Le Borse asiatiche hanno interrotto la corsa, scendendo dai massimi livelli registrati dal giugno 2008 raggiunti nei giorni scorsi. A pesare sulla regione il mercato giapponese, in calo a causa del rafforzamento dello yen sulle principali valute e da nuovi dati che indicano un rallentamento dell’attività di business globale.
L’indice Msci Asia Pacific calava dello 0,3% alle 11:37 a Tokyo, mentre il giapponese Topix scivolava dello 0,5% dopo aver realizzato la migliore performance mensile dal 1999. A pesare sui listini, si diceva, è stato il rafforzamento dello yen, salito dello 0,1% a 97.36 sul dollaro.
A preoccupare sono stati anche alcuni dati macroeconomici. L’indice manifatturiero australiano è calato ai minimi degli ultimo quattro anni, a causa del rafforzamento del dollaro australiano sulle principali valute internazionali., mentre il Purchasing Managers’ Index cinese si è espanso meno del previsto. Il settore privato statunitense non ha visto un significativo aumento dell’occupazione, dopo che l’attività manifatturiera è calata inaspettatamente ad aprile. I mercati cinesi, di Hong Kong, India, Corea del Sud, Taiwan, Singapore, Malaysia, Thailandia, Vietnam e Filippine erano chiusi per vacanza.
http://www.bloomberg.com/news/2013-05-01/asian-stocks-fall-as-yen-gains-amid-growth-concerns-oil-drops.html
