Condividi

Borsa 19 aprile: Israele e Fed affossano l’Asia. Balzo del petrolio. Listini europei aprono in calo

Il contrattacco israeliano sull’Iran appesantisce le borse asiatiche e spinge quelle europee al ribasso. Il petrolio scatta oltre i 90 dollari ma poi retrocede. A Piazza Affari occhi su Tim e Unicredit

Borsa 19 aprile: Israele e Fed affossano l’Asia. Balzo del petrolio. Listini europei aprono in calo

Nella notte Israele ha contattaccato prendendo di mira siti in Iran, Iraq e Siria in risposta al lancio dei 300 missili iraniani lo scorso weekend. Le borse asiatiche hanno risposto alla notizia con un calo pronunciato, mentre già Wall Strett aveva già chiuso in calo su commenti della Fed. Il petrolio reagisce con un balzo del 3% per poi arretrare. I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee iniziano l’ultima seduta della settimana in forte ribasso. Il future sull’Eurostoxx50 scende dell’1,06%. Oggi è giornata di scadenze tecniche: arrivano a termine i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici datati aprile 2024.

Il contrattattacco di Israele alle 4.30 della mattina europea

Israele ha sferrato un attacco militare contro l’Iran alle prime luci dell’alba, intorno alle 4:30 della mattina, nel giorno dell’85esimo compleanno dell’Ayatollah Khamenei. Almeno tre diverse esplosioni sono avvenute nei pressi nella base militare di Isfahan, nel Sud del Paese. Teheran, che ha subito disposto l’allarme aereo e le massime misure di sicurezza su tutto il territorio e i cieli nazionali, ha reso noto che le difese aeree iraniane hanno abbattuto tre droni lanciati da Israele, ha riferito che «non risultano vittime né danni particolari» e ha assicurato che tutti i siti nucleari risultano al sicuro. Lo ha confermato anche l’Agenzia internazionale per l’energia atomica Aiea.

Wall Street chiude in calo su commenti Fed. Tesla lascia sul parterre il 3,55%

Già Wall Street, prima dell’attacco bellico, aveva chiuso in rosso la sessione di giovedì appesantita dai commenti dei membri del board della Federal Reserve in ottica di tassi alti per un periodo più lungo che hanno intaccato il sentiment dei mercati. Il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha invitato alla pazienza nelle riduzioni dei tassi, affermando che la prima mossa potrebbe non avvenire fino al 2025. I principali indici azionari statunitensi hanno terminato la giornata con variazioni frazionali. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,06% a 37.775 punti, mentre l’S&P500 ha subito un calo dello 0,22% a 5.011 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-0,52% a 15.602 punti). Giornata decisamente negativa per Tesla (-3,55% a 149,93 dollari). Deutsche Bank ha tagliato a 123 dollari il target price sul gruppo automobilistico, sull’ipotesi di un ritardo nel lancio del Model2; gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio. Forti ribassi anche su Microsoft, che ha archiviato la seduta a -1,82% e Amazon, che soffre un calo dell’1,14%. Netflix, il colosso statunitense dello streaming, ha battuto le attese con 9,3 milioni di nuovi abbonati I nuovi abbonati tra gennaio e marzo sono stati quasi il doppio dei 4,84 milioni previsti. Salgono anche fatturato e profitti. Dal 2025 però niente più numeri sugli utenti.

Borse asiatiche in calo. Cina obbliga Apple a rimuovere Whatsapp

Pesante sell-off sui mercati azionari asiatici, dopo che le notizie sugli attacchi israeliani contro l’Iran. Sul fronte macroeconomico il Giappone ha pubblicato i dati sull’inflazione di marzo, con un tasso annuale pari al 2,7%, in calo rispetto al 2,8% registrato a febbraio. Il tasso di inflazione core si è attestato al 2,6%. Si muove in ribasso Tokyo, con il Nikkei 225 che lascia sul parterre il 2,66%; sulla stessa linea, Shenzhen perde l’1,17% e Shanghai è in rosso dello -0,38%. In netto peggioramento Hong Kong (-1,44%); come pure, pessimo il mercato di Seul (-1,67%). In calo Mumbai (-0,44%); sulla stessa tendenza, in ribasso Sydney (-1,09%).

