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Bce taglia le stime sul Pil dell’Eurozona, +1,4-2,2% nel 2011

Riviste al ribasso le previsioni di crescita rispetto a giugno, che parlavano di una forbice compresa fra l’1,5 e il 2,3% – Secondo Francoforte andrà ancora peggio nel 2012, che scende complessivamente dallo 0,6-2,8% allo 0,4-2,2%.

Bce taglia le stime sul Pil dell’Eurozona, +1,4-2,2% nel 2011

La Banca centrale europea ha tagliato le stime sulla crescita economica dell’Eurozona per il 2011 e il 2012. Il Pil dovrebbe crescere tra l’1,4 e l’1,8% quest’anno e tra lo 0,4 e il 2,2% il prossimo. Le previsioni di giugno parlavano di una forbice compresa rispettivamente tra l’1,5 e il 2,3% e tra lo 0,6 e il 2,8%.

“In prospettiva – rileva la Bce – una serie di andamenti sembra frenare la dinamica di fondo dell’area euro, fra questi la moderazione del ritmo di crescita dell’economia mondiale, con i connessi ribassi delle quotazioni azionarie e il peggioramento del clima di fiducia delle imprese, nonché effetti sfavorevoli derivanti dalle tensioni in atto in vari mercati del debito sovrano dell`area dell`euro. Di conseguenza, la crescita del PIL in termini reali dovrebbe aumentare a ritmo molto moderato nella seconda metà di quest’anno”.

Ma allo stesso tempo il Consiglio direttivo della Bce “continua ad aspettarsi che l’attività economica dell’area dell`euro tragga beneficio dalla crescita in corso a livello mondiale, nonché dall’orientamento di politica monetaria accomodante e dalle varie misure adottate a sostegno del funzionamento del settore finanziario”.

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