Condividi

Borsa in allungo con auto e Tlc. Spread sotto quota 300

Dopo l’ottobre nero, i listini europei aprono il mese di novembre con una partenza sprint. Milano è la migliore – Balzo di Bt a Londra, bene Telecom Italia a Piazza Affari – Petrolio giù ma sale Tenaris dopo i conti migliori delle attese – Riparte Fca – Banca Generali prima Blue Chip – L’euro si rafforza sul dollaro

Borsa in allungo con auto e Tlc. Spread sotto quota 300

Archiviato l’ottobre nero, le Borse riprendono fiducia. Piazza Affari guadagna l’1% circa sopra quota 19.200. Positivi gli altri listini; Francoforte -0,9%, Madrid +0,7%, più calma Parigi +0,3 dopo l’allungo di mercoledì. Più cauta Zurigo +0,4% su cui pesano i conti del Credit Suisse -4% dopo la presentazione della trimestrale. Ing +15% ad Amsterdam dopo i risultati.

In terreno positivo Londra +0,3%, nonostante il rialzo della sterlina sospinta dalle prospettive favorevoli della Brexit: il Times ha anticipato che è a portata di mano un accordo tra Regno Unito e Unione europea per l’accesso ai mercati europei alle aziende di servizi finanziari britanniche.

L’euro rimbalza, dai minimi dell’ultimo anno toccati mercoledì, stamattina il cross su dollaro sale dello 0,6% a 1,137.
Più disteso anche il mercato del debito: il Btp a dieci anni si rafforza al 3,36% di rendimento, da 3,41% di ieri. Spread a 296 punti base, -8 punti base. Si riduce lo spread nei confronti di Portogallo e Spagna a 185 punti da una chiusura di ieri a 189 punti base.

Debole il petrolio, ai minimi da due mesi. Il Brent tratta a 74,7 dollari il barile, in calo dello 0,4%.
In grande evidenza dopo la trimestrale Tenaris +2,2%. Nel trimestre c’è stato un incremento dell’Ebitda del 76% anno su anno a 394 milioni di dollari+(2%). L’utile netto si è attestato a 247 milioni di dollari, di parecchio sopra le stime degli analisti. Meglio del previsto la redditività ed i volumi del venduto. Il produttore di tubi speciali prevede per il quarto trimestre un incremento in termini di volumi, con margini stabili.
Il cda guidato da Paolo Rocca ha approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo di 0,13 dollari per azione, per un totale di 153 milioni di dollari.

In calo invece Eni -1% e Saipem -1,8%.

Si mettono in luce diverse blue chips: Stm +2%. La concorrente Asm cresce del 15% ad Amsterdam e si avvia ad archiviare il guadagno giornaliero più forte dal 2009 dopo aver diffuso un outlook positivo, contrastando così i timori di una fase negativa nel mercato dei semiconduttori.

Nell’auto riparte FiatChrysler +1,5%, Brembo + 2,1%. Leonardo +2%.  Meglio ancora Prysmian +2,5% e Mediaset +2,9%.

Continua l’ascesa di Tim +2% spinta dalla maggior valutazione di Persidera, dalla discesa dello spread e dall’effetto Brasile (+22% il Bovespa da inizio ottobre spinto dall’elezione di Bolsonero).
Conta anche il rinnovato interesse per le tlc. La britannica BT avanza a Londra del 10%, dopo la pubblicazione dei dati del trimestre da cui emergono i primi risultati della drastica ristrutturazione: nonostante l’uscita di 2 mila dipendenti (i primi dei 13.000 tagli previsti per il triennio) l’ebitda è salito del 2%.
Positivo l’andamento del credito. Gli stati dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sul trattamento dei nuovi crediti deteriorati che prevede un allungamento dei tempi per la svalutazione degli Npl che potranno essere generati dai nuovi prestiti.

Salgono, alla vigilia della pubblicazione degli stress test dell’Eba, Intesa Sanpaolo +1% e Ubi Banca +1%. Anche Unicredit +1% dopo che la controllata turca Yapi Kredi ha annunciato un incremento del 33% dell’utile netto del terzo trimestre a 1,12 miliardi di lire turche.
Banca Generali +3,1% arriva al sesto giorno di consolidamento dei minimi dell’anno.

Fuori dal paniere principale perde colpi Ima -5%. KeplerCheuvreux taglia il giudizio. La controllata Gima TT paga i problemi di autorizzazione della sigaretta elettronica in Usa.

Commenta