Apple ha rimosso le applicazioni WhatsApp e Threads di Meta dal suo app store cinese seguendo le istruzioni impartite da Pechino. Venerdì Apple ha dichiarato che l’autorità garante della rete e dei dati ha “ordinato” di rimuovere le due app a causa di «problemi di sicurezza nazionale», secondo un portavoce del gruppo statunitense. “Siamo obbligati a seguire le leggi dei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d’accordo”, ha precisato Apple. In precedenza gli utenti cinesi potevano accedere ad alcune piattaforme di social media occidentali bloccate scaricando le app e utilizzando una rete privata virtuale per utilizzarle. La rimozione da parte di Apple rende inutilizzabile questa possibilità.

Il petrolio scatta al rialzo, poi retrocede

Il prezzo del petrolio, che dopo la notizia dell’attacco aveva reagito connrialzo attorno al 3% sopra i 90 dollari, sono poi arretarti. I futures sul Brent scambiano in rialzo dell’1’85% a 88,70 dollari al barile. I futures sul WTI sono arrivati a 86 dollari, prima di ripiegare e scambiare in rialzo del 2% a 84,40 dollari al barile. L’Iran è il terzo produttore di petrolio dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC).

L’oro è salito fino all’1,7% a 2.417,59 dollari, portandosi appena sotto il massimo storico della scorsa settimana a 2.431,29 dollari, prima di perdere terreno e assestarsi appena sotto quota 2.400 dollari. Il dollaro, dopo l’attacco di Israele all’Iran, si rafforza: il cambio euro/dollaro vale 1,063 (-0,39%)

Borse europee in calo. Occhi a Tim e Unicredit

Le borse europee aprono in calo sulla scia dei timori di un esacerbamento delle tensioni in Medio Oriente. Il future sull’Eurostoxx50 scende dell’1,06%. Oggi è giornata di scadenze tecniche: arrivano a termine i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici datati aprile 2024. Ecco che cosa seguire oggi.

Unicredit lancia un’emissione con taglio minimo 10.000 euro che offre il 9,4% i primi due anni. L’obbligazione, che dura 13 anni, dal terzo in poi ha una cedola lorda variabile pari al tasso Euribor 3 mesi, fino a un massimo del 9,4%.

L’assemblea degli azionisti di Prysmian ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023 – chiuso con un utile netto civilistico di 264,27 milioni di euro – e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,7 euro per azione per un ammontare complessivo di circa 191 milioni di euro; Con l’assemblea di ieri la società dei cavi della Bicocca ha salutato l’amministratore delegato Valerio Battista, alla guida della società da oltre 22 anni, e il presidente Claudio De Cont, al vertice da due mandati.

Tim ha lanciato un’offerta di scambio su una serie di bond dal valore complessivo di 12 miliardi di euro in vista del closing dell’operazione Netco con Kkr. L’offerta riguarda obbligazioni con scadenze a partire dal 2026 e al lancio è stato fissato a 5 miliardi di euro l’ammontare di bond Tim che potranno essere scambiati. Si tratta di debito che, al completamento della vendita della rete al fondo americano, verrà trasferito alla nuova società. Di fatto, chi aderirà alla proposta, diventerà creditore della nuova società della rete, che sarà controllata dal veicolo Optics Bidco. L’operazione, nel gergo, è chiamata liability managent exercise.

