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Borsa, Eni e le utility sostengono Milano

A metà giornata listini prudenti in Europa. Piazza Affari zavorrata dalle banche ma Unicredit in controtendenza. Occhi puntati su elezioni inglesi, Bce e audizione dell’ex capo Fbi. Nonostante le incognite, cresce il sentiment degli investitori e Istat migliora l’outlook sull’Italia. Fuori dal paniere principale, recupera Fincantieri ma viaggiano in retromarcia Pininfarina e Juventus

Borsa, Eni e le utility sostengono Milano

Mattinata improntata alla cautela in Europa, dove Milano, con un modesto +0,09%, a metà giornata risulta la piazza migliore, sostenuta da un titolo big come Eni (+1,36%). In calo Francoforte (-0,47%), Parigi (-0,25%) e Madrid (-0,12%).

Piatta Londra (-0,01%), nonostante il buon andamento delle compagnie aeree, trainate da Lufthansa. Intanto si accende la speranza per Alitalia: “Abbiamo cominciato questa mattina ad aprire le buste – dice il commissario straordinario Stefano Paleari – e, al momento, abbiamo acquisito 32 manifestazioni di interesse”.

Il clima generale dei mercati resta guardingo, alla vigilia di tre appuntamenti campali: le elezioni politiche inglesi, la riunione della Bce e la testimonianza al Senato Usa dell’ex capo dell’Fbi James Comey.

Sull’altro fronte caldo internazionale, quello del Golfo Persico, si registra la dichiarazione del ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, secondo cui il governo è pronto a una mediazione dopo che i principali Paesi del mondo arabo hanno rotto i rapporti, accusando l’emirato di sostenere il terrorismo.

Il petrolio però resta debole: Brent -0,3%, 49,32 dollari al barile. L’oro, invece, segna un rialzo dello 0,8%, a 1288,15 dollari l’oncia.

Poco mosso il rapporto euro-dollaro. Il biglietto verde e la moneta unica perdono quota invece contro lo Yen, mentre la Borsa di Tokio chiude con una perdita dell1%, appesantita anche dalla debolezza dei corsi del petrolio.

In Europa, nonostante le molte incognite, migliora il sentiment degli investitori, secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto tedesco Sentix e dall’Istat arriva una valutazione incoraggiante per l’Italia. “L’economia italiana accelera – scrive l’istituto di statistica nella nota mensile – trainata dai consumi e dalla crescita dei settori dei servizi. Il mercato del lavoro migliora segnando un aumento degli occupati e una significativa diminuzione della disoccupazione”.

Sul secondario torna l’appeal della carta italiana: lo spread fra decennale e Bund a fine mattinata risulta in calo dell1,16%, a 196.80, rendimento 2,24%. Sul fronte azionario, le banche si muovono in direzioni diverse. Scendono Banco Bpm (-1,65%) e Bper (-1,48%), mentre Unicredit sale dello 0,58%. Tra i finanziari bene Finecobank (+1,27%), giù Azimut (-1,44%).

Rimbalzino per Mediaset (+0,17%) dopo le perdite delle ultime sedute, mentre Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi e nuovo presidente di Telecom (+0,18%) sostiene che gli piacerebbe tornare a discutere con il Biscione. Positive le utility con A2a (+1,58%), Terna (+0,99%), Enel (+0,98%), Snam (+0,84) e Italgas (+0,38%). In ripresa Recordati (+1,01%). Vendite invece per Ynap (-1,77%), Stm (-1,49%) e Cnh (-1,38%).

Fuori dal paniere principale Fincantieri recupera il 2,16%. Viaggiano in retromarcia Pininfarina (-5,1%), Juventus (-4,99%), Banca Carige (-4,83%) e Mondadori (-3,68%).

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