Condividi

Blockchain e Gig Economy: se ne occupa anche il Cnel

Il Consiglio annuncia l’intenzione di costituire, in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre, un Osservatorio Italiano sulle politiche in materia di blockchain – Quanto alla Gig Economy, la Commissione Informazione e Lavoro si riunirà giovedì 21 giugno per avviare un’istruttoria e valutare le iniziative da assumere

Blockchain e Gig Economy: se ne occupa anche il Cnel

Creare un Osservatorio Italiano sulle politiche in materia di blockchain per promuovere i progetti relativi allo sviluppo di questa tecnologia in Italia e in Europa. Questo il progetto lanciato dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre. L’annuncio è arrivato martedì, dopo che nella sede di Villa Lubin, a Roma, si è tenuta l’assemblea del Cnel, nel corso della quale sono state costituite le 4 Commissioni previste: Informazione e lavoro (con poteri istruttori e deliberanti), Politiche economiche, Politiche sociali e sviluppo sostenibile, Politiche Ue e cooperazione internazionale (commissione istruttorie, I, II e III). È stato costituito anche l’Organismo nazionale di coordinamento per le Politiche di integrazione sociale degli stranieri (Onc), previsto dalla legge.

Nella nota diffusa dopo l’assemblea, il Cnel spiega che, in tema di Gig Economy, l’Assemblea ha avviato la discussione sui temi della tutela dei lavoratori connessi con le piattaforme. Il presidente del Consiglio, Tiziano Treu, ha convocato la Commissione Informazione e Lavoro (competente in materia) che si riunirà giovedì 21 giugno “con l’obiettivo di effettuare un’approfondita istruttoria e valutare eventuali iniziative da assumere”, si legge ancora nel comunicato.

Il presidente Treu ha indicato anche le linee di indirizzo per l’autoriforma del Cnel, che avrà inizio con l’aggiornamento e la revisione dei regolamenti. “Lo scopo è garantire una maggiore efficienza e rapidità nella stesura dei pareri e degli altri atti volti a una semplificazione delle procedure interne – conclude la nota – per la più ampia operatività delle organizzazioni presenti e non presenti nel Cnel, attraverso l’avvio di procedure di pubblica consultazione aperte a tutti. Sarà prevista una maggiore integrazione con i lavori del Comitato sociale UE, con le regioni italiane, con l’Upi e l’Anci”.

Infine, l’Assemblea ha ratificato il bilancio di previsione 2018, improntato alla razionalizzazione dei flussi di spesa.

Leggi anche: Rider da tutelare ma senza i pasticci dei call center – di Giuliano Cazzola

Commenta