli altri listini della zona euro, che in mattinata hanno trovato una spinta incoraggiante nelle vendite al dettaglio di settembre migliori delle attese. Eurostat ha stimato che queste sono aumentate dello 0,4% su base mensile e sono calate dello 0,6% su base annua, molto al di sotto di quanto stimato dagli economisti. Eurostat ha anche rivisto al rialzo le vendite al dettaglio di agosto allo 0,0% su base mensile dal precedente -0,3%, e al -1,4% dal -2,0% in termini annuali. Questi dati sono importanti poiché le vendite al dettaglio sono considerate un buon indicatore della domanda dei consumatori, che viene monitorata in una fase in cui si teme la recessione a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia. Il clima è ulteriormente migliorato nel pomeriggio grazie all’andamento sostenuto di Wall Street.

Francoforte si apprezza dell’1,16%, Amsterdam +1,17%, Madrid +0,48%, Parigi +0,39%.

Fuori dalla zona euro Londra è più timida, +0,16%. Bene Copenhagen, +0,5%, dove brilla Pandora +10,64. Il produttore di gioielli danese ha comunicato risultati trimestrali superiori alle attese e ha detto di non aver visto cambiamenti nel comportamento dei consumatori nonostante l’aumento del costo della vita.

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