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Borsa, balzo di Tim: prove di accordo Elliott-Vivendi

Listini europei stabili in attesa della Fed – Milano si scalda con le indiscrezioni di Bloomberg su Telecom Italia – Corre Stm – Spread sotto 240 – Leonardo ai massimi da gennaio dopo una nuova commessa

Borsa, balzo di Tim: prove di accordo Elliott-Vivendi

Si muovono attorno alla parità le Borse europee dopo il rally di ieri scatenato dalle parole di Mario Draghi. I mercati sono concentrati nell’attesa della conferenza stampa di Jerome Powell, il presidente della Fed nel mirino di Donald Trump. Pesano intanto le parole della Casa Bianca contro l’allentamento della politica monetaria Ue, vista in funzione antiamericana. Ma Draghi, che ha già respinto le accuse Trump, deve vedersela con la levata di scudi dei colleghi della Bce: secondo Reuters diversi esponenti del direttorio (almeno sei) sostengono che Draghi si è spinto in avanti anticipando la possibilità di un taglio dei tassi o di nuovi acquisti di asset di cui non si era quasi parlato nel corso dell’ultima riunione.

In questa cornice Piazza Affari (+0,05%) è quasi piatta attorno a 21.100 punti. Più deboli Parigi (-0,15%) e Francoforte (-0,07%); peggio Madrid (-0,40%). Frena anche Londra (-0,30%).

L’euro tratta a 1,119 su dollaro, invariato. Sterlina piatta a 0,891 sull’euro. L’inflazione UK in maggio si è mantenuta al di sotto degli obiettivi fissati dalla Banca d’Inghilterra. I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% su base mensile e del 2,0% sui dodici mesi. Dati in linea con le stime.

Ferme le quotazioni dei titoli di Stato: il Bund tedesco oscilla intorno a -0,31% di rendimento. In Germania i prezzi alla produzione registrano in maggio un calo dello 0,1% su mese, +1,9% su anno. Il dato è sotto le attese, conferma lo scenario di bassa inflazione.

Fermo il Btp al 2,12% di rendimento. Giovanni Tria ribadisce oggi sul Financial Times, quanto ha detto ieri a un gruppo di investitori a Londra. Il titolare all’Economia garantisce che nessuno nel governo intende portare l’Italia fuori dalla zona euro e parla di risparmi di 3/4 miliardi derivanti da minori uscite per quota 100 e reddito di cittadinanza. Ieri Tria aveva detto che l’Italia eviterà la procedura europea per violazione del patto di stabilità, “perché con il deficit/Pil quest’anno al 2,1-2,2 per cento sarà compensato il mancato rispetto dell’obiettivo 2018”. Il ministro ha definito i mini Bot uno strumento “pericoloso, illegale e non necessario”.

Il petrolio WTI è in rialzo dello 0,3% a 54 dollari il barile. A Piazza Affari Eni +0,3%, Saipem +0,8% e Tenaris -0,8%.


L’oro è scambiato a 1.341 dollari l’oncia, -0,2%, ieri sera ha chiuso in rialzo dello 0,5%.

Si assestato in Piazza Affari i prezzi delle utilities a vantaggio delle banche.

Enel, ieri ai massimi dal 2008, cede lo 0,7%. Snam -0,8%. Hera -0,1%. Il consiglio di amministrazione ha autorizzato l’emissione di obbligazioni fino a 500 milioni di euro.

Avanza Intesa Sanpaolo (+0,6%). Azimut +1%. Di rilievo lo spunto di Anima +2,5%. Più di 30 senior manager della società, tra cui le figure di apice hanno recentemente acquistato complessivamente oltre 290.000 azioni sul mercato, per un controvalore di oltre 780.000 euro.

Prende il volo Telecom Italia (+4%) dopo aver toccato un rialzo massimo del 5,5%, ad un soffio da 0,5 euro. Secondo Bloomberg i due principali azionisti, il fondo Elliot e il gruppo media francese Vivendi, avrebbero trovato un accordo: basta guerra, uniamo le forze per una strategia comune.

Tra gli industriali StMicroelectronics +2%: Morgan Stanley avvia la copertura con il giudizio Overweight. Prysmian +1,72% ha firmato un contratto da 140 milioni di euro.

Eles, leader nella produzione di apparecchiature per il test e il controllo dell’affidabilità dei semiconduttori, attiva nei mercati aerospace & defence, automotive e consumer electronics, stamattina è sbarcata all’AIM Italia con un debutto record. Il titolo è in rialzo del 73%. Ha segnato un minimo provvisorio di 3,1405 euro e un massimo provvisorio di 3,5595 euro.

Leonardo +1,2%, ai massimi da gennaio 2018. La partecipata al 50%, ATR, ha ricevuto una commessa da 2 miliardi di dollari da Nordic Aviation Capital (Nac) ha firmato un accordo che prevede l’acquisizione di 35 velivoli Atr-600s, con un’opzione per altri 35 esemplari e un impegno di ulteriori 35, per un totale di 105 apparecchi. La firma è avvenuta a margine del Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Le Bourget.

Continua la marcia di Cnh Industrial (+0,5%): Deutsche Bank alza il giudizio a Hold, quello di prima era Sell.

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