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Benzinai, confermato il maxi sciopero

I lavoratori incroceranno le braccia nelle aree di servizio lungo tutte le autostrade, le tangenziali e i raccordi dalle 22 di oggi alle 6 del 19 luglio – Lo annunciano Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio in una nota, accusando il Governo di essere stato “indifferente” alle denunce dei gestori.

Benzinai, confermato il maxi sciopero

E’ confermato lo sciopero dei benzinai nelle aree di servizio lungo tutte le autostrade, le tangenziali e i raccordi. I lavoratori incroceranno le braccia dalle 22 di oggi alle 6 del 19 luglio. Lo annunciano Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio in una nota, accusando il Governo di essere stato “indifferente” alle denunce dei gestori.

“Solo assoluta indifferenza – spiegano le tre sigle dei gestori nella nota congiunta – Nessun intervento per esercitare le prerogative istituzionali indirizzate a garantire il rispetto delle leggi e degli accordi formalmente sottoscritti. Nessuna attività di mediazione fra le parti per impedire un vero e proprio ‘olocausto economico’ perpetrato ai danni di centinaia di imprese di gestione e di oltre 6.000 lavoratori cui viene violentemente sottratto reddito e posto di lavoro”. 

Il Ministero delle sviluppo economico, proseguono, “rimane, a giudicare dai comportamenti finora assunti, intenzionalmente inerte, confidando – con una alleanza incomprensibile e innaturale – che la manifestazione di sciopero proclamata per le prossime ore possa essere fisicamente contrastata dalle potenti ‘controparti’ dei gestori: petrolieri e concessionari autostradali”. 

I gestori evidenziano inoltre come “la Commissione di Garanzia sullo sciopero – che nella normalità dovrebbe intervenire sugli scioperanti – ha invece appena fatto sapere di voler convocare le compagnie petrolifere e i concessionari autostradali. Un’iniziativa – indipendentemente dagli esiti cui potrà giungere, nei limiti delle facoltà delineate dalla legge istitutiva – per la quale la categoria intende esprimere immediatamente il suo profondo apprezzamento”. 

“Anche grazie al conforto di una tale iniziativa – concludono -, le organizzazioni di categoria insistono nel chiedere pressantemente al Governo, nella sua collegialità e in particolare alla Presidenza del Consiglio, una piena assunzione di responsabilità”.

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