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Biden canta vittoria e la Fed prepara nuove mosse: Borse in rally

Biden è in vantaggio e Trump minaccia ricorsi legali, che però non preoccupano le Borse, convinte che nella politica americana poco cambierà – Nasdaq al top – In sei sedute Piazza Affari ha guadagnato l’11%

Biden canta vittoria e la Fed prepara nuove mosse: Borse in rally

“Non ho alcun dubbio che sarò il nuovo presidente degli Stati Uniti”. Joe Biden rompe gli indugi, forte delle vittorie in Michigan e in Wisconsin, che hanno portato il candidato democratico a 253 grandi elettori certi. Gliene bastano 17 per tagliare il traguardo. E sleepy Joe, come l’ha definito il rivale Trump, sembra poter dormire sonno tranquilli. Biden è avanti in Nevada (6 super delegati), Arizona (11), ed è vicino alla rimonta su Trump in Pennsylvania (20) e in Georgia (16). Il North Carolina (15) è l’unico stato in bilico dove Trump sembra poter vincere, ma non gli basterà. Il presidente uscente al momento conta su 214 super delegati. E intanto, asserragliato alla Casa Bianca, sta annunciando ricorsi e chiedendo riconteggi. Insomma, è dubbio che Trump possa fare gli auguri al neopresidente come prevede l’etichetta e la tradizione. I mercati non se ne preoccupano, anche se il rally, com’era prevedibile, rallenta in vista del fine settimana, più che mai gradito.

SHANGHAI +3,4% IN SETTIMANA. TOKYO AI MASSIMI DA 30 ANNI

Il rally delle borse perde solo leggermente forza stamattina in Asia. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo dello 0,7%, ma la settimana sta per chiudersi con un rialzo del 3,4%. L’Hang Seng di Hong Kong e il Kospi di Seul sono sulla parità, mentre il Nikkei di Tokyo sale ancora: +1%. La Borsa del Giappone è in prossimità dei massimi degli ultimi trent’anni.

Lo yuan cede lo 0,5%, a 6,6319 sul dollaro. A ottobre l’export cinese è salito del 9,3%, l’import del 13,2%.

NASDAQ ANCORA AL TOP, MA UBER PERDE COLPI

I future anticipano un’altra apertura in rialzo di Wall Street. Il movimento di ieri è stato largo e molto meno selettivo rispetto a quelli di martedì e mercoledì. Sono saliti anche i settori trascurati, come le banche. Il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2,6% e l’S&P500 dell’1,9%: entrambi gli indici, con questi guadagni, metterebbero a segno la miglior settimana da aprile. Ma c’è la possibilità di andare oltre, in quanto il future del Nasdaq sale dell’1,5%.

Avanzano i listini principali: Dow Jones e S&P +1,95%, Nasdaq +2,59%. Nel dopo borsa, i conti non del tutto convincenti di Uber non hanno intaccato il buon umore. Meglio delle attese invece la trimestrale di Square, la società dell’app che permette di trasformare il telefono in uno strumento di pagamento.

Le complicazioni nel conteggio delle schede elettorali per la nomina del nuovo presidente degli Stati Uniti non disturbano i mercati azionari, ma penalizzano invece la valuta. Il dollar index, un indice che incrocia il dollaro con altri sei monete, ha perso ieri lo 0,9%, la peggior seduta da maggio.

POWELL (FED): “POTREMMO ESSERE PIÙ ACCOMODANTI”

All’indebolimento della valuta ha dato una mano anche la Federal Reserve. Ieri, nel corso della conferenza stampa post comunicato sulla politica monetaria e sui tassi, il governatore Jerome Powell ha parlato con grande preoccupazione della minaccia della pandemia e ha anticipato la possibilità di una rimodulazione del piano degli acquisti di bond: se ce ne fosse bisogno, “potremmo aggiustare i parametri, in modo da essere ancora più accomodanti”.

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni, salito a 0,90% sulle aspettative di una vittoria schiacciante dei Democratici, è tornato giù sui livelli pre-elezioni, allo 0,76%.

Petrolio Brent in calo del 2,5%, a 39,8 dollari il barile: su questi livelli di prezzo, la settimana si chiuderebbe con un rialzo del 5%.

