Senza tregua. Con le emozioni delle notti europee ancora in circolo e a pochi giorni dalle sfide di ritorno, è di nuovo tempo di Serie A, ripartita ieri con le vittorie di Lazio e Cremonese su Spezia ed Empoli. Il 3-0 dei biancocelesti in Liguria vale la conferma del secondo posto, anzi è giusto sottolineare come Sarri abbia allungato su tutte le inseguitrici grazie ai gol di Immobile, Felipe Anderson e Marcos Antonio, avvicinando così ulteriormente una Champions che sembra sempre più vicina. Il risultato rende ancor più delicate le gare odierne, che vedranno in campo Milan, Napoli e Inter contro Bologna, Verona e Monza. Appuntamenti inevitabilmente condizionati dalle coppe, perché se è vero che nessuno, azzurri a parte, può permettersi di regalare punti, lo è anche che la prossima sarà una settimana da dentro o fuori, dunque decisiva.
Bologna – Milan (ore 15, DAZN)
A rischiare di più, almeno sulla carta, è il Milan di Pioli, impegnato nell’insidiosissima trasferta di Bologna. Le fatiche di Champions sono ancora da smaltire, ma è soprattutto la gara di ritorno a riempire la testa dei rossoneri, pronti a tutto pur di conquistare il pass per le semifinali. In mezzo c’è però il viaggio in Emilia, molto importante ai fini di una classifica tutt’altro che semplice: il Diavolo è quarto, ma con un solo punto di vantaggio sull’Inter. La Champions attuale inebria cuori e menti, la prossima però è decisiva per il portafoglio, ragion per cui sarebbe bene inanellare un filotto di vittorie anche in campionato, dove invece Pioli fa fatica. Lo scialbo pareggio con l’Empoli ha confermato come la squadra fatichi a sostenere il turnover, specialmente per alcuni elementi ritenuti imprescindibili, ma l’eccezionalità del momento induce il tecnico a ripetere l’esperimento anche a Bologna, addirittura aumentando il numero di giocatori coinvolti. Thiago Motta, sin qui autore di una grande stagione (non a caso fioccano indiscrezioni che lo vorrebbero nel mirino di grandi club, Inter su tutti), spera di approfittarne e regalare al popolo rossoblu un’altra tacca illustre dopo quelle di Inter e Atalanta.
Bologna – Milan, le formazioni: maxi-turnover per Pioli, che ne cambia addirittura 10!
Pioli ha preferito evitare la conferenza stampa della vigilia, anche perché lunedì ci sarà quella pre-Champions; dunque, non esiste una versione ufficiale su quanto accadrà oggi a livello di scelte. Le indiscrezioni però parlano di un vero e proprio maxi-turnover, con il solo Maignan confermato rispetto a mercoledì. Gli altri dieci invece verranno cambiati in blocco, nel tentativo di risparmiare (almeno per una parte della gara) i titolarissimi in vista del Maradona. Decisione indubbiamente rischiosa, ma il tecnico evidentemente ha fatto i suoi calcoli e ritiene di poter espugnare il Dall’Ara anche con un inedito 4-2-3-1 con Maignan in porta, Florenzi, Kalulu, Thiaw e Ballo-Touré in difesa, Vranckx e Pobega a centrocampo, Saelemaekers, De Ketelaere e Rebic sulla trequarti, Origi in attacco. Due cambi importanti pure per Thiago Motta, seppur forzati: Orsolini (squalificato) e Soriano (infortunio al ginocchio) non potranno essere della partita. Il tecnico rossoblu opterà così per un 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali, Posch, Soumaoro, Lucumì e Kyriakopoulos nel reparto arretrato, Schouten e Dominguez in mediana, Aebischer, Ferguson e Barrow alle spalle dell’unica punta Sansone.
Napoli – Verona (ore 18, DAZN)
Nessuna urgenza di punti invece per il Napoli, che però vuole arrivare alla partita di martedì con il morale a mille. La rimonta in Champions passa anche da una vittoria odierna sul Verona, anche il discorso è più che altro legato a una questione mentale: lo Scudetto, infatti, è saldissimo nelle mani di Spalletti. Il tecnico azzurro, proprio come Pioli, farà un grande turnover, lasciando a riposo quattro titolarissimi come Osimhen, Kvaratskhelia, Zielinski e Lobotka. Il Verona, rinfrancato dalla vittoria in extremis sul Sassuolo, si augura di trovare un Napoli “al risparmio”, ma solo il campo dirà se sarà davvero così: la voglia di arrivare allo Scudetto è tanta, anche se la testa è proiettata soprattutto alla Champions. C’è curiosità anche sul clima del Maradona, decisamente ostile nell’ultima contro il Milan: quella sera le cose non andarono male solo sul campo, ma anche sugli spalti, con la contestazione a De Laurentiis e il divieto assoluto di tifare. Spalletti ha già fatto sapere di aspettarsi tutt’altro per martedì e quella di oggi si può considerare come una sorta di prova generale.
