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Berlusconi: niente comizio a Napoli, sull’Imu brutte notizie dalla Svizzera

SPECIALE ELEZIONI – Il Cavaliere annulla il comizio di oggi a Napoli per problemi di salute – Intanto dalla Svizzera smentiscono che il concordato per il rientro dei capitali possa concludersi velocemente, come vorrebbe Berlusconi per restituire agli italiani l’Imu 2012 sulla prima casa – Intanto la Procura di Roma apre un fascicolo sulle famose “letterine”

Berlusconi: niente comizio a Napoli, sull’Imu brutte notizie dalla Svizzera

Annullata la trasferta napoletana di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere era atteso nel pomeriggio alla mostra d’Oltremare nel capoluogo campano per il comizio di chiusura della campagna elettorale. Dietro il forfait, secondo il suo staff, ci sarebbero i problemi legati alla congiuntivite di cui sta soffrendo da qualche giorno. Ai sostenitori di Napoli l’ex Premier dovrebbe comunque inviare un videomessaggio. Confermata invece la presenza di Berlusconi questa sera sulla Rai per la conferenza stampa finale.

Intanto, dalla Svizzera si allunga un’ombra sulla principale promessa elettorale del Cavaliere: la restituzione dell’Imu 2012 sulla prima casa (quattro miliardi in tutto). La copertura finanziaria dell’operazione doveva essere garantita per la maggior parte dai fondi ottenuti dalla Confederazione grazie all’accordo fiscale tra Berna e Roma (25/30 miliardi secondo Berlusconi). 

Il ministro svizzero delle Finanze, Eveline Widmer-Schlumpf, ha scritto  che “a causa del periodo elettorale in Italia e considerata l’incertezza sull’esito del voto, al momento è difficile prevedere quando si concluderà il negoziato iniziato con il governo Monti. In ogni caso, pur ammettendo che l’accordo venga firmato entro la fine di quest’anno, è difficile pensare che possa entrare in vigore, prima del gennaio 2015”. 

Ma le cattive notizie per il Cavaliere non sono finite. La Procura di Roma ha aperto oggi un fascicolo privo di ipotesi di reato e di indagati in merito al caso delle lettere sul rimborso Imu firmate da Berlusconi e inviate a milioni di famiglie italiane. L’azione dei magistrati è iniziata dopo l’esposto del candidato di Rivoluzione Civile alla Regione Lazio, Gianfranco Mascia, che ha parlato di voto di scambio.

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