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Bernabè: “Telecom Italia ha bisogno di un progetto industriale prima che di un nuovo socio”

Il presidente di Telecom Italia, intervenendo a margine del workshop Ambrosetti di Villa d’Este a Cernobbio, precisa che il suo gruppo ha bisogno prima di tutto di un progetto industriale e solo dopo di un nuovo socio – Poi invita a non avere paura di investitori esteri, ricordando il caso di successo di General Electrics in Nuovo Pignone.

Bernabè: “Telecom Italia ha bisogno di un progetto industriale prima che di un nuovo socio”

Sicuramente non un partner finanziario (“abbiamo già dato”), forse un partner industriale, ma “prima di tutto un progetto industriale”. Di questo ha bisogno adesso Telecom Italia secondo il suo presidente, Franco Bernabè, presente all’appuntamento di Villa d’Este a Cernobbio per il workshop Ambrosetti.

“L’idea della necessità di un azionista industriale ha fatto il suo tempo: non serve tanto un azionista industriale, quanto un progetto in cui Telecom abbia pari dignità”.

“Soprattutto – ha aggiunto il manager della prima azienda di tlc italiana – non bisogna avere paura degli investitori stranieri: l’esempio di Nuovo Pignone, venduto dall’ Eni nei primi anni ’90 a General Electrics che l’ha pienamente rilanciato con grande soddisfazione del lavoro e delle competenze italiane. Quello è un esempio virtuoso e un caso di successo di questo tipo di operazioni”.

E così, mentre Sawiris è ancora alla finestra e in Telco si spinge per stanare Telefonica, Bernabè ha anche spiegato che “la vicenda Telecom non è di competenza del governo perché la politica ha già fatto le sue scelte vent’anni fa optando per la privatizzazione dell’azienda, che adesso sta sul mercato e quindi un’eventuale crisi di governo non avrebbe alcuna influenza sulle prossime mosse”.

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