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Borsa chiusura 13 ottobre: Europa tutta in calo, Piazza Affari in rosso ma petroliferi e Tim brillano

La paura di un weekend da incubo in Medio Oriente domina i mercati ma a Milano spicca il balzo dei titoli petroliferi (da Tenaris a Saipem ed Eni) e di Tim. Lo spread torna sopra i 200 punti base, s’impenna il petrolio

Borsa chiusura 13 ottobre: Europa tutta in calo, Piazza Affari in rosso ma petroliferi e Tim brillano

La settimana delle Borse si chiude all’insegna della tensione. Due i timori che hanno mandato KO i mercati: la nuova crisi in Medio Oriente e l’inflazione Usa sopra le attese che potrebbe spingere la Fed ad alzare nuovamente i tassi d’interesse. Gli occhi degli investitori si sono rivolti anche al meeting annuale di Fmi e Banca Mondiale a Marrakech, dove è intervenuta la presidente della Bce Christine Lagarde: “La nostra missione è riportare l’inflazione al 2% nel medio periodo e lo faremo e questa sta avvenendo. Terremo duro, saremo fermi e pronti a fare di più se necessario, ha ribadito. 

A livello nazionale, a pesare su Piazza Affari c’è anche la decisione di Bankitalia di rivedere al ribasso le stime sul Pil, portandole a +0,7% per quest’anno da +1,3% e a +0,8% per il 2024 da +0,9%. Confermato invece il +1% per il 2025.

Lo spread torna sopra i 200 punti, si impenna il prezzo del petrolio

In questo contesto, torna pericolosamente a salire lo spread che però secondo il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco “non è arrivato ad un livello tale da comportare un intervento della Bce”, ha detto in un’intervista rilasciata  Bloomberg Tv. Il differenziale tra Btp e Bund si è riportato sopra i 200 punti base (a 202) dai 196 della vigilia, mentre il tasso sul decennale italiano benchmark è al 4,73%, in leggero ribasso dal 4,75% di giovedì.

Nuova fiammata per il petrolio, con il prezzo che si impenna a causa delle sempre più forti tensioni geopolitiche in Medio Oriente: Il Brent è a 88,94 dollari al barile, in aumento del 3,42%; il Wti arriva all’86,46%, in aumento del 4,28%. In forte rialzo anche l’oro: +2,78% a 1920.975 dollari l’oncia.

Dopo la corsa di ieri è volatile il gas, che sale ancora e si attesta intorno ai 55 dollari al megawattora dopo un continuo saliscendi nel corso della giornata. Si rafforza il dollaro che è scambiato a 1,052 per un euro.

Borsa, chiusura 13 ottobre: Europa in rosso

Tutte in rosso le Borse europee che nel pomeriggio ampliano le perdite. A fine giornata Francoforte segna -1,59%, seguita a ruota da Parigi che cede l’1,47%. Perdono poco più dell’1% Madrid e Amsterdam, mentre fuori dall’Ue Londra limita i danni a -0,68%.

Piazza Affari si accoda alla lista: il rosso sul Ftse Mib è del -0,9% a 28.237 punti. 

A Wall Street non bastano gli utili delle grandi banche

A Wall Street è ufficialmente cominciata la stagione delle trimestrali, con le grandi banche che hanno svelato i conti, tutti sopra le attese, del terzo trimestre, tenendo a galla i listini. Dopo un’apertura in rialzo, il Dow Jones resiste sopra la parità, mentre lo S&P 500 gira in negativo e cede lo 0,3%. Vendite cospicue invece Nasdaq (-0,97%).

La più attesa era JP Morgan (+3,3%) i cui utili sono cresciuti del 35%: La banca ha mostrato “risultati solidi” ha commentato il Ceo Jamie Dimon che però ha lanciato l’allarme sulla congiuntura macroeconomica e geopolitica globale fa si’ che “questo potrebbe essere il periodo più pericoloso che il mondo ha visto in decenni“. In corsa anche Citigroup (+3,3%) e Wells Fargo (+3,7%). 

Sotto i riflettori anche il titolo di Microsoft che guadagna lo 0,6%, dopo aver chiuso l’acquisizione da 75 miliardi di dollari di Activision Blizzard, grazie al via libera dell’antitrust del Regno Unito. Si tratta della maggiore acquisizione nei quasi 50 anni di storia di Microsoft e per completarla sono stati necessari 21 mesi, durante i quali ha dovuto rimodellare i termini dell’accordo per ottenere l’approvazione da parte delle varie autorità Microsoft diventa così la terza maggiore società di videogiochi al mondo per fatturato, dietro a Tencent e Sony.

A Piazza Affari brillano energetici e Tim 

L’impennata del petrolio fa bene ai titoli del settore, con Tenaris (+2,57%), Saipem (+1,83%) ed Eni (+1,3%) che registrano le migliori performance del Ftse Mib. A spingere al rialzo la società guidata da Claudio Descalzi c’è anche il via libera dell’Antitrust Ue all’acquisizione del controllo esclusivo di parte della società britannica Neptune Energy da parte di Eni. L’operazione, si legge in una nota, “riguarda principalmente l’esplorazione, la produzione e la fornitura all’ingrosso di petrolio, prodotti petroliferi raffinati e gas naturale”. Bruxelles ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, “data la limitata posizione combinata di mercato delle società derivante dall’operazione proposta”.

Sugli scudi anche Tim (+1,48%), mentre sale l’attesa per l’offerta vincolante che il fondo Usa Kkr dovrebbe presentare entro il week end per la rete infrastrutturale. Le ultime indiscrezioni riportate da Reuters confermano lo scenario previsto dal mercato con una proposta complessiva da 23 miliardi di euro in arrivo che vedrà Kkr affiancata da F2i, pronta a raccogliere 1 miliardo per l’operazione NetCo, e dal Mef, che intende investire 2,2 miliardi per avere il 15-20% della società della rete.

Sale dello 0,68% Bper Banca, premiata da una raccomandazione degli analisti di Barclays, positive anche A2a (+0,5%) e Ferrari (+0,75%).

Peggior titolo di giornata è Prysmian (-5%), mentre tra i titoli più colpiti dalle vendite ci sono le società del risparmio gestito come Banca Generali (-4,47%), Finecobank (-3,45%) e Azimut (-3,14%). Male Diasorin (-3,22%) che sconta il profit warning nel settore del gruppo tedesco Sartorius. Giù anche Campari (-3,38%) penalizzata da un report degli analisti di Oddo Bhf.

Perde l’1,87% Mps, anch’essa premiata da Barclays: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato la volonta’ di uscire dal capitale da parte del Tesoro precisando che questo avverra’ quando il prezzo e le condizioni di mercato saranno “congrue”.

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