Spalletti: “La sfida col Verona vale doppio! Osimhen sta bene, andrà in panchina”
“Il mio era un invito a restare uniti, compatti e guidati dall’amore per il Napoli, non entro nel merito dei contrasti che ci sono, ma è incomprensibile in questo momento privare questi ragazzi del supporto che ha bisogno dopo tutte le grandi partite che hanno fatto – ha puntualizzato Spalletti -. La partita contro il Verona è doppiamente importante perché se la vinciamo poi ce ne mancano solo tre per il titolo, ecco perché dobbiamo pensare solo a questo, non serve fare troppi ragionamenti perché siamo di fronte a uno dei punti più alti della storia di questo club. Osimhen? Sta bene, abbiamo fatto una riunione anche con lo staff medico stamattina e abbiamo deciso di convocarlo, sarà disponibile e in panchina: l’obiettivo è arrivare il meglio possibile a martedì”.
Napoli – Verona, le formazioni: Osimhen in panchina, così come Kvaratskhelia, Zielinski e Lobotka
La notizia più importante, dunque, è arrivata da Osimhen, allenatosi in gruppo e dunque nuovamente a disposizione. Chiaramente Spalletti non vuole correre rischi inutili in vista di martedì, quando la presenza del nigeriano sarà assolutamente fondamentale, ragion per cui non lo schiererà dall’inizio, a differenza di Kim e Anguissa, squalificati per il ritorno europeo. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Kim, Ostigard e Olivera in difesa, Anguissa, Gaetano ed Elmas a centrocampo, Politano, Raspadori e Zerbin in attacco, con Kvaratskhelia e Osimhen pronti a subentrare dalla panchina. Zaffaroni sa di trovarsi di fronte a un Everest, ma anche che l’occasione di incontrare un Napoli “distratto” esiste e va sfruttata: il suo 3-4-2-1, al netto delle assenze di Veloso, Magnani e Lazovic, sarà composto da Montipò tra i pali, Dawidowicz, Hien e Ceccherini nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Duda e Depaoli in mediana, Ngonge e Lasagna alle spalle dell’unica punta Djuric.
Inter – Monza (ore 20.45, DAZN e Sky)
A concludere il sabato di campionato sarà l’Inter, che dopo la grande notte di Lisbona deve ripetersi contro il Monza. La vittoria sul Benfica ha riportato il sorriso, ora però bisogna cominciare a correre anche in campionato, dove i 3 punti mancano addirittura dal 5 marzo. Da quel 2-0 sul Lecce, infatti, sono arrivate tre sconfitte (Spezia, Juventus e Fiorentina) e un pareggio (Salernitana), con conseguente discesa al quinto posto: urge rientrare al più presto nelle prime quattro e dunque battere il Monza di Berlusconi (pare che vedrà la partita dall’ospedale) e Galliani. A differenza di Milan e Napoli, poi, la Champions potrebbe incidere un po’ meno vista la netta vittoria di Lisbona, anche se i giochi non sono ancora completamente chiusi. La voglia di ritrovarsi anche in campionato deve fungere da stimolo, perché il quinto posto non è nemmeno contemplato dalle parti di viale Liberazione, tantomeno ora che hanno ripreso a circolare voci sulle difficoltà economiche degli Zhang (i creditori di Hong Kong avrebbero messo nel mirino gli asset italiani, dunque l’Inter, per recuperare 255 milioni di dollari).
Inter – Monza, le formazioni: riposano Acerbi e Darmian, in attacco spazio a Lukaku e Correa
Inzaghi, insomma, deve dare una risposta già da stasera, quando a San Siro arriverà un Monza agguerrito e deciso a dare battaglia in quello che si può considerare un piccolo derby, se non altro per i trascorsi di Berlusconi e Galliani. Il tecnico nerazzurro farà un po’ di turnover in vista del Benfica, affidandosi a un 3-5-2 con Onana in porta, D’Ambrosio, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Asllani e Gosens a centrocampo, Lukaku e Correa in attacco, con Calhanoglu (recuperato dall’infortunio) pronto a subentrare dalla panchina per fare il “tagliando” in vista di mercoledì. Palladino, già capace di fermare l’Inter all’andata, ci riproverà con un 3-4-2-1 con Di Gregorio tra i pali, Izzo, Pablo Marì e Caldirola nel reparto arretrato, Ciurria, Pessina, Rovella e Carlos Augusto in mediana, Sensi e Caprari alle spalle dell’unica punta Petagna.