PIAZZA AFFARI +11% IN SEI SEDUTE

E cinque. Al termine della quinta seduta consecutiva con il segno più, Piazza Affari registra un rialzo a doppia cifra in meno di una settimana, in linea con gli altri listini del Vecchio Continente. Per giunta, quasi all’improvviso si sono moltiplicati i segnali che promettono di sostenere il rally. Parlamento e Consiglio hanno trovato ieri un’intesa sul meccanismo con cui legare l’esborso dei fondi europei al rispetto dello stato di diritto. Superato un ostacolo cruciale in vista dell’approvazione del bilancio comunitario per il 2021-2027, a cui è associato il Fondo per la Ripresa da 750 miliardi di euro. Il cross euro /dollaro è in rialzo a 1,182 (+0,8%).

PURE WEIDMANN PROMUOVE CON CAUTELA LA LINEA ESPANSIVA

In questa cornice, perfino il presidente della Bundesbank Jens Weidmann si spinge ad appoggiare le misure della Bce per fronteggiare la pandemia, pur invitando i governi a non aspettarsi che questa “generosità” duri per sempre. “È importante che la politica monetaria rimanga espansiva – ha detto – poiché la crisi economica sta pesando sulle prospettive di inflazione e la mancanza di liquidità nel sistema finanziario potrebbe aggravare pericolosamente la crisi”, ha detto durante un evento online a Londra. Ma guai ad abituarsi a costi di finanziamento così bassi. “Cosa può succedere se le condizioni cambiano?”.

MIGLIORANO LE PREVISIONI PER L’ITALIA: -9,9% A FINE 2020

Intanto Bruxelles ha migliorato la previsione sul Pil dell’Italia nel 2020, a -9,9% dal precedente -11,2%. Quella per il 2021 scende invece a +4,1% da +6,1%. Per la zona euro, la previsione per il 2020 viene portata a -7,8% da -8,7% e quella per il 2021 a +4,2% da +6,1%.

Milano saluta il nuovo lockdown con un balzo dell‘1,93%, a 19.731 punti: erano 17.872 alla chiusura del giovedì della scorsa settimana

BANCHE UE: SALE SOCGEN, IN PROFONDO ROSSO ING E COMMERZBANK

In rally anche gli altri listini: a Francoforte (+2%) corre Prosiebensat (+9,7%), l’emittente tv partecipata da Mediaset. Commerzbank cede il 6,4% dopo una perdita trimestrale, mentre continua la riorganizzazione interna. Ancora in sofferenza l’olandese Ing (-6,7%). Parigi +1,25%: in evidenza Société Générale (+3,5%).

Madrid +2,1%. Londra solo +0,33% dopo l’intervento della Boe.

BTP, NUOVO RECORD: 0,61%, SPREAD A 125 PUNTI

Nuova chiusura positiva per i Btp. il tasso del decennale di riferimento ha toccato il minimo di seduta a 0,61%, a un soffio dal un nuovo minimo storico, mentre lo spread su Bund è sceso fino a 125 punti base.

A offrire sostegno alla carta italiana contribuisce l’appuntamento di oggi con il buyback del Tesoro: Via XX Settembre riacquisterà cinque titoli tra cui un Btpei (settembre 2021), tre Btp con scadenze nel 2021 e nel 2022 e un Btp Italia con scadenza nel 2023.

OGGI LE CEDOLE DEL NUOVO BTP FUTURA

Sempre oggi verranno comunicate le tre cedole minime garantite per il nuovo Btp Futura a otto anni che verrà lanciato da lunedì a venerdì prossimo.

Oltre alle notizie in arrivo dagli Usa, a sostenere la carica del Toro hanno contribuito alcune eccellenti trimestrali.

L’ACCONTO DIVIDENDO LANCIA TENARIS (+13,2%)

Scatto di Tenaris, in progressione del 13,2% dopo i risultati del terzo trimestre decisamente superiori alle attese e l’annuncio a sorpresa dell’acconto sul dividendo.

SORPRENDE CNH, L’IPHONE SPINGE STM

Effetto risultati anche su Cnh (+5%), che ha battuto le stime sugli utili nel terzo trimestre e migliorato la guidance sul calo delle vendite nel 2020.

