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Borsa 27 dicembre chiusura: piazze azionarie già in vacanza ma energetici a due velocità a Piazza Affari

Tutti i listini azionari in Europa e in America danzano attorno alla parità ma a Milano svettano Saipem ed Eni (oltre a Mps) mentre soffrono le utilities a trazione elettrica

Borsa 27 dicembre chiusura: piazze azionarie già in vacanza ma energetici a due velocità a Piazza Affari

Le borse europee chiudono in lieve rialzo oggi, alla ripresa dopo la pausa natalizia e si allineano all’andamento di Wall Street, poco mossa nella mattina americana (DJ +0,15%, Nasdaq +0,01%, S&P500 +0,03%). Il tradizionale rally di Santa Claus (da cinque settimane prima di capodanno, a due settimane dopo) non sembra esausto, dopo che i listini che nel 2023 hanno raggiunto livelli record, mentre l’obbligazionario resta sugli scudi nella convinzione che la Fed guiderà le banche centrali l’anno prossimo in una politica di abbassamento dei tassi d’interesse. Il rendimento del Btp decennale oggi è sceso sotto il 3,5%.

La prospettiva di una politica monetaria più accomodante negli Usa, continua a pesare invece sul dollaro. L’euro cambia al momento in area 1,11.

Sul fronte energetico frena il petrolio, dopo i progressi di ieri dovuti ai timori di escalation nel Mar Rosso. Al momento comunque alcuni dei maggiori trasportatori hanno ripreso il passaggio attraverso la rotta commerciale nonostante i continui attacchi e le crescenti tensioni in Medio Oriente. Il Brent cede lo 0,5%, in area 80,5 dollari al barile. 

Si rafforza invece il gas, che si porta poco lontano da 36 euro al MWH.

Europa poco mossa, in linea con Wall Street

Piazza Affari sale dello 0,23% (30.412 punti base), sostenuta da Saipem +2,83% e frenata dalle utility. Dopo il superamento dei 30 mila punti il listino milanese fatica un po’ a mettere nel mirino quota 31mila, ma c’è da considerare che la piazza meneghina è una delle migliori del mondo nel 2023 con un guadagno del 28% circa.  

Nel resto d’Europa Francoforte segna oggi +0,2%, Parigi +0,074%, Amsterdam +0,18%, Madrid +0,09%, Londra +0,36%.

Il NYT fa causa a Open Ai e Microsoft 

Nella sonnacchiosa atmosfera semifestiva irrompe sulla scena la notizia che il New York Times ha fatto causa per violazione del copyright a OpenAI, società che ha creato e gestisce ChatGpt, e Microsoft (-1,22%). L’accusa è di aver usato migliaia di articoli per addestrare software che ora competono con il gruppo editoriale, per danni incalcolabili. La lite giudiziaria potrebbe avere conseguenze importanti su un ambito, quello dell’intelligenza artificiale, che ha alimentato molti guadagni azionari nel 2023.

In Piazza Affari svetta Trevi

Tra i migliori titoli dell’intera borsa milanese oggi c’è Trevi +18,07%, premiata dagli acquisti dopo la presentazione del piano industriale la cui durata è stata estesa di un anno al 2027 e che ha confermato gli obiettivi di medio e lungo periodo. Sempre fuori dal paniere principale si apprezza Fincantieri +1,85%, che ha reso noto di aver chiuso l’acquisizione di Remazel Engineering annunciata lo scorso 1 dicembre. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro il primo trimestre del 2024 e servirà a rafforzare i  i settori della subacquea e dell’energia marina.

Sul Ftse MiB sono in evidenza i titoli petroliferi, Saipem, Eni +0,97%.

Tra le banche, generalmente poco mosse, si apprezza Banca Mps +1,56%. In ambito finanziario bene anche Finecobank +1,08%. Sono in evidenza titoli industriali come Iveco +0,98% e Leonardo +0,85%. I ribassi riguardano soprattutto le utility: Hera -0,93%, Terna -0,58%, A2a -0,48%, Italgas -0,48%, Snam -0,41%.

Tutti pazzi per i titoli di Stato; scende il tasso del BTp nel Giorgetti day

I titoli di Stato restano sugli scudi e il tasso del Btp decennale chiude al 3,49% e il Bund di pari durata è all’1,9%, per uno spread di 159 punti base.

Quest’andamento è una boccata d’ossigeno per il ciclopico debito italiano che, come ha sottolineato oggi il ministro all’economia Giancarlo Giorgetti, è il vero problema del Belpease, mentre non lo sono il patto di stabilità e il Mes.

In attesa che venga approvato anche il decreto Milleproroghe Giorgetti, parlando alla commissione bilancio della camera, ha definito il superbonus un elemento radioattivo per i conti pubblici, ”una centrale nucleare che ancora non riusciamo a gestire”.

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