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Borsa, il caso Jeep pesa su Fiat

L’agenzia Usa per la sicurezza delle strade ha raccomandato a Chrysler di richiamare 2,7 milioni di veicoli, ma la casa di Detroit ha rifiutato.

Borsa, il caso Jeep pesa su Fiat

Avvio difficile a Piazza Affari per il titolo Fiat, che a metà mattina perde oltre due punti, il peggior ribasso del Ftse Mib. A pesare sulle azioni del Lingotto è ancora la disputa sulle Jeep americane di Chrysler. 

La Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration), agenzia Usa per la sicurezza delle strade, ha raccomandato alla casa di Detroit il richiamo di 2,7 milioni di veicoli: si tratta di modelli precedenti all’ingresso di Fiat nel capitale dell’azienda, ovvero il Grand Cherokee del 1993-2004 e il Liberty del 2002-2007. 

Chrysler ha però rifiutato il consiglio: “La società non condivide le conclusioni della Nhtsa – si legge in una nota – e non intende richiamare i veicoli citati nell’inchiesta. I veicoli in oggetto sono sicuri e privi di difetti”. 

Il problema riscontrato dall’agenzia governativa riguarda il posizionamento del serbatoio di carburante dietro l’asse posteriore dei suv, che secondo la Nhtsa potrebbe provocare l’incendio del motore.

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