Stm balza del 3% anche in scia alle stime di Qualcomm che prevede un primo trimestre fiscale forte sul fronte dei ricavi, a seguito dell’incremento delle vendite di chip per i modelli di iPhone 5G di Apple.

ENEL SEMPRE PIÙ VERDE: NUOVI 4.100 MEGAWATT DI RINNOVABILI

Enel (+3,30%) ha confermato gli obiettivi per l’esercizio, dopo che l’Ebitda dei primi nove mesi è risultato in linea con le stime, accelerando i piani per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. L’Ebitda ordinario del periodo è sceso dello 0,9% a 13,1 miliardi di euro, con la crescita delle attività nel settore delle energie rinnovabili e delle reti europee che ha compensato quasi completamente l’impatto della pandemia e degli effetti del cambio in America Latina. Il colosso delle utility ha dichiarato di aver commissionato 900 megawatt di nuova energia rinnovabile nel terzo trimestre e di aver installato 4.100 MW di nuova capacità rinnovabile negli ultimi 12 mesi. La produzione di energia da carbone è scesa del 71% nei primi nove mesi con la produzione a zero emissioni è salita al 65%. Il gruppo, che prevede per quest’anno un Ebitda ordinario di circa 18 miliardi di euro, ha dichiarato che pagherà un acconto di dividendo di 0,175 euro per azione, in crescita del 9,4% rispetto allo scorso anno.

STABILE SNAM IN ATTESA DELL’IDROGENO

Stabile Snam (-0,3%), con un utile netto a 973 milioni nei nove mesi (+0,7%), con il fatturato salito a 2,03 miliardi (+3,9). Un risultato arrivato grazie a una maggiore remunerazione degli investimenti sulla rete e al fatto che la società ha avviato una serie di attività che vanno al di là del suo business tradizionale nella produzione di biometano, nell’efficienza energetica e con le attività all’estero (dalla Grecia alla Francia fino agli Emirati). Snam conferma anche gli impegni nella tecnologia dell’idrogeno.

RIPARTE ATLANTIA, 8,5 MILIARDI DI ORDINI PER LEONARDO

Sugli scudi anche Atlantia, in crescita del 3,2% nonostante gli ultimi dati sul traffico autostradale con una flessione su base annua del traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia pari al 27% nella settimana che si è chiusa il primo novembre e in quella francese del 26,9% nel periodo.

Leonardo (+1,70%) ha chiuso i primi 9 mesi del 2020 in linea con lo stesso periodo del 2019. I nuovi ordini hanno raggiunto gli 8,5 miliardi di euro, mentre i ricavi ammontano a 9 miliardi.

STABILE UNICREDIT, ANCORA IN RALLY INTESA

Tra i bancari, debole Unicredit (-0,13%) dopo i risultati del trimestre “migliori delle attese grazie a trading e costo del credito”, sottolinea il broker Equita.

Bpm +0,24%. L’aumento dei ricavi e la riduzione dei costi hanno consentito di registrare un risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte di 239 milioni di euro rispetto ai 106 milioni del secondo trimestre, nonostante le maggiori svalutazioni sui crediti.

Monte Paschi arretra dello 0,3% poco dopo l’annuncio del trimestre che vede un rosso a 451 milioni.

Intesa Sanpaolo (+2,4%) ha proseguito invece la corsa della vigilia.

BIDEN SPINGE FALCK RENEWABLES

Fuori dal paniere principale balza di oltre il 6% Falck Renewables, che si avvantaggia degli effetti positivi sul settore delle rinnovabili nel caso di vittoria di Biden.

Il ministero dello Sviluppo economico ha preparato un dispositivo che anticipa in parte il riordino complessivo del settore delle comunicazioni: sarà compito dell’Autorità di Garanzia valutare se le acquisizioni possano compromettere il pluralismo dell’informazione. Quindi, se Vivendi vorrà assumere il controllo delle tv berlusconiane dovrà chiedere l’autorizzazione all’Agcom che, entro sei mesi, verificherà “la sussistenza di effetti distorsivi o di posizioni lesive del pluralismo” in termini di “ricavi, barriere all’ingresso nonché del livello di concorrenza nei mercati coinvolti”. Sarà così colmato il vuoto legislativo determinato dalla sentenza della Corte Ue che ha bocciato la legge Gasparri.

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