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Berlusconi: oggi in campo il Pdl, ma senza i ministril

La tensione tra il Pdl e il suo leader da una parte e il Governo e il Quirinale dall’altra resta altissima – Oggi manifestazione pro-Berlusconi a Roma ma i ministri del Pdl non ci saranno e tra i fedelissimi del leader molti arricciano il naso – Pd pronto a tutto

Berlusconi: oggi in campo il Pdl, ma senza i ministril

Il Pdl manifesta a Roma, ma senza i ministri. Sotto la regia di Denis Verdini e Daniela Santanchè, il Popolo della libertà si è dato appuntamento alle 18 in via del Plebiscito, davanti all’abitazione romana di Silvio Berlusconi. L’obiettivo è chiedere a gran voce che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, conceda la grazia al Cavaliere, condannato giovedì in via definitiva per frode fiscale. La stessa richiesta sarà avanzata in modo ufficiale da Brunetta e Schifani, che domani dovrebbero essere ricevuti al Quirinale, dove oggi il Capo dello Stato rientrerà dopo le ferie in Alto Adige. I due capigruppo porteranno in dote la minaccia di dimissioni da parte di tutti i parlamentari pidiellini. 

Intanto, per la manifestazione di questa sera è previsto “l’arrivo a Roma di 500 pullman – si legge in una nota del Pdl -, perché migliaia e migliaia sono le richieste di adesione di cittadini elettori e militanti che chiedono di poter esprimere la loro solidarietà al presidente Silvio Berlusconi, rivendicando il diritto della libertà e il ripristino della democrazia”.

Da parte sua, il premier Enrico Letta ha fatto sapere che “valuterà con attenzione quanto accadrà alla manifestazione del Pdl” e i “toni” che saranno usati. Ma allo stesso tempo ha chiesto che si “tenga fuori il Quirinale” dalle tensioni politiche e “si smetta di tirarlo in ballo in modo improprio e ricattatorio”. E se davvero in via del Plebiscito non ci saranno ministri Pdl, probabilmente, sarà proprio per evitare che il Partito democratico decida di aprire immediatamente la crisi di Governo. In ogni caso la spaccatura tra falchi e colombe all’interno del Pdl stesso è ogni giorno più evidente e ieri in serata la notizia dell’assenza dei ministri ha indispettito Maurizio Gasparri e molti altri.

L’ultimo ad incendiare il clima è stato Sandro Bondi: “O si rende possibile l’agibilità politica del leader del maggior partito italiano – ha detto – oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”. Parole definite “irresponsabili” dal Colle. 

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