Condividi

Borsa: l’Europa va ma Milano cede con le banche Ko

Le misure di stimolo annunciate dalla Cina rianimano i listini europei in attesa di Brexit ma Piazza Affari subisce l’impatto delle nuove direttive Bce sugli Npl – In controtendenza tecnologici e auto con Ferrari e Cnh

Torna a farsi sentire il malessere delle banche italiane. Piazza Affari riflette il disagio e scivola in terreno negativo. Tengono meglio gli altri listini europei. Milano registra a fine mattinata un calo di quasi mezzo punto poco sotto quota 19.100. Sopra la parità Francoforte e Parigi, entrambe +0,1%. In equilibrio Madrid, fuori dall’area euro Zurigo +0,4%. Avanza Londra, a poche ore dal voto sull’’accordo raggiunto dal governo di Theresa May con l’Unione Europea: molto probabile la bocciatura.

I listini hanno rallentato dopo la pubblicazione del dato macroeconomico più importante della mattinata, quello del Pil della Germania, salito dell’1,5% nel 2018. Il dato relativo al quarto trimestre sarà pubblicato nei prossimi giorni: sulla base del dato dell’intero anno, la crescita dovrebbe essere zero o lievissima.

L’avanzo commerciale della zona euro con il resto del mondo è sceso a novembre rispetto a un anno prima a causa di una forte crescita delle importazioni. Secondo i dati Eurostat il surplus dell’area si è attestato a 19 miliardi di euro su base non destagionalizzata, in calo rispetto ai 23,4 miliardi di novembre 2017. Le importazioni sono salite del 4,7% mentre le esportazioni hanno mostrato un’espansione più moderata, pari all’1,9%.

L’euro è poco mosso su dollaro, a 1,147, nel giorno della presentazione del report annuale della Banca Centrale Europea da parte di Mario Draghi.

ll Btp decennale tratta a 2,82%, da 2,84% di ieri. Stamane il Tesoro ha avviato il collocamento via sindacato del nuovo Btp 15 anni marzo 2035. Si tratta della prima operazione via sindacato del Tesoro da gennaio dell’anno scorso, quando venne emesso il Btp ventennale settembre 2038, per l’importo 9 miliardi. La guidance di rendimento è stata ristretta di due punti base a 18/20 pb sul tasso del precedente benchmark Btp settembre 2033, che sul secondario offre un tasso in area 3,16%

Bankitalia ha comunicato che a novembre 2018 l’ammontare del debito pubblico ha toccato un nuovo record a 2.345,3 miliardi. Dal punto di vista di chi lo detiene scende la quota detenuta dagli esteri, sale quella del retail.

Enel -0,6%: è stato prezzato il nuovo ‘green bond’ da un miliardo di euro con scadenza 21 luglio 2025.

Sul fronte del petrolio il Brent guadagna l’1,4% a 59,8 dollari il barile. Eni +0,5%, Saipem +1,2%.

Soffrono le banche, dopo la notizia che la Bce ha dato a ogni banca tra le 119 che vigila nella zona euro una diversa deadline a seconda del suo stato di salute e del peso degli Npl, ma confermando che tutti gli istituti, gradualmente, dovranno svalutare integralmente lo stock di crediti deteriorati entro il 2026.

Secondo Mediobanca Securities le banche italiane hanno Npl netti per 125 miliardi, per un terzo coperti intorno al 70% e per i restanti due terzi al 30%, “il che implica un fardello di circa 18 miliardi di euro per il sistema ogni anno”. Piazzetta Cuccia sottolinea che non può “escludere un ulteriore confronto tra le istituzioni europee su questo tema” e prevede “una lettura negativa da parte del mercato sui titoli delle banche italiane”.

La conferma arriva dalla pesante flessione dei titoli del credito, oggetto di più sospensioni per eccesso di ribasso: Banco Bpm -6,8%, Bper Banca -6,55%, Ubi Banca -8%. Sospesa Mps.

Tra i Big Unicredit -3,3%. Intesa Sanpaolo -2,4%, ha dichiarato di non ravvisare un impatto significativo dai target imposti dalla Bce sui dati riguardanti il bilancio 2018 e gli obiettivi di piano 2018-21.

Avanza Fiat Chrysler (+1,2%) sull’onda delle reazioni all’incontro del ceo Mike Manley con la stampa al salone di Detroit. La società, ha confermato il manager, sta rivedendo il piano di investimenti per l’Italia da 5 miliardi di euro, alla luce della nuova normativa sugli incentivi all’acquisto di auto a basse emissioni, quindi elettriche e ibride Il ceo si è detto soddisfatto dei risultati del 2018 (i conti verranno pubblicati il prossimi 7 febbraio) senza fornire ulteriori dettagli, ma gli analisti di Equita (rating hold e target price a 17,8 euro) si aspettano che la guidance 2018, rivista al ribasso dopo il secondo trimestre dello scorso anno, venga rispettata.

Ferrari +1,8%. Bernstein alza il giudizio a Market Perform.

Salini Impregilo -2,8%, sta valutando la possibilità di investire direttamente in Astaldi +2,7%.

Safilo -2,5%. Dopo la conclusione dell’amento di capitale Bdl Capital Management detiene il 14,996% della società, Hal Holding resta azionista di riferimento di Safilo con il 50,479%, mentre Vittorio Tabacchi è all’1,77%.

Fincantieri -0,8%. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire ha ribadito ieri il suo appoggio alla fusione con Stx nonostante gli ostacoli antitrust-

Commenta