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Bonus trasporti: fino a 60 euro richiesti più volte fino al 31 Dicembre 2022. Come funziona e a chi spetta

Chi ha già chiesto il voucher a settembre può fare domanda anche a ottobre e così via fino a dicembre – Ecco come funziona il bonus trasporti e come richiederlo

Bonus trasporti: fino a 60 euro richiesti più volte fino al 31 Dicembre 2022. Come funziona e a chi spetta

Buone notizie per il bonus trasporti 2022, che a un mese dal lancio ha già superato il milione di voucher emessi. A differenza del bonus 200 euro, esteso anche alle partite Iva, il bonus trasporti non è una tantum. Può essere richiesto ogni mese fino al 31 dicembre 2022, a fronte dell’acquisto di un abbonamento al TPL, qualora ci siano ancora i fondi. La novità è emersa il 1° ottobre, quando il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, annunciando il successo dell’agevolazione, ha chiarito che il bonus può essere richiesto ogni mese (settembre, ottobre, novembre, dicembre) nell’importo massimo di 60 euro per ciascun mese e dietro stipula di un “abbonamento mensile, annuale o plurimensile”.

Ne consegue che chiunque abbia richiesto l’importo di 60 euro a fronte dell’acquisto di un abbonamento annuale, è svantaggiato rispetto a chi ha chiesto il bonus di 60 euro a settembre per l’abbonamento mensile ed altri 60 euro a ottobre per un altro abbonamento mensile, arrivando a cumulare un incentivo di 120 euro. E finché ci saranno i fondi potrà richiedere il bonus anche nei mesi di novembre e dicembre. Chi invece ha approfittato dello sconto per rinnovare l’abbonamento annuale non ha la possibilità di usufruire di ulteriori sconti.

Ma vediamo come funziona il bonus trasporti 2022, a chi spetta e come fare domanda.

Bonus trasporti: di cosa si tratta e come funziona

Si tratta di una agevolazione da 60 euro messa in campo dal governo Draghi, con il decreto Aiuti, per acquistare un abbonamento annuale o mensile al trasporto pubblico, locale, regionale, interregionale e ferroviario – quindi autobus, metro, tram e anche treni (inclusa l’Alta Velocità) – come aiuto economico per lavoratori e studenti ma anche per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici lasciando a casa l’auto.

Bonus trasporti 2022: a chi aspetta?

Può essere richiesto da lavoratori, studenti e pensionati che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.

I genitori possono fare domanda per i figli minorenni. Mentre i figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono richiederlo autonomamente.

Quali documenti servono per richiedere il bonus di 60 euro?

Il buono è nominativo quindi occorre inserire il codice fiscale del beneficiario e non è cedibile a terzi. Nel caso in cui il beneficiario sia minore, il richiedente, assieme al proprio codice fiscale, deve anche attestare che il minore sia fiscalmente a suo carico.

Poi bisogna indicare il gestore del servizio di trasporto presso il quale verrà acquistato l’abbonamento. Questa scelta sarà vincolante e l’incentivo deve essere utilizzato entro il mese di emissione (altrimenti il voucher viene annullato e il beneficiario non potrà presentare una nuova istanza nello stesso mese).

Come avere il Bonus trasporti 2022?

La domanda va presentata tramite la piattaforma web del Ministero del Lavoro. L’accesso all’area riservata avviene esclusivamente con SPID oppure con Carta di Identità Elettronica.

In sede di compilazione viene richiesta l’autocertificazione attraverso la spunta di un’apposita casella (non è necessario presentare l’Isee).

Al termine della procedura si ottiene un codice identificativo univoco e/o un QR code da presentare in biglietteria, oppure online se previsto dal gestore, al momento dell’acquisto.

Attenzione. Prima di richiederlo si può verificare se la propria azienda di trasporto pubblico è nell’elenco di gestori aderenti.

Come richiedere il Bonus trasporti per i figli?

Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma, è possibile richiedere un solo buono, per sé stesso o per un figlio minore fiscalmente a carico. Nel caso in cui si vogliano fare ulteriori richieste, allora bisogna procedere con un nuovo accesso.

I figli maggiorenni, anche se a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono.

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