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Borsa, Milano frena con banche e Telecom. Scatto Juve

Listini europei a due velocità, a Milano sono le banche sotto pressione con ribassi fino al 2%, superiori all’indice di settore Euriostoxx. Savona sull’euro scuote l’indice che poi si riprende. Brilla Ferragamo – Petrolio ancora in rialzo

Borsa, Milano frena con banche e Telecom. Scatto Juve

Piazza Affari sbanda, ma alla fine chiude in leggero progresso +0,11%, 22.057 punti, mentre la Juventus (+5,71%) brinda all’arrivo di Cristiano Ronaldo, con l’annuncio ufficiale del trasferimento del campione al circolo bianconero da parte del Real Madrid.

Termina così una seduta condita da qualche colpo di scena. Il più rilevante si deve al ministro degli Affari europei Paolo Savona, in audizione alle commissioni sulle politiche UE di Camera e Senato. Si parla di euro e Savona interviene così: “Dice: ‘Ma tu vuoi uscire dall’euro’. Badate che possiamo trovarci nelle condizioni in cui non siamo noi a decidere ma siano altri. La mia posizione del piano B, che ha alterato la conoscenza e l’interpretazione delle mie idee, è essere pronti a ogni evento”. Tanto basta a innervosire i mercati: il Ftse Mib passa in negativo e lo spread tocca un picco a metà pomeriggio. Nel finale però tutto si normalizza e anche il differenziale con il Bund si contrae a 236.20 punti (-0,17%).

Positivi gli altri listini europei, con l’eccezione di Madrid, -0,42%; Francoforte +0,53%, Parigi +0,67%, Zurigo +0,14%; Londra +0,05%. Bene i titoli petroliferi a loro volta sostenuti dal rialzo dell’oro nero. Brent 78,79 dollari al barile, +0,92%; Wti 72,39 dollari, +0,57%. Una spinta in alto arriva da Wall Street, che resta ottimista in attesa delle trimestrali delle grandi banche a partire da venerdì. Oggi Pepsi ha mostrato conti migliori delle attese e viaggia ben intonata.

Mentre Donald Trump si sta imbarcando per raggiungere l’Europa, per partecipare al summit Nato, poi incontrare Theresa May, quindi Vladimir Putin, il dollaro recupera terreno: il cambio fra euro e biglietto verde si porta 1,172 (-0,17%). La moneta unica scivola anche nei confronti della sterlina, dopo lo sbandamento della divisa britannica di ieri. Cross 0,883395 (-0,35%).

In Piazza Affari soffrono le banche, Bper -1,94%; Unicredit -1,61%; Intesa -1,6%; Ubi -1,47%. Il titolo peggiore è Telecom, -2,48%, su cui pesa uno studio di Ubs, che ha rivisto il giudizio sul titolo a ‘sell’ da ‘neutral’ e il target price a 0,59 da 0,83 euro per azione.

Al contrario Ferragamo, +3,02%, conquista la vetta del listino, dopo le recenti perdite, grazie alla promozione di Jefferies a ‘hold’, con prezzo obiettivo invariato a 19 euro. Bene Brembo +2,66%, Recordati +2,48%, Cnh +2,33%, Moncler +2,23%. Si apprezza Fiat, +0,84%, che è “buy” per Ubs.

Fuori dal paniere principale Fincantieri, +7,43%, si avvantaggia di alcune indiscrezioni di stampa, secondo le quali la società starebbe lavorando a una maxi-commessa da 20 miliardi di dollari della Marina militare Usa su venti fregate.

Banca Carige resta piatta nel giorno del cda e della richiesta a sorpresa da parte dell’azionista Raffaele Mincione, di un’assemblea per revocare l’attuale cda.

Fnm balza dell‘11,48%, dopo essere finita in asta di volatilità, in vista di un riassetto della partecipata Trenord, come preannunciato dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana.

Infine, ultima ma non ultima, la Juventus, resta fiduciosa tutta la giornata nell’arrivo di Cristiano Ronaldo e scatta sul finale: +5,7% a 0,898 euro quando il Real Madrid ufficializza la cessione di Cristiano Ronaldo. Oggi infatti si sono incontrati il presidente del Real Madrid Florentino Perez e l’agente del campione portoghese, Jorge Mendes, per definire il prezzo del cartellino. Alla fine il nodo è stato sciolto e Perez avrebbe accettato l’offerta della Juve: 105 milioni di euro. Già scontato invece l’accordo con CR7: il 5 volte Pallone d’oro avrà un quadriennale da 30 milioni di euro a stagione.

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