Bialetti Industrie, società quotata su Euronext Milan e specializzata nella produzione di caffettiere, piccoli elettrodomestici e strumenti di cottura, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 141,2 milioni di euro, in incremento del 6,1% rispetto al 2022. Il risultato netto è negativo per 2,2 milioni di euro (confrontato con un risultato negativo di 4 milioni nel 2022). Su tale risultato pesa principalmente l’incremento degli oneri finanziari pari a 19,7 milioni di euro (16,7 nel 2022) generato dall’incremento dei tassi di interesse, effetto parzialmente compensato dall’utile/(perdita) da attività operativa cessata al netto degli effetti fiscali pari a 3,1 milioni (1,8 milioni nel 2022) correlati alla Dismissione del Ramo Cookware.

EssilorLuxottica , la multinazionale italo-francese, ha chiuso il primo trimestre con ricavi in aumento del 5,5%, aiutati da una solida crescita in Europa nonostante la debole performance del Nord America. I ricavi del gruppo, che produce tra gli altri gli occhiali Ray-Ban, si sono attestati a 6,34 miliardi di euro nel periodo gennaio-marzo, leggermente al di sotto del consensus di Visible Alpha di 6,42 miliardi di euro. Le vendite in Nord America, il principale mercato del gruppo, sono aumentate dell’1,7% a tassi di cambio costanti, colpite da una debole performance della categoria degli occhiali da sole.

MavenDanc ha comunicato di aver assunto la decisione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria finalizzata ad acquisire la totalità delle azioni in circolazione di Medica – gruppo integrato del biomedicale e del MedTech quotato all’Euronext Growth Milan – pari a 847.650 azioni, rappresentanti il 20,07% del capitale. L’offerente pagherà un corrispettivo pari a 27 euro per ciascuna azione portata in adesione all’offerta. Il corrispettivo incorpora un premio del 39,2% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni del 18 aprile 2024 (19,4 euro). Il controvalore complessivo dell’offerta è pari a circa 22,89 milioni di euro.

Bper Banca. Oggi in agenda Assemblea ordinaria e straordinaria. E’ atteso un cambio al vertice per convergere verso la nascita del terzo polo. L’istituto modenese partecipato al 19,9% da Unipol nominerà il nuovo consiglio di amministrazione, una svolta che chiude il mandato di Piero Montani e apre quello del successore Gianni Franco Papa. Fonti finanziarie si aspettano un plebiscito di voti a sostegno del nuovo vertice che, oltre al banchiere ex Unicredit candidato da Unipol, vedrà alla presidenza Antonello Cabras, ex numero uno della Fondazione Sardegna (secondo socio di Bper al 10%) oltre a Fabio Cerchiai e Matteo Cordero di Montezemolo come consiglieri.

Armani “non esclude” fusione o ipo nel piano di successione . In un’intervista a Bloomberg il patron della maison ha detto che “L’indipendenza è uno dei valori fondanti di tutto ciò che ho creato e sicuramente quello che ho custodito con più tenacia, fino all’ostinazione. Penso che l’indipendenza dai grandi gruppi possa essere ancora un valore trainante per il gruppo Armani in futuro, ma non mi sento di escludere nulla. Ciò che da sempre caratterizza il successo del mio lavoro è la capacità di adattarsi ai tempi che cambiano”.

Spread. Lo spread sale a 143 dai 140 punti base di ieri, con rendimenti che sono al 3,87% per il Btp decennale e al 2,43% per il Bund di pari durata.

Stasera atteso rating sull’Italia

L’Italia da stasera sarà sotto la lente delle agenzia di rating. La prima sarà Standard & Poor’s, stasera, poi seguiranno Fitch, il 3 maggio, e Moody’s, il 31 maggio. Per il nostro Paese la situazione generale non appare critica: secondo il Fmi l’economia italiana crescerà dello 0,7% nel 2024 e nel 2025 (una stima confermata per l’anno in corso, mentre quella per il 2025 è stata ridotta dall’1,1% precedente), mentre il Governo la scorsa settimana ha messo in preventivo una crescita dell’1% quest’anno e dell’1,2% il prossimo. Ieri il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta ha detto che “Tenendo conto degli shock, l’andamento economico dell’Italia è stato soddisfacente”.



Commenta