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Biden e Xi Jinping, G20 di Bali: “No al nucleare in Ucraina”, ma su Taiwan la tensione resta alta

I due presidenti si sono incontrati a Bali alla vigilia del G20 – Xi favorevole a negoziati in Ucraina, ma su Taiwan avverte: “pace e indipendenza sono incompatibili”: Biden: “Dobbiamo evitare che la competizione sfoci in un conflitto”.

Biden e Xi Jinping, G20 di Bali: “No al nucleare in Ucraina”, ma su Taiwan la tensione resta alta

È durato oltre tre ore il faccia a faccia al G20 di Bali tra il presidente americano, Joe Biden, e il presidente cinese, Xi Jinping. È stato il primo incontro tra i due da quando sono alla guida di Stati Uniti e Cina, ma soprattutto il primo dall’esplosione della pandemia e della guerra in Ucraina. Entrambi i leader, che prima del colloquio si sono prodigati in sorrisi e strette di mano, si sono detti d’accordo sul “No al nucleare in Ucraina” e sul bisogno di instaurare una collaborazione per affrontare le numerose sfide che il mondo si trova davanti, dal cambiamento climatico alla riduzione del debito. Ma quando è emerso il nodo Taiwan la tensione è tornata sulla scena con il presidente cinese che ha parlato chiaramente di una “linea rossa da non superare. 

G20 Bali, Biden e Xi: Usa e Cina devono collaborare per il bene di tutti

“Come leader delle principali economie del mondo, dobbiamo gestire la competizione tra i nostri due Paesi”, ha affermato Joe Biden a Bali, sottolineando la necessità che le due Nazioni trovino il modo di lavorare insieme “per evitare che la rivalità tra le due potenze sfoci in conflitto”. Il numero uno della Casa Bianca si è detto pronto a “tenere aperte le linee di comunicazione” in modo che i due Paesi possano “lavorare insieme su questioni globali urgenti”.

Simili anche il tono e le parole utilizzate dal presidente cinese, Xi Jinping, secondo cui “Il mondo sta affrontando grandi cambiamenti mai visti prima ed è ad un crocevia. Il mondo si aspetta che Stati Uniti e Cina gestiscano correttamente le relazioni. Il nostro incontro ha attirato l’attenzione del mondo. Dobbiamo lavorare con tutti i Paesi per portare la pace nel mondo. Nel nostro incontro dobbiamo avere un sincero scambio di opinioni su questioni di importanza strategica. Non vedo l’ora di lavorare con lei”, ha detto il leader asiatico pochi minuti prima del faccia a faccia tenutosi alla vigilia del G20 che comincerà domani, 15 novembre. Xi ha inoltre sottolineato che Usa e Cina devono trovare la “giusta direzione” nei rapporti ed “elevarli”, assicurando di essere “pronto a uno scambio schietto e approfondito dei nostri punti di vista sui temi di importanza strategica”.

Biden e Xi sull’Ucraina: “No all’uso di armi nucleari”

Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, nel corso dell’incontro Xi e Biden si sono detti d’accordo sul fatto che in Ucraina non debbano essere utilizzate armi nucleari. La Cina è “estremamente preoccupata per l’attuale situazione in Ucraina”, ha detto Xi. Di fronte “a una crisi globale e composita come quella in Ucraina, è importante riflettere seriamente su quanto segue: primo, conflitti e guerre non producono vincitori; secondo, non c’è soluzione semplice a una questione complessa; e terzo, il confronto tra i principali Paesi deve essere evitato”. Per questo, “sosteniamo e attendiamo impazienti la ripresa dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina e auspichiamo anche che Usa, Nato e Ue dialoghino con la Russia”, ha concluso.

Nel frattempo, un alto funzionario cinese ha rivelato al Financial Times che, sull’invasione russa in Ucraina, Vladimir Putin “non disse la verità” al leader di Pechino. “Se ce lo avesse detto non ci saremmo trovato in una situazione così difficile. C’erano oltre 6 mila cittadini cinesi in Ucraina ed alcuni di loro morirono durante l’evacuazione, anche se non possiamo dirlo pubblicamente”. Lo stesso Putin aveva affermato il mese scorso di non aver detto al “caro amico” Xi dell’imminente attacco.

Xi su Taiwan: “Pace e indipendenza sono inconciliabili”

I toni, che erano sembrati molto distesi e cordiali sugli altri temi, sono cambiati nel momento in cui i due leader hanno parlato del nodo Taiwan, con gli Usa che hanno affermato la loro opposizione ad azioni “aggressive e coercitive” da parte di Pechino, constatando che “La politica Usa dell’unica Cina non è cambiata”. Washington ha anche chiesto al presidente cinese Xi Jinping di incoraggiare la Corea del Nord ad agire “in modo responsabile” e si è detto “preoccupato” per le pratiche di Pechino in Tibet, Hong Kong e Xinjiang e, in generale, i “diritti umani”, riferisce la Casa Bianca. “Non vedo un’intenzione imminente della Cina di invadere Taiwan”, ha aggiunto il presidente americano Joe Biden.  

Xi ha detto “di sperare di vedere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan, ma attraverso lo Stretto la pace e la stabilità e l’indipendenza di Taiwan sono inconciliabili come l’acqua e il fuoco”. Taipei, secondo la diplomazia di Pechino, è “una questione interna cinese. È aspirazione comune di popolo e nazione cinesi realizzare la riunificazione e la tutela dell’integrità territoriale”. La questione “è al centro degli interessi fondamentali della Cina” e costituisce “il fondamento politico delle relazioni Cina-Usa”: è “la prima linea che non deve essere superata“.

Usa e Cina insieme contro il cambiamento climatico

Secondo quanto riferisce il New York Times, Biden e Xi hanno concordato di riavviare i colloqui come parte dei negoziati internazionali sul clima. Secondo il quotidiano statunitense, si tratta di una svolta negli sforzi per evitare la catastrofe del surriscaldamento globale, dopo che Pechino aveva congelato la cooperazione con gli Usa a seguito della visita della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi a Taiwan.

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