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Berlusconi, Mfe: nel 2023 utili a +17%, cedola di 25 centesimi. Il titolo vola. E sulle ville di Silvio i figli cercano l’accordo

Anche il 2024 inizia bene, con una raccolta in crescita del 6%. Mfe resta determinata a consolidare la sua presenza anche in Germania, in attesa che il prossimo 30 aprile la partecipata tedesca ProsiebenSat si esprima

Berlusconi, Mfe: nel 2023 utili a +17%, cedola di 25 centesimi. Il titolo vola. E sulle ville di Silvio i figli cercano l’accordo

Mfe-MediaForEurope la società che fa capo alla famiglia Berlusconi, vola in Borsa dopo aver annunciato un dividendo in crescita e indicato segnali positivi per la raccolta pubblicitaria. Le azioni di categoria A e B salgono del 9% a 2,67 euro e le B del 7,4% a 3,5 euro.

Mfe-MediaForEurope ha chiuso il 2023 con un utile in crescita a 217,5 milioni in crescita del 17,7% rispetto ai 184,7 milioni del 2022, e superiore alle previsioni di inizio anno, escludendo escludendo l’apporto di ProsibienSat, di 217,5 milioni (+17,7%). Il risultato ha consentito al cda di proporre all’assemblea di staccare un dividendo di 25 centesimi sia per le azioni di classe A sia per quelle di classe B, senza pesare sulla posizione finanziaria netta a fine esercizio era negativa per 738 milioni (in linea con i 732 milioni del 2022), grazie a una generazione di cassa è positiva per 279,6 milioni (nonostante 145,9 milioni investiti sulle minoranze di Mediaset Espana e su Prosiebensat e 140 pagati di cedole).

Raccolta pubblicitaria, la maggiore degli ultimi sette anni

“Nonostante il quadro geo-politico internazionale ancora estremamente instabile, Mfe ha conseguito una crescita complessiva dei ricavi pubblicitari lordi dello 0,9%, in particolare grazie all’accelerazione della raccolta in Italia nell’ultimo trimestre: circa l’8% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, il dato più alto degli ultimi sette anni” dice il gruppo di Cologno. “In Spagna i ricavi hanno sostanzialmente tenuto, pur in un contesto politico ed economico ancora incerto”. I ricavi consolidati sono in lieve aumento a 2,81 miliardi di euro (+0,3% rispetto al 2022), ma con un risultato operativo in aumento del 7,9% a 302,3 milioni. “La nostra holding ha chiuso un anno davvero da incorniciare” ha detto Pier Silvio Berlusconi amministratore delegato di Mfe-Mediaset durante un’intervista al Tg5 di Mediaset. “Abbiamo fatto tutto ciò che un’azienda quotata in Borsa può e deve fare. Abbiamo investito sullo sviluppo consolidando la nostra televisione spagnola, crescendo nella partecipazione in Germania e abbiamo remunerato tutti gli azionisti, in più senza aumentare in modo significativo il nostro debito”.

Anche il 2024 parte bene. Attesa per Prosiebensat

Nel primo trimestre la raccolta pubblicitaria del gruppo di Cologno ha registrato una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare, in Italia la crescita dei ricavi pubblicitari è stata del 5% rispetto al primo trimestre del 2023 (in linea con il trend “estremamente positivo” che aveva caratterizzata l’ultima parte dello scorso anno), mentre in Spagna l’incremento della raccolta è stato del +8%.

Ma Mfe resta determinata a consolidare la sua presenza anche in Germania, in attesa che il prossimo 30 aprile la partecipata tedesca ProsiebenSat si esprima sul rinnovo di parte del supervisory board e sulla proposta di Mfe di chiedere a un consulente esterno sull’opportunità di cedere le attività che esulano dal core business delle tv. L’emittente tedesca è partecipata al 30% da Mfe che, tuttavia, potrebbe salire ancora in futuro. Secondo indiscrezioni, infatti, l’ex Mediaset ha ricevuto la disponibilità di tre banche — Unicredit, Deutsche Bank e Bank of America — a sostenere un’eventuale opa da 4 miliardi su Prosiebenat. Mfe attende che la società tedesca ceda le attività non televisive o almeno che faccia stimare il valore da esperti terzi.

Ai vertici del Cda confermati Confalonieri e Berlusconi fino al 2026

Il consiglio di amministrazione di Mfe ha inoltre approvato una propria lista per il rinnovo triennale del board che sarà nominato dall’assemblea dei soci prevista per il 19 giugno prossimo e scadrà nel 2026. Al primo posto c’è e resta Fedele Confalonieri, segue l’ad Pier Silvio Berlusconi, Patrizia Arienti (indipendente), Stefania Bariatti (indipendente), e il presidente di Mondadori Marina Berlusconi, Marina Brogi (indipendente), Consuelo Crespo Bofill (indipendente), Francisco Javier Dìez de Polanco (Mediaset Espana), Giulio Gallazzi (indipendente), il direttore finanziario Marco Giordani, il general counsel Gina Nieri, l’ad di Fininvest Danilo Pellegrino, Alessandra Piccinino (indipendente), il vice presidente di Publitalia Niccolò Querci , e l’amministratore delegato nonché responsabile della raccolta pubblicitaria di Publitalia Stefano Sala.

Assunte oltre 300 persone nel 2023: “Idem nel 2024 e 2025”

Se l’anno scorso i grandi gruppi media hanno licenziato 100 mila persone, Mfe ha deciso di andare in controtendenza, aumentando il proprio organico. “Abbiamo deciso, oserei dire per una questione di etica imprenditoriale, di tornare ad assumere”, ha detto Berlusconi. “Nel 2023 c’eravamo dati un obiettivo di 250 nuove assunzioni, posso dire che abbiamo chiuso con ben oltre 300 nuovi ingressi. E vorremmo fare la stessa cosa nel 2024 e nel 2025, assumendo soprattutto giovani e donne” spiega l’amministratore delegato del Biscione.

I fratelli si mettono d’accordo sulle ville

Intanto tra i fratelli arriva anche una prima intesa su una parte del patrimonio immobiliare. In particolare risulta ufficializzato il passaggio di Villa Macherio a Barbara Berlusconi per 25 milioni, mentre la presidente di Fininvest Marina si è aggiudicata ufficialmente Villa Campari sul Lago Maggiore. Secondo il Corriere della Sera, inoltre, è possibile che Villa Certosa, possa essere trasferita da Idra Immobiliare a Fininvest Real Estate.

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